Pubblico di seguito così come a me giunti gli Atti del Seminario che si è tenuto il mese scorso in Roma sotto l’impressione di un genocidio al quale siamo stati costretti ad assistere pressoché impotenti nella colpevole correità dei nostri politici e dei nostri media tutti intenti a commemorare supposte nefandezze, mentre ignorano e coprono cinicamente quelle del presente alle quali offrono il loro attivo sostegno. Goebbels non avrebbe saputo fare di meglio in una campagna mediatica dove la propaganda non è più strumento di guerra ma essa stessa forma della guerra. Lo sforzo e le risorse che Israele dedica al controllo dei media occidentali ed a un lobbismo militante cui è delegata la Diaspora non è secondario rispetto alle operazioni militari sul campo, che non da oggi, ma da almeno un centinaio di anni insanguinano i deserti mediorientali. L’impudenza è giunta fino a chiamare Risorgimento una vera e propria impresa coloniale di conquista e di pulizia etnica. Questa guerra la si combatte ed ognuno di noi la può e la deve combattere sul piano dell’acquisizione di conoscenze, sulla demistificazione e decostruzione della manipolazione goebbelsiana, sulla diffusione porta a porta della consapevolezza critica. Poiché sono tanti i nomi, le date ed i termini da ricordare abbiamo pensato di fare cosa utile a noi stessi e ad altri redigendo un Dizionario critico del sionismo, le cui schede vengono da me redatte e rielaborate attingendo da letture in corso. Gli Atti qui pubblicati superano il centinaio di pagine. La loro sistemazione grafica secondo i tipi del blog richiederanno un certo tempo. Il vantaggio rispetto alla carta stampata consiste nella possibilità sempre aperta di modifiche, inserzioni e quanto altro. Rendere disponibili gli Atti di un Seminario a meno di un mese dal suo svolgimento non è cosa da poco. È possibile che nel corso dell’editing dei testi io mi senta sollecitato a svolgere mie personali riflessioni, del tutto separate dagli Atti. Le mie osservazioni saranno aggiunto in un post del tutto autonomo, che avevo già incominciato a redigere in una mia cronaca del seminario la sera stessa della sua conclusione. L’occasione della pubblicazione degli Atti mi consente ora una riflessione per la quale non avevo avuto prima il tempo. Per una migliore navigazione del Lettore si abbonderà in link di ritorno all’Indice generale, contrassegnato da una freccia (↑) rivolta verso l’alto. Utilizzerò in questo posto anche immagini che avevo scattato durante il Seminario con la mia macchina fotografica tascabile e non professionale. Altre immagini illustrative saranno da me reperite nella rete.
Antonio Caracciolo
Roma, 20 febbraio 2009
Roma, 20 febbraio 2009
ISM Italia - Forumpalestina - Sguardosulmedioriente
La guerra israelo-occidentale contro Gaza
Atti del seminario
Roma, 24 gennaio 2009
Centro Congressi Cavour
La guerra israelo-occidentale contro Gaza
Atti del seminario
Roma, 24 gennaio 2009
Centro Congressi Cavour
in memoria di Hikmat Nabulsi
in memoria di tutte le vittime delle… “vittime”
in memoria di Stefano Chiarini
in memoria di tutte le vittime delle… “vittime”
in memoria di Stefano Chiarini
«Verrà il tempo in cui i responsabili dei crimini contro l’umanità che hanno accompagnato il conflitto israelo palestinese e altri conflitti in questo passaggio d’epoca, saranno chiamati a rispondere davanti ai tribunali degli uomini o della storia, accompagnati dai loro complici e da quanti in Occidente hanno scelto il silenzio, la viltà e l’opportunismo».
testo degli atti a cura di ISM-Italia,
qui edito a seguito di preventiva autorizzazione
tramite e-mail del 19.2.09,
Torino, 1 febbario 2009
testo degli atti a cura di ISM-Italia,
qui edito a seguito di preventiva autorizzazione
tramite e-mail del 19.2.09,
Torino, 1 febbario 2009
Premessa.
