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Un amaro aperitivo

di Nicoletta Forcheri - 07/07/2009

Fonte: mercatoliberotestimonianze

errata corrige:La Branca non ha legami con la fondazione Bussolera Branca, sponsorizzatrice degli OGM

lefracceIn seguito al mio articolo pubblicato su Stampa Libera, e altri siti, il 15 giugno scorso, dal titolo “Un amaro aperitivo” mi preme di sottolineare che ho erroneamente confuso la fondazione Bussolera Branca, la quale finanzia assieme alla fondazione Rockfeller gli OGM, e la parzialmente omonima ditta di aperitivi e digestivi dei fratelli Branca. La confusione è nata dal presupposto, erroneo, che la villa Le Fracce di proprietà della fondazione, fosse una vitivinicola “no profit” - bizzarro in sé - appartenente ai Branca.

Il nome “Branca” nella fondazione Bussolera Branca è dovuto alla quota della contessa Branca, sposa dell’avvocato Bussolera, nella ditta di famiglia che alla sua morte andò ad arricchirre il già ingente patrimonio dell’avvocato. Secondo le volontà testamentarie dell’avvocato Bussolera, tale ricchissimo patrimonio doveva essere destinato, dopo la sua morte, alla ricerca e al miglioramento dell’agricoltura dell’oltrepo pavese, regione dove si trova la villa vitivinicola Le Fracce. Non so quale sia il collegamento tra agricoltura dell’oltrepo pavese e l’opera di diffusione degli OGM nel mondo, fatto sta che se l’avvocato vedesse in che cosa sono investiti i suoi soldi, di sicuro si rivolterebbe nella tomba, sapendo e vedendo da lassù quali sono le vere finalità dei semi geneticamente modificati, non certo sfamare il mondo.

L’addetta stampa della ditta distillerie Branca, così spiega nella sua lettera a me indirizzata:

“(…) con la presente precisiamo che la fondazione Bussolera non è in alcun modo collegata alla Fratelli Branca Distillerie SrL.
Ci teniamo a segnalarLe come la Fratelli Branca Distillerie realizzi i propri prodotti secondo le ricette tradizionali custodite dalla famiglie che prevedono l’utilizzo di materie prime assolutamente naturali.
La vorremmo inoltre invitare a visitare la Collezione Branca, che sicuramente arricchirà il Suo bagaglio di conoscenza dell’azienda.
Confidiamo in una pronta rettifica delle notizie fornite nell’articolo e nella correttezza delle informazioni che Ella fornisce al pubblico. Un aggiornamento, ancorché sintetico, lo potrà trovare sul sito della nostra holding (www.brancainternational.com).
Per noi è importante ottenere una modifica degli articoli disponibili sul web, volta a eliminare dai testi qualsiasi riferimento ai prodotti della nostra società.

Con i migliori saluti.
Fratelli Branca Distillerie Srl
Ufficio Stampa
www.branca.it”

Ho quindi tolto una frase di riferimento alla Branca e soprattutto i bellissimi poster storici della ditta, sollevata che una ditta di antiche tradizioni come la Branca rispetti ancora tali tradizioni e non finanzi gli OGM.

Chiedo pertanto a tutti coloro che hanno pubblicato il mio articolo nei loro rispettivi blog di sostituire le bellissime foto della Branca con la foto della villa Le Fracce sopra, manentendo d’altra parte i logo EuropaBio e ISAAA.

