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Britney Spears: elogio del nulla

di Dagoberto Husayn Bellucci - 13/05/2009

 

 "... e quante cantanti di bella presenza che starebbero meglio a fare compagnia..." (Franco Battiato - "La musica è stanca" - album "Orizzonti perduti" - 1983) 

"Le donne non hanno quasi mai niente da dire ma lo dicono in un modo così delizioso"

(Oscar Wilde - Aforismi)

"...Amando le donne
si fanno mille chilometri
per dire "Ciao, come stai? Come va?
passavo di qua per caso (...)

Amo le donne
soprattutto le donne bambine
che non si capisce mai niente
gli vorrei bene lo stesso
anche quelle cretine ..."

(Luca Carboni - "Amando le donne"  - album "...e intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film" - 1984)

   La società rovesciata contemporanea 'vive' di mode e consumi, modelli culturali di riferimento e 'miti' sfornati in gran quantità dall'industria cinematografica, musicale e televisiva. Sono questi prodotti del 'niente' che rappresentano, per milioni di teen-ager's (dizione anglosassone che ha sostituito nell'opinionismo sistemico l'italico "adolescenti"), i principali punti di riferimento e d'imitazione. Attori, attrici, cantanti e tutto ciò che viene 'propagato' dallo "scatolotto magico" alias televisione (veline, velette, letterine, presentatori, presentatrici, comici, ballerini, cazzari d'ogni genere e 'razza') sono i nuovi idoli di una gioventù depauperizzata di valori e di ideali  per la quale l'alienazione mentale diviene una costante quotidiana ed un'opzione 'fascinante'. Nell'omologazione sistematica che attanaglia le nuove generazioni il ruolo che viene svolto dai modelli di riferimento proposti dai mezzi di comunicazione di massa assume quindi un rilievo affatto relativo anche su quelli che , domani, saranno i comportamenti, gli usi, i consumi e soprattutto il modo di pensare e di conseguenza di agire dei futuri soggetti deambulanti nelle società dell'effimero prossime future. Analizzare la contemporaneità 'contorta' della modernità è quanto di più interessante possa 'scrittoriamente' capitare a chi - nell'attraversamento del ciclo terminale di quest'epoca nera, Kali Yuga o età del ferro che dir si voglia , dell'assoluta dissacrazione e del rovesciamento totale di tutti i valori - intenda 'confrontarsi' faccia a faccia con la realtà e , qualora 'adeguatamente' predisposto, intendesse 'viverne' le scansioni spazio-temporali dai ritmi incalzanti e dalla travolgente 'furia' nichilistica. E' un 'esercizio' pericoloso (..."restare in piedi tra le rovine"...) ma pur sempre 'idoneo' quale "allenamento" "psico-fisico attitudinale' per la formazione di soldati-politici 'coscienti' dell'epoca presente e delle sue 'insidie'. Dunque la musica....con i suoi miti e la sua funzione alienante/omologante. Abbiamo già avuto modo, in altre occasioni,  di 'esercitarci' nella recensione di album musicali o nella 'prosa' analitico-articolistica delle composizioni di autori a noi 'cari': Franco Battiato, Piero Ciampi, Luca Carboni, Tiziano Ferro, Fabrizio De Andrè, Francesco De Gregori, Guccini e i Nomadi...oggi ci occuperemo invece di Britney Spears, da un decennio sulla 'cresta dell'onda' della musica mondiale tra alti e bassi, matrimoni 'a termine'  (...le 'proporremmo' volentieri l'adesione allo shi'ismo...si 'troverebbe' 'bene'...) veri e falsi , problemi di droga, di affidamento 'prolistico', cadute e ricadute di 'stile', ritorni in gran spolvero sul palcoscenico, critiche a iosa su presunti chili di 'troppo' (...poco 'male'...ci 'piacciono' le false-magre..) il tutto 'contornato' da un'immagine che ne fanno in assoluto una delle 'reginette' indiscusse della musica pop... Anche l'insieme di avvenimenti mondano-gossippistici, le 'sbracate' e gli 'smutandamenti', le smisurate 'fuoriuscite' e l'attivismo compulsorio del 'personaggio' fanno ovviamente parte del 'fenomento Britney' (...il 'trash' come 'condizione' di vita...) al quale devono associarsi anche una produzione musicale di quint'ordine e di settimo livello ed un'irresistibile trasformismo che ricalcano - seguendone più o meno 'fedelmente' la scia - e perpetuano il modello rappresentato negli anni ottanta da Madonna