Il programma del seminario.
Perché questo seminario
di Alfredo Tradardi ISM Italia
Panel 1: Un nuovo secolo di barbarie
Ancora un Tradimento dei Chierici! (l’ultimo?)
di Angelo D’Orsi, Università di Torino
Genocidio a Gaza e Pulizia Etnica in Cisgiordania
di Ilan Pappè, Exeter University
La Politica Italiana e Europea in Medio Oriente
di Giulietto Chiesa, Europarlamento
Il Modello Israeliano di Occupazione e Repressione
di Giorgio S. Frankel, Giornalista
Panel 2: Responsabilità e complicità dell’Europa
La catastrofe dell’informazione occidentale
di Viadimiro Giacchè, Analista politico
Medio Oriente, Escalation Militare, Rischi di Guerra Nucleare
di Angelo Baracca, Università di Firenze
Palestina e Israele. Le impossibili simmetrie
di Sergio Cararo, giornalista (Forum Palestina)
La Risposta Italiana all’Appello Palestinese al Boicottaggio (BDS)
di Diana Carminati, Università di Torino
Oltre Totem e Tabù, note a margine del saggio di Ilan Pappé
di Flavia Donati, Psichiatra
L’organizzazione del seminario
Rassegna stampa
Ilmanifesto 20090123
CONVEGNO Tutto esaurito per Pappé a Roma
Ilmanifesto 20090127
Intervista di Michelangelo Cocco a Ilan Pappé
Allegati
URGENTE su Mobilitazione Palestina,
di Angelo Baracca, 05 01 2009
Ilmanifesto 20090122
POLEMICA Scienza e guerra, non c’è neutralità - Boicottare le università di Israele?,
di Angelo Baracca
GENOCIDIO A GAZA
What May Come After the Evacuation of Jewish Settlers from the Gaza Strip
- A Warning from Israel
by Uri Davis, Ilan Pappe and Tamar Yaron, July 15, 2005
Genocidio a Gaza
di Ilan Pappe, The Electronic Intifada, 2 Settembre 2006
Palestina 2007: Genocidio a Gaza, pulizia etnica in Cisgiordania,
di Ilan Pappe, The Electronic Intifada, 11 gennaio 2007
Tempo scaduto
di Ilan Pappé, seconda conferenza annuale a Bil’in, 18 aprile 2007
La furia sacrificale di Israele e le sue vittime a Gaza
di Ilan Pappe The Electronic Intifada, 2 gennaio 2009
Gideon Levy risponde a Abraham Yehoshua
Lettera aperta al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Appelli
Appello del mondo intellettuale italiano contro l’aggressione israeliana a Gaza
Appello per deferire governanti e alti comandi militari di Israele alla Corte Penale Internazionale
dell’Aja
Schede
ISM Italia
Modulo di iscrizione a ISM Italia
Forumpalestina
Sguardo sul Medio Oriente
Sei libri da regalarsi e/o da regalare
↑ Indice.
Si è tenuto a Roma il 24 gennaio il seminario “La guerra israelo occidentale contro Gaza”. Il rettore magnifico de “La Sapienza” ha negato l’uso di una aula universitaria e ci ha costretto a ricorrere ad una sala del Centro Congressi Cavour di soli 230 posti assai costosa (1.500 euro + IVA). Abbiamo presentato il saggio di Ilan Pappe a Bussoleno in Val di Susa e il sindaco ha messo a disposizione la sala del consiglio comunale. Siamo al punto che bisogna rivendicare l’uso pubblico dei beni pubblici, dei beni collettivi!
Abbiamo avuto richieste di partecipazione al seminario quasi doppie rispetto alla capienza della sala, abbiamo cercato di risolvere all’ultimo minuto il problema tentando di connetterci, via computer, a una sala di un albergo vicino, ma non ci siamo riusciti. Ci scusiamo di nuovo con quanti/e abbiamo dovuto pregare di non venire. Non solo faremo pervenire loro gli atti del seminario ma ci impegnamo anche a organizzare ulteriori momenti di riflessione.
