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La pantera e i girotondi: così la sinistra restò senza leader

di Francesco Alberoni - 27/04/2009

Per capire la vita politica italiana bisogna ricordare i movimenti collettivi da cui sono nati i suoi partiti. I movimenti esplodono improvvisi quando le élites istituzionali non riescono più a dar voce alle forze sociali ed allora queste, come in un terremoto, rompono la crosta istituzionale, creano mete, valori e si affidano alla guida di leader carismatici. Poi diventano strutture, istituzioni che durano a lungo. In Italia, caduto il fascismo, la nuova classe politica e i nuovi partiti politici sono emersi dai movimenti di liberazione. Tutti i leader di quel periodo avevano statura carismatica, Palmiro Togliatti, Alcide de Gasperi, Pietro Nenni, Giorgio Amendola. Ma non ci sono solo movimenti politici. Alla fine degli anni Sessanta (il cosiddetto `68) si sono succeduti movimenti tanto politici come di costume. Politici come il movimento studentesco, di costume come gli hippy, l`antipsichiatria, il femminismo, che hanno portato ad una laicizzazione della società e alle leggi sull`aborto, il divorzio ecc. Dal movimento studentesco sono emersi piccoli partiti marxisti, ma l`unica forza che si è veramente rafforzata è stata la coalizione sindacale formata da Cgil, Cisl e Uil. I movimenti sono finiti quando gli eccessi del terrorismo hanno fatto coalizzare i maggiori partiti. Il nuovo equilibrio si è rotto alla fine degli anni Ottanta con il crollo del muro di Berlino. Molta gente che votava Dc per timore di una dittatura di tipo sovietico si è sentita libera. È nato cosi nel Nord il primo nuovo movimento collettivo, la Lega col suo capo carismatico Bossi. Poi c`e stato il movimento Mani pulite con Di Pietro. Sotto l`urto di queste forze e della sinistra, i partiti di governo, Dc, Psi, Psdi e Pri, sono stati distrutti. Doveva essere il momento del trionfo del rinnovato partito di Occhetto, ma, nel 1994, improvvisamente è esploso il movimento di Forza Italia sotto la guida carismatica di Berlusconi. Tutti questi movimenti oggi sono diventati istituzioni. Due al governo, il Popolo della Libertà e la Lega, uno all`opposizione, L`Italia dei valori. E per capire la loro forza e stabilità pensiamo che hanno gli stessi leader carismatici di allora: Berlusconi, Bossi e Di Pietro! La sinistra, invece, dopo il `68, non ha più avuto movimenti, ma solo agitazioni come la pantera, i girotondi, l`onda che non hanno portato alla formazione di nuovi progetti, di nuovi leader. Ed è per questo che oggi si trova indebolita.