massimo archetipo della vanità e dell'ambizione femminili moderne, della seduzione e del sex appeal 'soft-bisex' per tutti i 'gusti' , della 'trasgressione' 'palcoscenica' e della finzione filmica che trasformarono l'italo-americana Maria Veronica Ciccone in un mix 'esplosivo' di eleganza e maleducazione, spaziando da una giovanile sessualità 'rockeggiante' all'adesione in 'stile' new age ad una spiritualità-kosher della quale si è parlato spesso nelle cronache mondane o sulle riviste specializzate di moda e musica. Madonna indiscutibilmente un modello 'inarrivabile'. Britney sulle orme di un 'gigante' ... Ma cerchiamo di 'ricapitolare' partendo dalla 'preistoria' del fenomeno musicale che - per 'convenzione' - chiameremo "rock" e del quale, volenti o meno, fa parte anche il filone-pop che tanto successo ha avuto a cominciare dagli anni ottanta. Per comprendere infatti il fenomeno "Britney" occorre 'cominciare' dai fondamentali o , per esser più esatti, analizzare lo sviluppo storico che nell'ultimo mezzo secolo ha contraddistinto l'industria cinematografica, la sua produzione di musica e soprattutto di 'miti'  ed il suo incedere costante quale modello di riferimento centrale per le società contemporanee. Occorre cioè ripercorrere la vicenda della 'deviazione' sistemica operata attraverso lo 'scompiglio' generazionale prodotto dall'inclusione nelle società moderne dalla musica rock e dai suoi protagonisti: da Elvis Presley negli anni cinquanta ai Beatles e Rolling Stones nel decennio successivo passando per il punk-hard core (e più vastamente tutta la musica 'contestatario'-politicizzata dell'epoca) nei settanta fino all'esplosione del pop con i britannici Duran Duran o gli Spandau Ballet negli ottanta. E' un 'fil-rouge' che , in linea retta, ci conduce fino ai giorni nostri e che ha incontrovertibilmente quale 'target' privilegiato sempre la gioventù. L'obiettivo 'terminale' dei modelli sistemici fuoriusciti dall'ambiente musicale , a partire dalla seconda metà degli anni cinquanta fino ad oggi, è il mutamento, la trasformazione e la depravazione delle mode, dei costumi, degli atteggiamenti mentali e comportamentali delle generazioni più giovani. L'industria musicale , più di ogni altra, 'mira' alla gioventù... "Mentre si approssima la fine del XX secolo - scrive Piero Mantero (1) - , cresce in maniera sempre più imponente il consumo di musica, specialmente, fra le giovani generazioni. Radio, tv, video-clips, bombardano letteralmente l'etere e gli organi auditivi e visivi degli ascoltatori di note musicali. Il boom del video ha aggiunto alle sonorità l'immagine che la illustra. (...) Ormai siamo abituati (e l'assuefazione può essere pericolosa) a sentire in mezzo a gradevoli e poetiche interpretazioni musicali, ritmi sfrenati od ossessivi, ad osservare immagini provocanti di contorno, a volte rivestite da risvolti puramente demenziali." Ci 'permettiamo' di sottolineare quale influenza sia esercitata , in modo uniforme tra le giovani e le meno giovani generazioni, dall'assidua visione dei programmi delle televisioni musicali ..."MTV" e "All Music" si 'contendono' da anni l'audience tra adolescenti e ragazzini...ne siamo anche noi 'distratti' frequentatori... Alcune dichiarazioni di 'addetti ai lavori', produttori e artisti, del mondo musicale contemporaneo 'illustrano' più di ogni 'ciancia' possibile quale sia stata l'influenza esercitata dalla musica rock sulle società e sulle abitudini delle 'pecore matte' della modernità: "Pat Boone in The Roots of Rock'n'Roll , scrive: "Nessuno può dire che l'influenza del rock'n'roll sia stata sana e positiva! Esso è come un suonatore di flauto, un incantatore pervertito, che conduce tutta una generazione alla sua auto-distruzione". (...) La rivista "Rolling Stones" dichiara in particolare: "Il rock è più che musica, è il centro nevralgico di una nuova cultura e d'una gioventù in rivoluzione". George Harrison, antico membro dei Beatles, ha detto: "La musica è l'interesse principale della gioventù moderna. Non ha alcuna importanza che i vecchi non l'ascoltino, poichè essi ad ogni modo sono finiti.". Graham Nash afferma a sua volta: "La musica pop è un mezzo di comunicazione che