Non ha potuto partecipare al seminario Karma Nabulsi, palestinese, docente di relazioni internazionali all’università di Oxford. Ii 23 gennaio, il padre, che aveva 83 anni e che viveva a Ginevra, è stato colpito da un attacco di cuore. Aveva seguito gli avvenimenti di Gaza in tv 24 ore al giorno malgrado l’invito dei familiari a sottrarsi a questa angoscia. “Gaza broke his hearth”, ci ha scritto Karma. Un tassello delle indicibili sofferenze del popolo palestinese a partire dalla nascita del sionismo.
Centrali nel seminario sono stati l’intervento di Ilan Pappé e le sue risposte alle numerose domande. Ma di notevole livello e importanza sono stati gli interventi di tutti/e gli/le altri/e relatori/trici. Le responsabilità degli intellettuali e dei media sono state messe in evidenza negli interventi di Angelo d’Orsi e di Vladimiro Giacchè. Le prospettive a breve e medio termine su scala geopolitica negli interventi di Giulietto Chiesa e Angelo Baracca. Le caratteristiche specifiche del Modello Israeliano di Oppressione, Repressione e Supremazia Sionista nell’intervento di Giorgio S. Frankel. Sergio Cararo ha messo in evidenza il vicolo cieco in cui governi, partiti, sindacati e parte del movimento di solidarietà si sono messi con “l’equidistanza”, che ha fatto perdere di vista ogni differenza tra oppressi e oppressori, tra assassini e assassinati, tra ladri di futuro e derubati. Un aspetto particolare di questo processo è stato messo in evidenza da Diana Carminati, con una analisi puntuale delle non risposte all’appello palestinese al boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) contro lo stato di Israele del 9 luglio 2005. Flavia Donati, psichiatra, ha presentato una lettura del saggio di Ilan Pappé, “La pulizia etnica della Palestina”, di singolare interesse.
Ma rinviamo tutti/e alla lettura dell’intervento di Ilan Pappé e del suo saggio per comprendere come essere antisionisti è un prerequisito necessario per essere dalla parte della lotta di liberazione nazionale palestinese. “Equidistanza” o “equivicinanza” significano solo essere dalla parte di uno stato, quello di Israele, coloniale, razzista e fascista e dei suoi complici arabi, europei e occidentali.
Biancamaria Scarcia Amoretti, ordinario di Islamistica presso la Facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università La Sapienza di Roma, ha coordinato il seminario. Specialista di eresie islamiche e del cosiddetto Islam politico, è autrice di molti volumi. Tra gli altri Sciiti nel mondo, Jouvence 1994 e Il mondo musulmano. Quindici secoli di storia, Carocci 1998, Un altro Medioevo. Il quotidiano nell’Islam dal VII al XIII secolo, Laterza, 2001.
In allegato:
Gideon Levy risponde a Abraham Yehoshua
Lettera aperta al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
↑ Indice.
