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Dante's inferno: la prova vivente che l'America fa schifo

di Michel Giovannini - 03/08/2009

Fonte: migio

PERCHE' NON SIETE VOI DEL MONDO SPERSI?

 


 

 

 

Gli americani amano la cultura "classica" poiché loro non la hanno; il timido e violento affacciarsi degli americani nella storia della nostra Europa e, soprattutto, della nostra Italia, potrebbe essere visto positivamente se fatto con rispetto (rispetto dovuto a popoli che teorizzavano il concetto di Stato quando le loro teorizzazioni nemmeno esistevano), ma non è così[1].

Un esempio di poco rispetto: gli americani sono terribilmente affascinati dall'impero romano, non per amore dell'idea posta alla base della coercitiva volontà di educazione barbarica (relativa), bensì perché si riconoscono in Roma e nel suo antico e "legittimo" potere mondiale. La loro società però, diversamente da quella europea, è drammaticamente ignorante e non riesce a prendere le cose per quel che sono ma ha bisogno di distorcerle per piegarle a favore di coscienza (un anno di abbonamento Sky mi ha fatto capire ciò... History Channel è sorprendente per quanto distorce la realtà e per quanto propagandistico sia). Sia ben chiaro però, mai, e dico mai, ho dubitato della pochezza culturale americana: tralasciando la loro stessa costituzione, edificata sul pensiero di Montesquieu (non quindi un loro colono illuminato; la figura di George Washington - loro massimo campione intellettuale - è patetica quanto il nostrano Pierino), la cosa che più mi innervosisce è il sapere che tutto il loro strapotere tecnologico derivi direttamente dalla tecnologia tedesca rubata al termine della guerra nel 1945 (leggetevi cos'è l'operazione Paperclip). No, no, non son qui, adesso, a parlare di tediosa storia, invero, finché giocano a fare i fighi rubando le idee spacciandole per proprie - in un certo senso -, la cosa non mi tange, ma che possano permettersi di rubare la nostra letteratura... no, questo non lo accetto.

L'ultima e forse la più pessimissima caduta di stile a stelle e strisce ha offeso me come nemmeno puttanopoli ha fatto: affascinati dalla cultura europea si sono permessi di prendere la Divina Commedia e di farla film[2] e, non paghi, pure un videogioco[3].

Quando ho letto la notizia del film, inizialmente, mi sono sentito "felice", perché immaginavo una trasposizione fedele del libro più bello del mondo (storcendo però il naso immaginando l'interpretazione americana di un libro unico e di impossibile traduzione efficace - vuole così colà dove si puote ciò che si vuole -). Ieri sera, finalmente, mi sono trovato per le mani il DVD di Sean Meredith (regista) e ho iniziato a guardarlo. Che cos'è dunque Dante's Inferno? È semplicemente l'opera di Dante adattata per la visione di un pubblico di dodicenni: conserva il "protagonista", l'ambientazione in "gironi" e, in un certo senso (molto ma molto lato), la trama generale.

 






 

n.b. le immagini sopra, semi-fedeli, non rendono bene lo scempio di un inferno metropolitano, popolato di barboni e battone; il quadro d'insieme è molto più sconfortevole e sconcertante.

I testi, ovviamente, non sono stati considerati fedelmente, anzi, diciamo proprio che non sono stati considerati (dubito abbiano avuto l'accortezza d'imparicchiare l'italiano e di leggerla, o almeno di provarci, in lingua madre), invero, "Dante" bestemmia e usa il torpiloquio. Poco male, Dante non deve andare al paradiso passando per l'Inferno cattolico, bensì deve passare per l'inferno di Los Angeles e sfilare le trasfigurazioni del contrappasso applicato a Ronald Reagan, Strom Thurmond, Condoleeza Rice, etc. Per gli americani, abituati all'eroinomane Warhol e ai suoi fagioli del cazzo, questa è arte... come se io prendessi Romeo e Giulietta e ne facessi un film, ambientandolo però nel presente y0! y0! (sono sarcastico, pure quello hanno fatto[4]!)

Il "film" è patetico, agli occhi di uno che adora la Divina Commedia, ma nonostante la sua palese pateticità, la critica (americana ovviamente) lo ha recensito bene. Ovunque "il film" ha raggiunto la sufficienza, e su IMdB si è beccato addirittura il voto di 6.8/10 (lo stesso voto del capolavoro italico, sempre da loro giudicato ma ovviamente in difetto, Fascisti su Marte).

Gli americani mi fanno schifo, non lo nascondo; li detesto per quel che sono e benché non mi sia quasi mai permesso di giudicarli (negativamente) per come sono, nel senso che non li ho mai criticati nell'arte, nella letteratura, nella musica, insomma, non ho mai criticato "il loro modo di vivere" (che non è, per saviezza, Iraq, Coca Cola e Bin Laden), alla fine mi ci hanno costretto! Oggi posso dire di odiarli a tutto tondo: sono un popolo culturalmente inferiore, sul baratro del declino, che come parassiti, senza alcuna reale autosufficienza intellettuale[5], dopo aver applaudito un filmetto per imbecilli si preparano a comprare Dante's Inferno (la fantasia nei nomi chiarisce la loro ignoranza) il videogioco (non ancora uscito; vi indico però copertina lasciandovi giudicare - a tutto tondo - questo popolino patetico).


 

Lo so che dovrei fare, come disse il buon Virgilio - di lor non ti curare, guarda e passa -, ma proprio non ci riesco... è più forte di me... sono un debole... mi fanno troppa pena.

 

[1] non mi riferisco al "sangue americano"; invero gli americani sono europei. Mi riferisco alla diversa evoluzione sociale, temporalmente diversa.

[2] http://www.dantefilm.com/

[3] http://www.electronicarts.it/games/16510,xbox360/

[4] http://it.wikipedia.org/wiki/Romeo_%2B_Giulietta_di_William_Shakespeare

[5] sempre non si considerino film come Pearl Harbour, Armageddon o Venerdì 13 come capolavori