condiziona il pensiero delle persone che l'ascoltano. Credo anche che i musicisti, attraverso questa musica, godano di un vantaggio fantastico. Noi potremmo dirigere il mondo...abbiamo a nostra disposizione la potenza necessaria.". (...) Mick Jagger, dei Rolling Stones, che si soprannomina il 'Lucifero del rock' dichiara: "Noi lavoriamo sempre a dirigere il pensiero e la volontà delle persone e la maggior parte dei gruppi fanno altrettanto" (si veda il disco "Beggars Banquet). Nel suo best-seller 'Do It' (Fatelo), l'anarchico Jerry Rubin, scrive: "Elvis ha risvegliato i nostri corpi, cambiandoli completamente, caldamente penetrava all'interno dei nostri corpi; il ritmo trascinante faceva sorgere tutte le passioni che erano respinte e trattenute. Il sedile posteriore di un'automobile era il teatro della rivoluzione sessuale , mentre la radio dell'auto serviva come medium per questa sovversione. Il rock ha marcato l'inizio della rivoluzione. Noi abbiamo riunito insieme una nuova vita politica come uno stile di vita psichedelico. La nostra maniera di vivere, il nostro acido, i nostri vestiti freak, la nostra musica rock, ecco la vera rivoluzione." (2) Non è questa la 'sede' nè il momento per analizzare le influenze determinate dall'esplosione della musica pop-rock mezzo secolo or sono, il suo ruolo di agente sovversivo e di strumento destabilizzatore delle società , a cominciare da quella statunitense e successivamente approdato in quelle europee dell'ovest prima dell'est poi una volta 'abbattuto' il muro 'comunista' dei socialismi 'reali', anche perchè - en passant - ci siamo già occupati qua e là del fenomeno dei messaggi subliminali nella musica moderna e del loro 'lavorio' sulla psiche umana. Sono i soggetti di analisi privilegiati di autorevoli ambienti cattolici che , da anni, si occupano di questo 'spazio' producendo peraltro 'efficaci' documentazioni in merito ai 'rischi' prodotti da determinate produzioni musicali. Alcune 'lacune', purtroppo solo in parte colmate dal giornalista  (3), sarebbe necessario colmarle soprattutto per ciò che concerne molti autori delle musica italiana 'insospettabili' o presunti 'tali' (in proposito già Maurizio Lattanzio aveva aperto un 'fronte d'indagine' anni or sono sul mensile "Avanguardia" occupandosi della 'diversione musicale' rappresentata dal 'misticismo sulfureo' di Franco Battiato...si 'veda' l'articolo "Messaggi Sulfurei" pubblicato nel nr di febbraio 1993 del mensile trapanese)...  Noi 'rileviamo' semplicemente una indiscutibile sequenza sovversiva che , a partire dal 'delirio' prodotto nella società americana dal fenomeno Presley (...peraltro soggetto neanche affatto 'ariano'...) nei Cinquanta, ha contraddistinto l'intervento della musica pop-rock nel mondo moderno sconvolgendone ritmi e abitudini. I 'destinatari' privilegiati di queste 'attenzioni' sovversive sono come visto gli adolescenti...ricordate le scene di isteria collettiva proprie dei concerti di Elvis in America o di quelli dei Beatles e Rolling Stones in Inghilterra? Tali 'suggestioni' di massa si sono andate 'metabolizzandosi' nei successivi decenni attraverso la larga diffusione dei mezzi di comunicazione in particolar modo mediante la televisione che , entrando nelle case di milioni di individui, ha finito per divenire il mezzo per eccellenza di condizionamento propiziando l'assuefazione a modelli 'culturali' rovesciati, mode demenziali, prodotti di consumo spesso inutili e superflui acquistati proprio perchè "di moda" . A questo proposito sarebbe impossibile non spendere qualche parola sull'influenza esercitata dalla pubblicità per la quale spesso e volentieri sono stati veicolati messaggi subliminali industriali primordiali tentativi di controllo mentale successivamente passati anche all'industrie della musica e del cinema.  