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I maghi del marketing

di Uriel - 21/05/2009

Fonte: wolfstep


I miei amici piu' "bright" continuano ad offendersi quando li invito a studiare un
pochino le tecniche magiche; il loro atteggiamento e' quello di coloro che intendono
combattere queste pratiche, senza rendersi conto del fatto che esse appartengono
alla societa' cosi' tanto che non e' possibile pensare di esserne immuni senza
saperle riconoscere. In generale, l'essere umano non e' onniscente, ne' in senso
assoluto (cioe' non puo' sapere "tutto") ne' in senso antropologico. (cioe' nessun
essere umano possiede tutto lo scibile umano).


Poiche' dobbiamo occuparci di una serie di problemi che esulano dalla nostra
comprensione (posso sapere in linea di principio come funzioni il motore della mia
auto; difficilmente arrivero' al dettaglio della fluidodinamica dello scoppio
dentro la camera dei cilindri, cosi`come non conosco le equazioni che legano il
disegno dei pneumatici alla loro resa) , la psiche umana usa diverse tecniche, alcune
delle quali sono semplici approssimazioni ("motore a scoppio" ) mentre altre sono
tecniche magiche belle e buone.

Per chi ha studiato magia, l'uso di tecniche magiche e' cosi' diffuso che il tentativo
di vivere senza appare ridicolo. Prendiamo per esempio il concetto di "occulto": il
termine occulto indica qualcosa che viene tenuto nascosto nella sua grammatica e nel
suo dizionario, ma e' facilmente intuibile nei suoi intenti. Quando il mago
pronuncia una formula incomprensibile, fatta da parole che nessuno capisce, non
intende nascondere completamente quanto sta facendo: l' intento deve essere
evidente, altrimenti non potrebbe venire compensato per quello che ha fatto.

La formula occulta, quindi, ha tre caratteristiche:

1.. Usa un dizionario ignoto ai piu', o solo parzialmente noto.
2.. Usa una grammatica ignota ai piu', o solo parzialmente nota.
3.. E' facilmente intuibile il suo intento, ovvero ha una componente espressiva
forte.
Prendiamo per esempio l'abuso di termini anglosassoni nella lingua italiana.
L'adozione dell'inglese come lingua per indicare concetti commerciali e'
un'operazione che consiste nella creazione di un linguaggio magico. Il fatto che la
musica anglosassone (o straniera) non venga capita non e' un suo svantaggio, anzi:
essa continua ad avere una fortissima valenza espressiva (capiamo benissimo
l'intento delle ballate degli Scorpions, molto meno il testo delle canzoni) ma
usando una lingua parzialmente comprensibile gode della proprieta' di essere
occulta. L'impatto devastante consiste proprio nell'aver acquisito, mediante l'
uso di un linguaggio parzialmente occulto, la stessa potenza della musica sacra.

Cosi', non mi meraviglia la decisione del papa di permettere la messa in latino:
scarsamente capito, il latino trasporta la messa cristiana nel campo dell'
occultismo puro, poiche' essa continuera' ad avere un intento noto , un dizionario
scarsamente compreso ed una grammatica scarsamente compresa.

In entrambi i casi si tratta di un "valore aggiunto" dovuto all'acquisizione di un
linguaggio occulto, operazione che sta alla base della magia simbolica.

Un'altro ente che ha fatto uso a piene mani di strumenti magici e' il marketing. Il
concetto di Brand, per esempio, e' un concetto che viene direttamente da li: in magia
evocativa, una volta scritto un "sigillo", hai creato una entita'. La parola o il
simbolo che usi per indicare qualcosa SONO la cosa. Una volta creata la parola magica,
essa prende vita e soltanto disegnando il simbolo del demone evocato su un oggetto
esso prende le caratteristiche del demone.

Cosi`come l'utilizzo di espressioni normalmente incomprensibili o altamente
illogiche, che offusca il significato delle cose manomettendo la grammatica
anziche' il dizionario, e' una tecnica magica. Discutendo di rischi ignoti mi si e'
detto che il "risk management" fosse la risposta: se la frase venisse tradotta,
avremmo che la gestione del rischio e' la risposta al rischio. Questa risposta e'
ovviamente illogica, tuttavia viene accettata , proprio perche' illogica: il suo
intento e' quello di porre sotto controllo l'imprevisto, nella principale
accezione di management addirittura e' presento una componente di pianificazione,
con la costruzione di un assurdo come l'imprevisto pianificato. Tuttavia, "risk
management" e' un'espressione occulta; essa viene da una lingua diversa , essa
indica tecniche non meglio specificate e spesso incomprensibili ai piu', e quindi
acquisisce un valore magico.