Programma del seminario
ISM Italia - Forumpalestina - Sguardo sul Medioriente
Seminario “La guerra israelo-occidentale contro Gaza”
Roma 24 gennaio 2009
Centro Congressi Cavour
Via Cavour 50/A Roma (vicino alla stazione Termini)
ISM Italia - Forumpalestina - Sguardo sul Medioriente
Seminario “La guerra israelo-occidentale contro Gaza”
Roma 24 gennaio 2009
Centro Congressi Cavour
Via Cavour 50/A Roma (vicino alla stazione Termini)
9.30 10.00 | Welcome e registrazione Sessione di apertura |
10.00 10.15 | Perché questo seminario Alfredo Tradardi ISM Italia Panel 1: Un nuovo secolo di barbarie Coordina Biancamaria Scarcia, Università di Roma |
10.15 10.40 | Genocidio a Gaza e Pulizia Etnica in Cisgiordania Ilan Pappè, Exeter University |
10.40 11.00 | La Politica Italiana e Europea in Medio Oriente Giulietto Chiesa, Europarlamento |
11.00 11.30 | Dibattito |
11.30 11.55 | Le Vere Ragioni della Crisi Politica Palestinese Karma Nabulsi, Oxford University |
11.55 12.15 | Il Modello Israeliano di Occupazione e Repressione Giorgio S. Frankel, Giornalista |
12.15 13.30 | Dibattito |
13.30 14.30 | Lunch |
14.30 14.50 | Panel 2: Responsabilità e complicità dell’Europa Coordina Biancamaria Scarcia, Università di Roma La Catastrofe dei Media Occidentali Vladimiro Giacchè, Analista politico |
14.50 15.10 | Medio Oriente, Escalation Militare, Rischi di Guerra Nucleare Angelo Baracca, Università di Firenze |
15.10 16.00 | Dibattito |
16.00 16.20 | Le Simmetrie Asimmetriche Sergio Cararo, Giornalista |
16.20 16.40 | La Risposta Italiana all’Appello Palestinese al Boicottaggio (BDS) Diana Carminati, Università di Torino |
16.40 17.45 | Dibattito |
17.45 18.00 | Le Nostre Responsabilità e i Nostri Impegni Alfredo Tradardi, ISM Italia |
– Oltre Totem e Tabù, note a margine del saggio di Ilan Pappé
Flavia Donati, Psichiatra
– Ancora un Tradimento dei Chierici! (l’ultimo?)
Angelo D’Orsi, Università di Torino
↑ Indice.
Ci scusiamo di alcune difficoltà organizzative, ma si è verificato quello che in inglese si chiama overbooking, che non avevamo previsto. Avevamo chiesto una sala grande dell’Università La Sapienza, ma c’è stato un diniego da parte del rettore magnifico per motivi che non sto qui a dire. Abbiamo preso questa sala di 230 posti e le iscrizioni complessivamente hanno superato il numero di 400. Abbiamo tentato ieri pomeriggio di effettuare un collegamento con una sala di un albergo vicino, ma, ahimè, pur arrivando il sottoscritto da una esperienza di 31 anni all’Olivetti, assistito da 4 tecnici, non ci siamo riusciti e quindi mi scuso con tutti coloro ai quali abbiamo dovuto mandare una email dicendo che non era possibile questa mattina entrare in sala.
Come è nato questo seminario?
All’inizio questo seminario è nato dalla pubblicazione del saggio di Ilan Pappé “La pulizia etnica della Palestina” e non vi sto a raccontare come siamo arrivati a questa pubblicazione. E’ stata molto travagliata, però alla fine, prima dell’inizio della Fiera del Libro di Torino, come noi auspicavamo, questo libro è uscito, come strumento della cultura critica, come strumento di contestazione della cultura organica al potere che era presente alla Fiera del Libro. Dopo la Fiera abbiamo, come ISM Italia cioè come gruppo italiano di supporto dell’International Solidarity Movement (ISM) palestinese, iniziato a fare presentazioni del libro di Ilan Pappé in molte città italiane. Ne abbiamo fatte circa 12 e contiamo di continuare a farle. L’obiettivo, all’inizio, di questo seminario era quello di una riflessione collettiva dopo queste presentazioni e dopo che un certo numero di persone avevano letto il saggio, in modo da approfondirne le implicazioni politiche. Il saggio di Ilan Pappé non è solo un saggio storico scientifico, è innanzitutto una indicazione implicita ed esplicita che qualche cosa va cambiato nel nostro approccio al problema Palestina/Israele. Questo incontro voleva essere un primo momento di riflessione non certo quello conclusivo, sulle implicazioni politiche, perché se Ilan Pappé dice che finché questo peccato originale dello Stato di Israele, e cioè la pulizia etnica della Palestina, non viene riconosciuto da Israele e dal mondo occidentale non c’è nessuna possibilità di una pace, questo comporta per tutti noi un approccio molto diverso rispetto a quello tradizionale. La storia della soluzione due popoli due stati la potete trovare in un saggio collettaneo curato da Jamil Hilal, se non li abbiamo venduti tutti, “Palestina quale futuro? La fine della soluzione dei due stati” che contiene contributi di Ilan Pappé e altri. Dopo quanto è avvenuto nella Striscia di Gaza, e già nel 2006 Ilan Pappé scrisse un articolo intitolato “Genocidio a Gaza”, è chiaro che il significato di questo seminario è ancora più emblematico e più importante.