La violazione della coscienza attraverso i messaggi subliminali è una realtà che lo psichiatra Jean Paul Regimbal ha studiato e analizzato per anni arrivando a fornire un quadro sufficientemente chiaro per poter apertamente parlare di suggestioni 'pericolose' quand'anche di palesi tentativi di strumentalizzazione/controllo delle menti umane: "da più di trent'anni - scrive Regimbal (4) - una potente rivoluzione ha preso forma senza partiti politici, senza discorsi elettorali, ed addirittura senza un manifesto ideologico che enunci gli scopi e gli obiettivi dei nuovi rivoluzionari. Per la prima volta nella storia dell'umanità, una profonda rivoluzione sociale, economica, morale e culturale ha scelto di proclamare il suo radicalismo attraverso la musica, le canzoni ed i gruppi "stelle" del rock'n'roll. In principio tutto ciò non è stato preso sul serio, perchè tutti s'immaginavano che sarebbe stata una moda in più, che sarebbe finita come erano finiti il charleston, il boogie-woogie ed il twist. Tuttavia il fenomeno socio-culturale del rock'n'roll , apparso agli inizi degli anni '50, sarebbe dilagato sul mondo come un'onda di fondo mescolata con fango, scorie, sangue e sacrifici umani. Trent'anni più tardi la musica rock è evoluta fino a diventare la più potente rivoluzione dei corpi, degli spiriti e dei cuori mai usciti dalle viscere dell'inferno."       Senza utilizzare un'analoga 'tonalità'  demonizzante nella critica della musica moderna (....della quale siamo d'altronde 'largamente' 'consumatori'...) rileviamo comunque come sia stato relativamente facile 'abbassare' l'età dei 'fruitori' del messaggio pop-rock nel corso degli anni: se Beatles e Rolling Stones (ma anche, in epoche di 'contestazioni' 'globali', l'ebreo Bob Dylan alias Robert Allen Zimmerman, Joan Baez, Janis Joplin per non parlare del 'maledetto' Jim Morrison la cui tomba è ancor oggi meta privilegiata di 'pellegrinaggi'...il 'rock' come 'religione rovesciata'...) 'attiravano' infatti ventenni in raduni di massa che somigliavano realmente a funzioni 'liturgiche' di segno contrario (contrassegnate da orgiastici riti e amplessi alla luce del sole sotto l'effetto di sostanze allucinogene, droghe e alcool) fin dai primi anni Ottanta i gruppi 'pop' di maggior successo (Duran Duran, Spandau Ballet la stessa Madonna) indirizzavano il loro messaggio verso quindicenni 'estasiate' (...ricordiamo un film dell'epoca significativemente intitolato "Sposerò Simon Le Bon" ...) sarà con la "spice revolution" degli anni novanta che il 'target' di utenza si abbasserà ulteriormente: Spice Girls, Christina Aguilera, Britney Spears come modelli di riferimento per ragazzine di dieci/dodici anni... Inevitabili poi i 'risvolti' prodotti da una simile 'educazione' che mira fin dalla fine dell'infanzia/prima adolescenza a comunicare determinati disvalori ai 'crescituri'... I risultati sono , del resto, sotto gli occhi di tutti come riportano abbondantemente le 'cronache' quotidiane da qualunque angolo della penisola italiota...per quanto ci 'sforziamo' di 'applicare' a noi stessi gli insegnamenti lattanziani (....secondo il Grande Guascone di Popoli esiste un vero e proprio "terrorismo gergale maschile" nei confronti delle donne che si esplica/esercita nell'uso/adozione di un frasario secondo il quale il "gentil sesso" viene semplicisticamente e superficialmente 'avvertito' nei termini di "puttana", "troia" et simili.... effettivamente è 'riconoscibile' in ciò la paura del 'confronto' con il mondo femminile moderno ....'superiore' e 'opposto' a quello maschile...del resto viviamo nella "società femmina" per eccellenza dove al "non essere" conclamato ovunque si è sostituito l' "avere" quale obiettivo prioritario mentre allo Spirito è andata sovrapponendosi e imponendosi de facto la più cruda materialità... società 'rovesciate' di massa...) rileviamo un generale "imputtanimento" di massa... Tant'é che 'dire' di Britney Spears...la 'reginetta del pop' mondiale a noi 'piace' perchè rappresenta e incarna una generazione 'degna' di questi Tempi Moderni: la generazione 'ultima' ....il vuoto. E non si può dire che sia una "stupida" (...non l'abbiamo mai 'pensato'...neanche quando 'esordiente' un decennio or sono si 'atteggiava' , pur 'essendolo anagraficamente', ad adolescente nel video di "Baby one more time"...) se in appena dieci anni di carriera , dal 1998 ad oggi, ha venduto oltre 84 milioni di dischi nel mondo di cui 31 milioni nei soli Stati Uniti piazzandosi all'ottavo posto fra le donne che hanno venduto di più nella storia del mercato musicale pop statunitense.