Ringraziando,

Nicoletta Forcheri

PS questo genere di confusioni non succederebbe se il mondo della finanza desse informazioni trasparenti e se non costringesse i ricercatori a passare ore, giorni e mesi per cercare di capire chi sono i veri proprietari del mondo.

lunedì 15 giugno 2009

Uniti dagli OGM - Fondazione Bussolera Branca e Rockefeller. di N. Forcheri

La fondazione Bussolera Branca finanzia assieme ai Rockefeller gli OGM nel mondo

Nicoletta Forcheri

Il relatore James Clive, la cui associazione presuntivamente no profit ISAAA è finanziata dalle due maggiori corporation agrofarmaceutiche mondiali (Bayer e Monsanto)(1), parlava il 19 maggio scorso a una commissione praticamente vuota del senato italiano presentandosi come chi ha lavorato con un Nobel per la pace "che ha salvato un miliardo di persone dalla fame" e per la Rockfeller Foundation in Messico per qualche tempo prima di fondare la "propria" associazione ISAAA, organo di propaganda per il biotech, altra parola ingannevole per i semi geneticamente modificati, ma parola che Clive e il business preferiscono. Probabilmente perché richiama la modernità abbinata al "bio" che fa sempre buon effetto.

Il leitmotiv snocciolato come una cantilena per fare abbassare il livello di guardia delle popolazioni mondiali nei confronti degli OGM è sempre lo stesso: la presunta assoluta efficacia nella lotta contro la fame e la povertà, anzi l’unica soluzione. Chi è nel settore sa invece che i semi modificati sono più cari degli altri, non si riproducono e richiedono più fitosanitari ancora. Ciò significa perdere l'autonomia alimentare poiché i contadini e le persone perdono la conoscenza della rigenerazione dei semi; alla lunga il pericolo è che diventino tutti gestori in franchising, un po' come i gestori di pompe di benzina...Inoltre per gli effetti deleteri sulla biodiversità - sono colture superintensive che contaminano le altre piante schiacciandone la biodiversità - i contadini e le persone perdono la possibilità dell'autosostentamento. Come non pensare all'ondata di suicidi di contadini indiani dopo la conversione agli OGM per eccesso di debiti?

Farsi un orto - come Dio comanda - diventerà l'atto più rivoluzionario che ci sia. Galvanizzato dallo scambio di conoscenze in rete. Finché dura.

isaaalogo1Tra i finanziatori dell’ISAAA(1) salta agli occhi la preponderanza di enti africani e indiani – essa ha tre sedi, una a NY, una a Nairobi e la terza nelle Filippine. Ci sono persino organi governativi come un progetto del governo del Kenya, il ministero dell’Ambiente e delle Foreste indiano, il ministero dell’Agricoltura delle Filippine oltre all'agenzia per l'aiuto allo sviluppo statunitense, l'USAID, che impone ad esempio campagne di "vaccinazione" e progetti per modificare patate, pomodori, banane e frutti della passione in Kenia, uno dei paesi più biodiversi della terra e proprio perciò uno dei paesi dove l'ISAAA è maggiormente attiva. E anche il ministero dell'Agricoltura americano USDA.

Si notino i richiami semantici persino nella lista dei finanziatori: ad esempio una “rete” dell’Africa orientale per lo sviluppo delle tecnologie biotech e di “sicurezza” chiamata con l’acronimo BIO-EARN, testualmente BIO-GUADAGNO. Come se non bastasse per capire la perversione dei manipolatori di senso e di geni, la maggiore lobby europea del biotech si chiama Europabio. Anche biotech europabio è un termine che induce in errore, nella pratica, un modo per chiamare le manipolazioni "bio". L'intento è quello di fondere le due parole, e i due concetti, creando confusione, la manipolazione semantica deve accompagnare quella genetica, come in ogni regime che si rispetti, questo si chiama propaganda ed è vitale per la sopravvivenza del regime stesso. Messaggi subliminali, voci flautate, Clive anticipa persino le preoccupazioni della gente, che conosce a memoria, le elenca per dare risposte posate, sedicenti scientifiche e artatamente rassicuranti.