Nella cartellina che vi è stata consegnata all’ingresso con una serie di documenti, trovate il perché, le ragioni di questo seminario, e non mi sto a dilungare su questo, trovate il curriculum di tutti i relatori. Trovate poi una lettera che Abraham Yehoshua, uno del trio Oz–Grossmann–Yehoshua che si presta alla più bieca propaganda in sostegno del governo israeliano, ha scritto a Gideon Levy e trovate anche la risposta di Gideon Levy e credo che questa lettera è molto importante perchè è ora che in Italia la celebrità di questi tre scrittori sia messa decisamente e definitivamente in discussione, perché sono tre razzisti immorali. Poi c’è una lettera che è stata inviata al presidente Giorgio Napolitano che, come sapete, è assai infelice sulla questione medio orientale. Non sto a entrare nei dettagli. Trovate un a vignetta che è stata mandata da Yitzhak Laor. C’è poi una descrizione di ISM Italia e per chi fra i presenti volesse aderire a ISM Italia c’è una scheda apposita.
Ci sono poi le schede di due cose importanti. La prima è di Giulietto Chiesa, sulla televisione Pandora con le caratteristiche di questa importante iniziativa tesa ad avere uno strumento mediatico capace di trasmettere qualche verità.
La seconda di una associazione, che ci ha aiutato in modo determinante, “Sguardo sul Medio Oriente”, un gruppo di giovani studentesse italiane e arabe. Poi c’è una scheda con sei libri che vi potete regalare o regalare e sono sei libri che voi trovate in fondo alla sala.
Oggi mancherà per un problema grave di natura familiare Karma Nabulsi che noi abbiamo conosciuto come autrice dell’ultimo dei saggi del libro “Palestina quale futuro? La fine della soluzione dei due stati”, un saggio di estrema importanza. Karma Nabulsi insegna Relazioni internazionali all’Università di Oxford e si è occupata in particolare del problema dei profughi. La sua tesi è che prima ancora di scegliere fra le diverse, possibili soluzioni (due popoli due stati, uno stato unico, laico edemocratico ecc.) bisogna restituire all’OLP quella funzione democratica che ha avuto nel passato e che non ha più. L’assenza di Karma Nabulsi è per certi versi emblematica. Indica l’assenza della Palestina nel discorso politico italiano, l’assenza nel discorso politico italiano del problema palestinese da molti anni. Con la manifestazione del 17 gennaio e con tutte le altre manifestazioni che ci sono state in Italia durante l’ultimo mese, con questo seminario a cui cercheremo di dare un seguito perché verso le persone che non hanno potuto partecipare oggi, abbiamo una specie di dovere morale di continuare con un incontro più allargato, tutto questo segna la ripresa di un discorso, il ritorno del problema palestinese nel discorso politico italiano.
Il seminario sarà moderato dalla professoressa Biancamaria Scarcia. Vi sarà qualche variazione nella sequenza delle relazioni perché il prof. d’Orsi deve prendere in mattinata un aereo e quindi sarà il primo a parlare. Ma invito a questo punto tutti i presenti a un minuto di silenzio per le vittime della pulizia etnica della Palestina del passato e del presente.
Perché questo seminario (il terzo)? ISM Italia ha curato dal 2006 l’organizzazione di tre seminari, il primo a Biella nel maggio 2006, il secondo a Torino nel maggio 2008, mentre il terzo si terrà a Roma il 24 gennaio 2009.