Di conseguenza si trova rassicurante il fatto che si faccia "risk management" di
rischi imprevedibili: e' il compito del totem. Il totem e' un costrutto simbolico al
quale si da' un nome evocativo, e al quale si assegna un compito sociale: proteggere il
villaggio dai rischi, per esempio, e' una delle funzioni del totem. Oggi lo chiamiamo
spesso "santo patrono" , ovvero il totem della citta' al quale viene attribuito il
compito di salvarla dai pericoli. Una volta costruito un totem, e assegnatogli un
nome magico ("risk management" o "madonna dell'annunziata" conta poco), si
costruisce qualcosa che lo simboleggi (una formula come un'icona) e da quel momento
diventa il patrono (o il totem) del villaggio, col compito specifico di proteggerlo.

Fa un pochino sbadigliare, se siete entrati in un museo qualsiasi, vedere un toro di
fronte a Wall Street e sentire gli economisti parlare di "toro" quando le cose vanno in
un certo modo : saranno 4000 anni che la mucca e' simbolo di benessere materiale,
figuriamoci se mi impressiona.

Anche il linguaggio scientifico, sia chiaro, appartiene alle lingue occulte: la
formula chimica e' , per i piu', del tutto incomprensibile. Cosi' sappiamo bene che
cosa facciano i chimici, possiamo vedere di che cosa parlano, ma non sappiamo cosa
voglia dire. Cosi' pochi sanno cosa sia l'inverso del logaritmo della
concentrazione degli ioni H+, ma tutti andiamo a comprare prodotti con un PH
specifico. Per quale motivo ci affanniamo a comprare qualcosa che non e'
semplicemente "buono" o semplicemente "sano", ma vogliamo anche che abbia un PH
specifico, cosa di cui non sappiamo nulla? E' semplicemente successo che PH sia
diventato un simbolo magico: l'intento e' quello di rendere migliore il prodotto, ma
la lingua e' ignota e la grammatica anche. Sappiamo che PH ha qualcosa a che vedere con
"acido" o "basico", ma nessuno sapeva di preciso quale fosse il PH ideale della vagina
prima che la reclame ce lo dicesse. E se acido ci e' chiaro , meno chiaro ci e' "basico",
tantevvero che per indicare il sapore corrispondente usiamo il termine "amaro".E
anche sapendolo, la maggior parte di noi non saprebbe dire per quale ragione sia cosi'
indispensabile che il PH sia quello giusto, e solo i cuochi sanno che mettendo del
limone dentro una salsa si toglie l'amaro per compensazione del PH.

Cosi' la pubblicita' dei dentifrici continua a proporci formule di dentifrici come
AZT, o AMT, che se anche avessero un valore sarebbe fuori dalla comprensione del
pubblico.

Una tecnica magica molto diffusa nel mondo scientifico e' proprio quella di
offuscare il sapere mediante una terminologia distante dalla lingua parlata;
Feynman sfidava i fisici ad esporre gli strumenti della fisica con un dizionario
comune, ma l'atteggiamento dei docenti universitari e', spesso, quello
sacerdotale: il sapere diventa occulto non perche' sia incomprensibile alle
persone normali (i fisici non sono sovrumani) ma perche' vene appositamente
ritenuto e nascosto. Questo atteggiamento e' evidente, nell'ambiente accademico,
quando si osserva la cerimonia dell'apertura dell'anno accademico: tutti i
professori indossano una toga, simbolo sapienziale, un cappello (contatto con il
cielo ed il mondo "alto") ; durante la laurea viene fatto indossare un mantello, altro
simbolo sapienziale, un cappello quadrato (regolarita´), o u
na corona di rami (la testa irraggia ) . Gli stessi magistrati usano una toga, cosi'
come gli avvocati, per darsi autorevolezza; la toga ha una funzione occultistica
sapienziale in quanto nasconde , cioe' crea mistero su quando sta sotto. E non ci vuole
molto a chiedersi per quale ragione gli scienziati, anche quando non ne hanno uno
stretto bisogno, indossino un lungo grembiule.