"All'inizio del 1999 uscì il suo primo album," ...Baby One More Time", che solo negli Stati Uniti è stato premiato con 14 dischi di platino, e ha venduto 27 milioni di copie mondialmente.

La fama della cantante fu consacrata anche da un'apparizione sulla copertina dell'importantissima rivista musicale "Rolling Stones", nell’aprile del 1999.

La foto scatenò alcune polemiche e indusse all’idea (peraltro smentita dai suoi rappresentanti) che la cantante, allora 17enne, avesse subito operazioni di chirurgia plastica al seno.In estate partì con il suo primo tour, il "...Baby One More Time Tour". A dicembre ricevette quattro premi da Billboard, tra cui quello di “Artista Femminile dell’Anno”, e nel gennaio del 2000 fu premiata come miglior artista pop rock esordiente agli American Music Awards.

Ebbe due nomine anche ai Grammy Award del 2000, quella come Best New Artist, miglior artista emergente (vinto da Christina Aguilera), e come Best Female Pop Vocal Performance per il singolo “...Baby One More Time”, senza però riscuotere vittorie." (6)

 

Da quel momento in avanti è stata una "cavalcata" trionfale nel successo, per il successo, del successo: l'icona femminile per il Terzo Millennio...sei album (di cui l'ultimo "Circus" , pubblicato il 2 dicembre scorso, ha stabilito un record pressochè assoluto di copie vendute a livello planetario...per avere una 'vaga' idea del successo dell'attesissimo album di  ritorno dell'ex "entant prodige" della musica pop americana basti sapere che in una settimana dall'uscita dell'album raggiungerà il mezzo milione di copie vendute negli States, che analogo successo si registrerà in Europa dove "Circus" raggiunge in pochi giorni dalla pubblicazione europea la vetta della European Top 100 Albums risultando il più venduto del Vecchio Continente e che il 27 dello stesso mese d'uscita sarà al primo posto nella classifica di vendite mondiali dell'United World Chart. A quella data aveva venduto 1.104.343 copie soltanto negli Usa....una 'macchina' industriale da 'guerra' vincente e perfettamente collaudata...) , decine di singoli, altrettanti fortunatissimi video, tour mondiali, una serie di profumi di 'tendenza', apparizioni gossippistiche sui principali quotidiani e riviste specializzate (che fanno di Britney , assieme a Madonna e Paris Hilton, una delle donne più ricche ed invidiate d'America) perfino un videogioco su di lei e innumerevoli "tentativi di imitazione" (...'praticamente' una "Settimana Enigmistica" della musica pop...).

 

A noi Britney 'piace'...non foss'altro perchè s'ha 'giocarsela' 'bene' nel mondo 'capovolto' della musica moderna...risollevandosi alla grande da qualunque 'trauma' familiare, da separazioni, affidamenti 'prolistici' complessi, problemi con alcool e quant'altro 'propinato' dallo "star-system" di hooliwoodiana memoria.

'Gioca' con la sua immagine in maniera inequivocabilmente 'grandiosa' da autentica 'faemina maximae' (...'straordinario' ed auto-ironico il video di "Piece of me" , metafora sbeffeggiante del 'paparazzismo' mondano-gossippistico imperante...beffardo e realistico sulla condizione di 'predominio' femminile quello di "Humanizer" video e canzone tratti dall'ultimo album della 'cantante' americana...)

Perchè Britney Spears? ....perchè no?

 Nella ricognizione analitica sulla società capovolta di massa contemporanea 'merita' un posto d'eccellenza anche la dirompente 'eccentricità' volgar-glamour di Britney Spears...sarà perchè alcuni 'kameraden' hanno pensato bene di 'dedicarle' addirittura un partito virtuale (B.N.P. Britney National Party....'vincente' nel recente passato alle elezioni di Politicaonline anche, diremmo 'soprattutto', grazie all'affascinante candidata al 'premierato' forumistico... Lupa Nera uber alles) ...sarà perchè se un siffatto partito politico si presentasse alle elezioni 'reali' (...ammesso e non concesso che tali siano...) risulterebbe oltremodo 'conforme' rispetto alla voragine di idee che 'contrassegna' i programmi dei partiti e dei candidati 'seri' della politica italiota ...sarà infine perchè - in attesa di 'tempi' idonei - ci dedicheremo anche al "catechismo rivoluzionario" dell'anarchico-marxista Sergeij Neçhaev...

In 'fondo' ha perfettamente Oscar Wilde quando sostiene di poter  "credere a tutto, purché sia sufficientemente incredibile"....Britney Spears è sufficientemente incredibile!

In 'attesa' di una ricognizione analitica sul furore rivoluzionario di Neçhaev 'seguiamo' anche con disincatato interesse la biondina delle Pussycat Doll's....(...malgrado la nostra 'predilezione' per le 'more'...) ...quella dai capelli corti...

Tutto il 'resto' , come 'sempre', è noia