1. La dimensione della parola condivisa Quale futuro per Palestina/Israele?, Biella maggio 2006
Il 12 e il 13 maggio del 2006 si è tenuto a Biella il seminario “La dimensione della parola condivisa Quale futuro per Palestina/Israele?” (www.frammenti.it). Al centro di quell’incontro la situazione in Palestina/Israele dopo la morte di Yasser Arafat e la scomparsa dalla scena politica di Ariel Sharon e dopo le elezioni palestinesi e israeliane dell’inizio del 2006. Ma più in particolare i temi della fine della soluzione “due popoli due stati”, della pulizia etnica della Palestina e dell’appello palestinese al boicottaggio, disinvestimenti e sanzioni (BDS) dello stato di Israele.
2. Le democrazie occidentali e la pulizia etnica della Palestina, Torino 5-6 maggio 2008
A due anni di distanza si è tenuto a Torino pochi giorni prima dell’apertura della Fiera del Libro con lo Stato di Israele ospite d’onore, il seminario “Le democrazie occidentali e la pulizia etnica della Palestina”, un momento di ulteriore riflessione, suggerito dall’incalzare degli eventi, la guerra in Libano, il genocidio già in corso a Gaza e la pulizia etnica che proseguiva in Cisgiordania, il fallimento, prevedibile e previsto, di ogni tentativo di soluzione (come ha confermato l’ultima conferenza di Annapolis), ma sopratutto dalla ricorrenza dei 60 anni della Nakba (Catastrofe) o della pulizia etnica della Palestina e della costituzione dello Stato di Israele.
Un seminario che ha avuto come principale obiettivo quello di esaminare le responsabilità del mondo occidentale per tutto quello che è accaduto e accade in Palestina/Israele e di rispondere, almeno in parte, alla domanda posta da Ilan Pappe al termine di una sua conferenza: “Perché il mondo occidentale permette a Israele di fare tutto quello che fa?”.
Due dei temi trattati nel seminario del 2006 hanno avuto un seguito con la pubblicazione in Italia del saggio collettaneo “Palestina quale futuro? La fine della soluzione dei due Stati”, curato da Jamil Hilal e da Ilan Pappe per i tipi della Jaca Book nel novembre 2007, e del saggio di Ilan Pappe “La Pulizia Etnica della Palestina”, Fazi editore 2008.
Prima dell’inizio della Fiera del Libro di Torino edizione 2008, ISM Italia ha promosso la pubblicazione de:
• il saggio di Yitzhak Laor “Il nuovo filosemitismo europeo e il ‘campo della pace’ in Israele”, “Le Nuove Muse” 2008
• “Politica” (Poesie scelte 1997 - 2008) di Aharon Shabtai, Multimedia edizioni 2008
Il saggio di Laor oltre a esaminare il nuovo filosemitismo europeo (di destra, di centro e in particolare di sinistra) analizza il ruolo che nel “campo della pace” israeliano esercita il trio Oz-Grossman-Yehoshua, considerati, completamente a torto, dall’opinione pubblica europea, tre scrittori “pacifisti” doc. Tom Segev, israeliano, dice che scrivono i loro comunicati pacifisti come se fossero nell’ufficio legale del Ministero degli Esteri israeliano!!!
Sono in verità solo tre razzisti immorali. L’aggettivo immorale dopo il termine razzista è un pleonasmo non inutile.
Le poesie di Aharon Shabtai indicano il retroterra del suo rifiuto a partecipare al Salone del Libro di Parigi: “Io non ritengo che uno Stato che mantiene un’occupazione, commettendo giornalmente crimini contro civili, meriti di essere invitato ad una qualsivoglia settimana culturale. Ciò è anti-culturale; è un atto barbaro mascherato da cultura in maniera cinica. Manifesta un sostegno ad Israele, e forse anche alla Francia che appoggia l’occupazione. Ed io non vi voglio partecipare.”
Un altro testo da ricordare è “Il mondo moderno e la questione ebraica” di Edgar Morin, Raffaello Cortina editore 2007, nel quale l’autore sostiene che il termine “antisemitismo” è una forma di esorcismo. Ne consigliamo la lettura al Presidente della Repubblica.