Potremmo passare alla politica, iniziando con le processioni politiche, ovvero le
manifestazioni, che non sono altro che un metodo per richiedere qualcosa ad
un'autorita' superiore, "ascolta il tuo popolo" e' valido sia per una
manifestazione politica che religiosa; sono strumenti magici i "girotondi" che
avrebbero il compito di difendere qualcosa, cosi' come e' una tecnica magica lo
sbattere un martello dei giudici a sottolineare la sentenza. In generale, ogni volta
che attribuiamo un significato simbolico ad un'azione, stiamo prendendo in
prestito qualche tecnica dal mondo della magia.

Cosi' era semplice capire che un mondo come quello dell'economia si sarebbe rivelato
come un mondo fatto di entita' poco scientifiche notando l'abuso di queste tecniche.
Innanzitutto, un mondo che descrive una realta' cosi' vicina a noi non abbisogna di
alcuna terminologia occulta; il fatto che i discorsi di quasi tutti gli economisti
siano scritti in termini tali da renderli volutamente incomprensibili parla
chiaro.

La seconda qualita' magica abusata che doveva insospettire era la qualita'
sacerdotale : in generale, se leggete molti paper economici , dietro ad una serie di
artifici estetici troverete delle banalita' incredibili. E se gli stessi concetti
fossero espressi in termini comprensibili, moltissime persone potrebbero
esplorarne facilmente i pro ed i contro: l'economia non ha un reale bisogno di una
terminologia tecnica perche' il livello medio di complessita' dei concetti
economici e' cosi' basso da essere alla portata di chiunque. Tuttavia, la stragrande
maggioranza delle persone crede che "aumento di capitale" sia una cosa buona per gli
azionisti quando ne diluisce il potere e ne mortifica gli investimenti precedenti;
se lo chiamassimo "vendere un pezzo di quota sociale per fare soldi" probabilmente
sarebbe chiaro. Ma chiamandolo "aumento di capitale" possiamo allontanarlo dalla
comprensione dei piu', e sottrarre l'operazione al giudizio delle masse, che
percepiscono l'intento (rendere piu' forte la societa') ma non la grammatica :
"aumento di capitale" sembra quasi indicare il fatto che un'operazione a noi
impossibile (noi non possiamo fare nulla come "aumentare il nostro capitale" ) sia
possibile a queste persone. E sinche' non e' chiaro che si sta chiedendo del capitale
in prestito a qualcuno in cambio di quote sociali (o altro), appare come una capacita'
"magica" di questi manager che "aumentano il capitale". Tutti noi vorremmo
"aumentare il capitale" , no?

Non stupisce a questo punto che i rituali dell 'economia vengano direttamente dal
mondo dell'occulto, dall'esistenza di un tempio degli affari (di cui non ci sarebbe
alcun bisogno, vista la telematica moderna) che opera ovviamente a porte chiuse (ci
sono dentro i sacerdoti, che cosa volete?) , all'uso di termini occulti come "trader"
, che diventa meno sacertotale se lo chiamiamo "commerciante", o "broker" che
diventa "delegato, rappresentante" e ci ricorda la gente che vuole darci una nuova
enciclopedia.

Se in qualsiasi altro ambiente ci avessero detto che le risorse si possano
moltiplicare cosi`facilmente, del resto, non ci avremmo creduto: la caduta del
buonsenso e' stata possibile soltanto perche' una fitta cortina di tecniche magiche
ha paralizzato la corteccia cerebrale degli osservatori, lasciando che venissero
guidati dalle aree piu' profonde del cervello. Chi ha studiato magia ha lo stesso
vantaggio che aveva Hudini di fronte alle medium: essendo un illusionista lui
stesso, poteva smascherare altri illusionisti molto meglio di altri.

Credetemi: Otelma non ha mai comprato titoli tossici. Impressionare uno come lui con
il "rating" , altro concetto illogico che implica la prevedibilita'
dell'imprevedibile , con un "toro" a wall street, con formule occulte quali "asset
management" era impossibile; Otelma e' di gran lunga piu' sofisticato ed evoluto di
qualsiasi finanziere , usa lo steso linguaggio di gran lunga meglio e ne conosce la
genesi e i requisiti enormemente di piu'.

