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Jihad al Bina'a: l'organizzazione per la ricostruzione nel Libano meridionale

di Dagoberto Husayn Bellucci - 09/04/2009



Nell'ottobre 2006 , quarantacinque giorni dalla fine dell'aggressione
sionista, incontrammo nei suoi uffici il dr. Adnan Sammour - responsabile
dell'organizzazione per la ricostruzione del partito sciita libanese di
Hizb'Allah nel Libano meridionale - che ci ricevette nella sede centrale di
Derdghayah (qualche km a nord-est di Tiro) di "Jihad al Bina'a". Unitamente ad
altri responsabili di questa essenziale struttura, incontrati nello stesso
periodo tra le macerie ancora fumanti dei quartieri sciiti di Beirut sud e
nella Beka'a settentrionale a Ba'albak,  il dr. Sammour oltre ad illustrarci la
struttura, la storia e l'attività di "Jihad al Bina'a" fece il punto della
situazione post-bellica e ci consegnò diversu opuscoli e documenti relativi
alle iniziative più importanti e ai lavori di ricostruzione edilizia affidati
dal partito alla sua associazione. Riportiamo di seguito una sintesi
dell'intervista allegandovi notizie e informazioni su Jihad al Bina'a.

"Jihad al Bina'a" letteralmente "Sforzo per la Ricostruzione" è
un'associazione non governativa filiazione di Hizb'Allah. I quadri dirigenti
sono tutti membri del partito sciita di Sayyed Hassan Nasrallah.
L'organizzazione per la ricostruzione sciita opera prevalentemente nelle aree a
maggioranza sciita ma ha diversi uffici e sedi anche nel resto del paese: nel
nord, sulla costa, nel Monte Libano, nello Chuf druso.

La sede centrale dell'associazione è a Haret Hreik nel cuore della periferia
meridionale di Beirut ed è rimasta vittima dei bombardamenti alleati
dell'estate 2006 come tutti i principali enti collegati direttamente o
indirettamente al partito di Dio. Lungo la cosiddetta "linea blu", la linea di
demarcazione della frontiera tra il Libano e la Palestina occupata, Jihad al
Bina'a è presente nei principali centri compresi i villaggi a maggioranza
cristiana di 'Rmeish, Ain 'Ebel, Safad Battikh, Rashayam Fakkhar e Deir Mimas.

La principale sezione distaccata dell'organizzazione per la ricostruzione
oltre a quella di Derdghayah (nel sud) ha sede a Ba'albak nella Beka'a
settentrionale 'santuario' di Hizb'Allah. A Jihad al Bina'a sono collegate due
compagnie edilizie "Foussoul Company" e "Al Raed Company" rispettivamente
operative nella Beka'a e nel Libano meridionale.

La nascita di Jihad al Bina'a è direttamente collegata agli sviluppi bellici
della situazione libanese durante il conflitto civile. L'organizzazione nacque
infatti nel 1985 nel quartiere sciita di Bir el Abad (Beirut sud) dopo che
un'attentato terroristico organizzato dalla Cia statunitense fece crollare un
edificio provocando la morte di 85 civili. La ricostruzione di quel palazzo fu
la prima iniziativa di ricostruzione dell'organizzazione che da allora non ha
mai smesso di sostenere lo sviluppo edilizio nei villaggi del Libano
meridionale e nelle zone a maggioranza sciite in particolar modo rendendosi
attiva dopo le aggressioni sioniste del 1993, del 1996 (operazione "Grappoli di
furore" che portò ai massacri indiscriminati di Cana, Mansour e Nabathiyeh) la
liberazione del sud nella primavera 2000 e quattro anni fa dopo l'ennesimo
conflitto con l'entità sionista che provocò la distruzione di quasi trentamila
abitazioni, la morte di oltre 1400 civili e il ferimento di altre 3500
persone.

Anche l'organizzazione per la ricostruzione conta tra le proprie fila
numerosi martiri assassinati dal fuoco sionista: si ricordano quì brevemente
l'ingegner Nizar Saleh e i suoi collaboratori Mohsen Bjeiji, Mohammad Taleb,
Lufti Madi, Bassam Aknan trucidati sul loro posto di lavoro dagli israeliani
nella regione dello Jabal Amel.

Numerose le branche d'attività e le sezioni operative in cui si suddivide la
struttura generale dell'organizzazione: esistono dipartimenti tecnici,
produttivi, agricoli, amministrativo-finanziari e i tre centri per le aree a
maggioranza sciite della Beka'a , del Sud e della periferia meridionale della
capitale Beirut. Il dipartimento di studi si occupa della specializzazione in
ingegneria per l'architettura, gli studi civili, la meccanica, l'elettricità e
l'idraulica. E' in questo dipartimento che sono formati i quadri dirigenti di
Jihad al Bina'a.

