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Il frigorifero solare

di Gabriele Bindi - 08/06/2009

SolarChill è un frigorifero fotovoltaico che permette la conservazione di cibo in luoghi del mondo sprovvisti della rete elettricità. Perché non anche da noi?
Nato da un'idea di Greenpeace, il SolarChill, è stato ralizzato dall' Istituto Danese di Tecnologia con il sostegno di diverse agenzie ONU (UNEP, UNICEF E OMS). Alcuni prototipi sono stati testati con successo per un anno e mezzo in Senegal, Indonesia e Cuba: con una temperatura ambiente superiore ai 32 °C, SolarChill ha sempre mantenuto la temperatura interna nel range richiesto (tra 2 e 8 °C).

Al pari delle cucine solari, si tratta di una delle tecnologie semplici, risparmia-risorse e risparmia-fatica, applicabile anche nel Nord del mondo ma finora studiate per quelle zone dove lo scarso accesso ai combustibili fossili o la carenza di infrastrutture rende difficile «conservare alimenti, costruire, cucinare, illuminare, pompare acqua, potabilizzare acqua, produrre energia elettrica, produrre gas, produrre macchinari semplici, purificare l'aria, trattare rifiuti».

Sono i settori per i quali la campagna "Spegni lo spreco...accendi lo sviluppo" sta raccogliendo progetti di cooperazione internazionale a basso impatto ambientale per promuovere la collaborazione e lo scambio di buone pratiche fra ONG. Nato dalla collaborazione tra diverse realtà associative italiane il progetto è sostenuto dall’Unesco e dall'Unione Europea. 

In un tempo in cui l'approvvigionamento energetico da fonti fossili diventa sempre più problematico, anche i Paesi Industrializzati potrebbero cominciare ad utilizzare questa ed altre tecnologie pulite e a basso costo.

Fonte: Associazione Paea