Per capire la finanza moderna e' necessario aver studiato magia, a mio avviso,
proprio per saper scremare tutti gli usi (e gli abusi) di tecniche magiche dal succo
delle questioni. La magia non e' scomparsa nella societa' moderna, anzi: essa e'
presente piu' che mai, la usano gli scienziati con i loro camici inutili e la loro
stravaganza coltivata (pazzia e contatto con gli Dei sono un attributo sciamanico) ,
la usano gli accademici con i loro inutili rituali sacerdotali, la usano i finanzieri
con i loro templi, i loro guru, le loro promesse magiche , i loro termini astrusi ed
illogici, eccetera.

In definitiva, non credo si possa capire il mondo (moderno e non) senza saper
riconoscere con esattezza la singola tecnica magica : la magia e' efficacissima, se
la si considera quel che e', ovvero il corrispondente dell' hacking del cervello
umano. Il mago non fa altro che usare delle tecniche estremamente sofisticate per
prendere il controllo della tua mente; il fatto che sia possibile arrivare al kernel
senza passare per quello strato di librerie che e' la mente razionale significa
semplicemente che il cervello umano e', per sua architettura , esposto a questi
attacchi.

E l' unico modo per evitare di esserne succubi e' quello di conoscerli, e alla bisogna
di usarli. Il non conoscere una tecnica che rappresenta un vantaggio competitivo non
puo' essere considerato un vantaggio competitivo a sua volta.

Ho sempre detto che la magia sia una tecnica potentissima non perche' possa (e ho
sempre detto anche questo) intervenire sulla fisica delle cose: perche' puo'
intervenire sull'esperienza delle cose. Un funerale puo' modificare la nostra
esperienza della morte cosi' come la parola "credit crunch" puo' impedire alla mente
cosciente di capire che cosa stia succedendo.

Come succede nello Zen, la mente umana e' estremamente impermeabile ai concetti
logici, in quanto essendo logici possono venire criticati. Diventa permeabile a
concetti illogici, a patto che essi vengano veicolati. Poiche' il linguaggio
comune, essendo logico, e' facilmente intercettabile, ecco che si tira fuori un
linguaggio illogico e occulto: la corteccia celebrale piu' razionale considera il
camice come un pezzo di stoffa, e' "vicino al kernel" che scatta il meccanismo del
mistero. Cosi', lo scienziato (o il tizio vestito da scienziato della pubblicita')
oltrepassa facilmente le difese coscienti e arriva direttamente sotto, a farci
credere di possedere un mistero semplicemente nascondendosi sotto un pezzo di
stoffa.

L'unico modo per non essere succubi di questi meccanismi e' portarli a loro volta a
livelli di coscienza razionale, cioe' studiarli, capirli e classificarli: solo in
questo modo la parte razionale della nostra mente puo' intercettare la tecnica prima
che arrivi alle parti meno razionali.

Ah, dimenticavo: la telematica e' magia allo stato quasi puro. Il fatto di poter agire
a distanza (sortilegio telnet), il fatto di poter fare del male a distanza (macumba
hacking), il fatto stesso di poter comunicare a distanza (questi viaggi astrali con
la webcam) , di creare dei programmi che agiscano per noi (software demoniaci),
prendere il controllo del sistema (possessione diabolica via "sudo") e tutto
quanto, non sono altro che un modo di rappresentare una tecnologia incomprensibile
ai piu' come una forma di magia. E di presentare l'esperto di informatica come un
sacerdote. O c'e' un motivo per cui un linguaggio di programmazione (una formula che,
se scritta, agisce sulla materia. Che novita´!) e`considerato piu'. "potente" di un
altro, anche lui (ovviamente) lambda equivalente e quindi. perfettamente
equipotente?

Rilassatevi, signori bright, perche' la magia e' ovunque. E chi non la domina, la
subisce. Anche voi, perche' il vostro cervello e' fatto proprio allo stesso modo.
Tanti di voi hanno comprato merda solo perche' non avete saputo riconoscere la
tecnica magica con la quale ve l'hanno venduta. Otelma ci sarebbe riuscito. Dice
qualcosa?