I maggiori finanziatori dell'ISAAA, ai quali Clive dedica un trattamento di riguardo, a parte la fondazione Rockfeller citata alle prime sillabe del suo eloquio, sono la banca spagnola Ibercaja, e la Fondazione Bussolera Branca. La fondazione è un lascito ricchissimo di 170 miliardi che l’avvocato Bussolera lasciò al momento della sua morte il 13 dicembre 1994 a cinque amministratori, non prima di averlo vincolato per testamento alla “valorizzazione del patrimonio agricolo dell’Oltrepò pavese“. Forse si rivolterebbe nella tomba se sapesse che parte del suo patrimonio viene impiegato per finanziare enti come l’ISAAA che con l’Oltrepo’ pavese non dovrebbe c’entrare affatto, tanto meno con la sua agricoltura. Del ricchissimo patrimonio faceva parte anche la quota di sua moglie Branca nell’omonimia storica ditta (35%) venduta da uno dei legatari a un prezzo troppo basso secondo alcuni, all'indomani della sua morte.

La successione della fondazione ha attraversato quindi vicissitudini giudiziarie in cui fu coinvolto anche Formigoni (2) per abuso d’ufficio nel processo, assolto in primo e secondo grado, ma "la Corte di Cassazione annullò la sentenza ordinando di rifare il processo d’appello" (cfr. "Se li conosci li eviti", di Travaglio, 2005). Rispetto al ruolo predominante della fondazione nel finanziamento della propaganda OGM, dovrebbe stupire che l’unico sito esistente della fondazione non ne parli assolutamente (3)? Solo alcune laconiche generiche righe sulla scienza.

 

Sui documenti divulgativi annui dell’ISAAA per propagandare gli OGM nel terzo mondo, la fondazione Bussolera Branca viene ringraziata assieme alla Ibercaja e alla Fondazione Rockfeller per la stesura del documento stesso e la sua distribuzione “gratuita” nei paesi in via di sviluppo con “l’obiettivo di dare informazioni e conoscenza alla comunità scientifica in merito alle varietà biotech/GM e per facilitare una discussione più trasparente e consapevole sul loro potenziale contributo all’alimentazione globale, alla sicurezza delle produzioni, di fibre, biocarburanti e all’agricoltura sostenibile.” Tessile, energia e cibo. Una discussione senza dibattito dove si parla del "contributo" e non degli "effetti". Con il terzo mondo come campo da gioco. Dal documento in questione, una interessante piantina indica la progressione delle colture e i paesi che hanno accettato campi GM (4).

Poi cita Galbraith: il vero problema è quello di non ammettere il problema. Il problema sarebbe quello della fame nel mondo. Per carità, non è che non esista. Ma se non si individuano le vere cause non si potranno mai trovare le vere soluzioni. Come se i responsabili della fame nel mondo non fossero per l'appunto proprio coloro che ci stanno offrendo questa falsa e criminosa soluzione. I più ricchi del pianeta che drenano la ricchezza del mondo, togliendola agli altri, con l'inganno della moneta e gli abusi di petrodollari e brevetti. E Clive parla persino di siccità, quasi fosse un avvenimento provvidenziale per diffondere la sua tecnica miracolosa nel mondo. Quasi me li immagino gli affaristi dei brevetti OGM, propiziare la siccità non con la danza, ma con tecniche varie che già esistono da HAARP, alle scie chimiche, ad altre tecniche militari di cambiamenti climatici (sulla tecnica di addensamento delle nubi e pioggia o viceversa di pulizia delle nubi, il ricercatore Ighina (5) morto qualche anno fa nel nostro suol patrio senza alcun riconoscimento, genio incompreso, mise a punto una tecnica). Ma l'inquinamento intensivo delle falde acquifere di tutto il mondo e la sospensione del ciclo naturale dell'acqua per uso eccessivo da parte delle industrie basterebbero da sole a spiegare queste siccità. Dietro a quelle industrie, i soliti industriali/banchieri più ricchi del pianeta che ci propinano le balle dei cambiamenti climatici alla Al Gore, uno di loro. Per distogliere la nostra attenzione dai veri responsabili, cioé loro. Mentre i cambiamenti climatici così ideati dalla propaganda servono a imporre i titoli di inquinamento o diritti di kyoto, scambiabili come in borsa, dove chi ha la stampa delle banconote con sé - una banca negli azionisti di riferimento ad esempio - puo' comperarsi a iosa il diritto a inquinare.