Nel 2007 si è inoltre riaperto il dibattito sulla proposta di uno stato unico, laico e democratico, nella Palestina storica (Corso estivo a El Escorial, luglio 2007 e Conferenza di Londra, 17 18 novembre 2007).
3. La guerra israelo-occidentale contro Gaza, Roma 24 gennaio 2009
Il saggio di han Pappé, La pulizia etnica della Palestina, è stato presentato a Torino, a maggio e a dicembre, a Varese, Milano, Parma, Ivrea, Ferrara, Bussoleno e Savona; il 19 gennaio sarà presentato a Roma alla libreria Bibli in via Fienaroli (Trastevere) alle ore 17.30.
Il seminario voleva essere, nelle intenzioni iniziali, un primo momento di riflessione sulle implicazioni di ordine politico del saggio di Ilan Pappè.
A seguito dell’attacco israeliano del 27 dicembre e della feroce mattanza in corso nella Striscia di Gaza con il sostegno di tutto il mondo occidentale e la complicità dei paesi arabi “moderati”, questa riflessione si impone in modo ancora più urgente e cogente.
Si impone in modo urgente e cogente di fronte alla complicità attiva dei governi, dei media, dei partiti, dei sindacati europei e del mondo intellettuale.
Si impone in modo urgente e cogente anche a seguito della partecipazione di massa alle manifestazioni, sia in Italia sia in altri paesi europei, delle comunità palestinesi e arabe, una partecipazione senza precedenti che offre una opportunità storica ai movimenti di solidarietà europei per cambiare passo nella definizione dei loro obiettivi e delle loro lotte.
Si impone in modo urgente e cogente una riflessione sulle debolezze e sulle ambiguità del movimento di solidarietà, confermate clamorosamente dalla decisione della cosiddetta tavola della pace di indire una manifestazione ad Assisi in concomitanza con quella indetta in precedenza a Roma, una “decisione irresponsabile” anche a detta di Assopace.
Si impone in modo urgente e cogente per alzare il livello della contestazione contro gli autori di queste barbarie e i loro complici.
Troppe ancora le anime belle all’apparenza sconvolte e turbate se una bandiera israeliana viene bruciata.
Ma è questo il problema?
Troppe ancora le anime belle che continuano a parlare “dell’indiscutibile diritto degli ebrei alla loro terra” (Rossana Rossanda, Torino 14 marzo 2006, Mariuccia Ciotta, Il Manifesto 11 gennaio 2008), per non parlare della manipolazione e della disinformazione sistematiche, strumento della propaganda israeliana attraverso, salvo rarissime eccezioni, gli inviati di radio e tv, per non tacere degli opinionisti senza opinioni, italiani, israeliani e europei, che campeggiano sulle pagine del Corriere della Sera, della Repubblica, de La Stampa e degli altri giornali.
E’ giunto il momento di lanciare una campagna capillare e efficace di boicottaggio, economico, culturale e accademico, contro lo Stato di Israele, aderendo non solo formalmente all’appello della società civile palestinese del 9 luglio 2005 per il boicottaggio, disinvestimenti e sanzioni (BDS).
E’ giunto il momento per lanciare una campagna che crei le condizioni per portare davanti a un tribunale internazionale i responsabili dei crimini di guerra e dei crimini contro l’umanità commessi in Palestina e in altre parti del mondo.
1Alfredo Tradardi, nato nel 1936, ingegnere, ha lavorato dal 1960 al 1991 alla Olivetti di Ivrea. E’ stato assessore alla cultura nel Comune di Ivrea nel ‘77 ‘79 e nel ‘92 ‘93. E’ uno dei soci fondatori della associazione culturale itâca (www.frammenti.it) Dall’inizio del 2002 segue il problema palestinese. All’inizio del 2006 ha promosso la costituzione di ISM Italia, gruppo di supporto dell’International Solidarity Movement (ISM) palestinese, del quale è uno dei coordinatori. Torna al testo.