I finanziamenti, come ci confermò nella nostra visita l'ing. Sammour, sono
derivati dalle attività di collegamento con enti ed istituzioni private
libanesi all'estero. A Jihad al Bina'a arrivano aiuti privati da tutto il
mondo. L'organizzazione è volontaristica e recluta in tutti i principali centri
sciiti del paese soprattutto quando si tratta di fronteggiare emergenze post-
belliche. Tra i principali interventi di ricostruzione uno dei più importanti
riguarda la rete scolastica: i progetti edili in questo settore sono collegati
al progetto "Imam al Mahdi (a.s.) schools" per l'edilizia scolastica che ha
visto nascere istituzioni religiose private nelle località del sud (Charkieh,
Majadel, Tiro, Ain Kana, Ghazieh, Ain Mezrab) a Beirut ( Ouzahi, Bir Hassan) e
nella Beka'a (Bezzaleya e Chmestar).

L'attività di ricostruzione per quanto riguarda le abitazioni ad uso privato
è stata celere e ha interessato numerose zone del paese: dal Jabal Amel alla
Beka'a settentrionale fino ai villaggi del sud sottoposti al fuoco sionista.
Interi villaggi rasi al suolo dai bombardamenti israeliani sono stati
ricostruiti: dalle abitazioni civili agli esercizi commerciali, dalle strade
alle scuole fino agli ospedali. "Israele" non ha risparmiato con i suoi raid
terroristici niente distruggendo tutto quanto ha trovato sulla sua strada:
ponti, infrastrutture, strade e autostrade.

Dopo l'aggressione del 1993 il numero dei villaggi colpiti fu di 90 , il
numero delle case ristrutturate oltre 5000. Dopo l'operazione "Grappoli di
furore" lanciata dall'esecutivo sionista diretto da Shimon Peres (il nobel per
la "pace" di Oslo) il numero dei villaggi colpiti fu di 102 , 4217 le
infrastrutture ad uso abitativo ricostruite e 803 le attività commerciali
ripristinate da Jihad al Bina'a. Dopo l'ultima aggressione di quattro anni fa i
numeri sono quadruplicare forse quintuplicare. Jihad al Bina'a comunque ha
sempre rimesso in piedi ciò che i sionisti distruggevano.

Altro settore specializzato del quale si occupa l'organizzazione è quello
della costruzione o riabilitazione dei luoghi religiosi: 44 costruiti e oltre
60 quelli rimessi a nuovo in particolar modo nella Beka'a dove sono stati
eretti i santuari dedicati a Sayda Khawla , sorella dell'Imam Hussein (a.s.),
sito a Ba'albak e l'importante mausoleo dedicato al martire Sayyed Abbas
Moussawi , segretario generale di Hizb'Allah martirizzato nel febbraio 1992
assieme alla moglie, al figlio e ad alcune guardie della sicurezza. Il mausoleo
sorge nel villaggio di Nabih Chit.

Centri culturali e sanitari costituiscono un'altro settore d'intervento di
Jihad al Bina'a: dall'Accademia culturale e sociale di Khatem al Anbia'a a
Beirut alle Hussayniat intitolate all'Imam Khomeini a Ba'albak e all'Imam al
Mahdi (a.s.) a Ain el Tineh nella Beka'a  fino alle imponenti costruzioni di
ospedali che hanno interessato numerose regioni del paese: a Toul nel sud
(ospedale di Sheick Ragheb Harb martire della Resistenza Islamica), a quello di
Nabathiyeh passando per il centro medico Batoul di Hermel (Beka'a) e ai
sanatori di Kherbet, Machghara, Yohmour, Kasernaba e Kafersala tutti nella
Beka'a.

Essenziale anche l'attività svolta nel settore agricolo dove Jihad al Bina'a
ha costruito e realizzato numerosi progetti con simposi e sessioni tecnico-
scientifiche annuali  e numerosi interventi nelle fattorie del sud e della
Beka'a. Il Comitato Agricoltura dell'organizzazione è diviso in due
dipartimenti che si sono occupati anche della costruzione dei centri-studi
tecnici nati a Doures e Hermel nella Beka'a. Sotto l'egida del Ministero
dell'Agricoltura sono annualmente svolte esibizioni che si occupano di fare il
punto della situazione tecnica e scientifica e presentare all'opinione pubblica
i successi conseguiti nel campo dell'agricoltura da Jihad al Bina'a.

Anche questo è Hizb'Allah! Anche questa è l'attività al fianco del popolo
svolta da decenni dalle sue organizzazioni.  Anche questa è "resistenza"!


DAGOBERTO HUSAYN BELLUCCI

Direttore Responsabile Agenzia Stampa "Islam Italia"

da Nabathiye (Libano Meridionale)