E questo è solo l'aperitivo. Poi ci sarà l'abbuffata, se non li fermiamo.

Nella sala deserta della commissione del Senato prendon la parola due politici del governo, del tutto appiattiti sulle posizioni pretestuose di Clive, del resto si sa che nel nostro immenso provincialismo bastano i soldi con accento inglese per farci salivare, almeno a livello istituzionale: Guido Possa, PdL, ingegnere meccanico nucleare e "amico fraterno" di Berlusconi - secondo Wikipedia - presidente della Commissione istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica e coordinatore delle relazioni tra Senato e ONU. E Paolo Scarpa Bonazza Buora, Pdl, presidente della commissione Agricoltura del Senato.

Per testimoniare della schizofrenia di cui affetti i nostri politici, basta ascoltare l'intervista su radio radicale di due anni fa, il 13 giugno 2007, quando l'on. Buora si scandalizzava della decisione europea di aumentare la soglia di tolleranza nel biologico dello 0,9% - soglia molto più elevata della tolleranza nel convenzionale!!! Dalle sue parole traspare quasi un sincero sdegno. La decisione è una di quelle che chiaramente ha come effetto, o si prefigge, di distruggere i semi biologici altrimenti non si spiegherebbe come mai nel convenzionale la soglia debba essere più bassa. Che cosa è successo in due anni da far cambiare tono a Buora nei confronti degli OGM ? E' la presenza dell'uomo di Rockfeller?

Qua Buora nel 2007: http://www.radioradicale.it/scheda/228306/intervista-a-paolo-scarpa-bonazza-buora-sugli-ogm-e-lagricoltura-biologica

Invece l'audizione di James Clive alla commissione del Senato, qua:

http://www.radioradicale.it/scheda/279083/commissioni-istruzione-pubblica-beni-culturali-ricerca-scientifica-e-agricoltura-e-produzione-agroalimenta

Nicoletta Forcheri

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(1) I donatori di ISAAA sono: ABSPII/Cornell University - Barwale Foundation, India - Bayer Crop Science, Bejo Sheetal Seeds Pvt. Ltd, India - BIO-EARN: East African Regional Programme and Research Network for Biotechnology, Biosafety and Biotechnology Policy Development - CropLife International - FARM-Africa – Maendeleo Agricultural Technology Fund (MATF) - Fondazione Bussolera- Branca, Italy - Government of Kenya/KAPP (Kenya Agricultural Productivity Project) - Ibercaja, Spain - IDRC – International Development Research Center of Canada - JK Organisation, India - Kilimo Trust, Uganda - Ministry of Environment and Forests, India - Monsanto - Dept. of Agriculture, Philippines - Program for Biosafety Systems, IFPRI - Rasi Seeds Ltd., India - SEAMEO SEARCA, Philippines - USAID - USDA - Vibha Agrotech Pvt. Ltd, India. I principali da lui citati sono La Bussolera Branca e la Ibercaja, banca spagnola. I patrocinanti sono: Norman Borlaug (Mexico) - Richard B. Flavell, (USA) - Jiro Kondo (Japan)- Gabrielle J. Persley, Australia/UK - M.S. Swaminathan (India) - Marc van Montagu (Belgium).

(2) http://archiviostorico.corriere.it/2001/marzo/13/Eredita_Branca_giallo_miliardi_co_7_0103131563.shtml)

(3) http://www.lefracce.it/fondazione.html

(4) http://www.isaaa.org/Kc/CBTNews/press_release/briefs32/ESummary/Executive%20Summary%20(English).pdf

http://www.isaaa.org/resources/publications/briefs/37/download/isaaa-brief-37-2007.pdf

(5) http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E90071,00.html

(5) http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E90071,00.html