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Solo ipocrisia

di Gianfranco la Grassa - 29/08/2009


Personalmente non intendo spendere più di mezz’ora nel commentare quelli che sono attacchi personali e alla vita privata degli individui. Un simile modo di comportarsi non ha più nulla a che fare con la lotta politica per quanto aspra possa essere. Ho appena letto di sfuggita quanto rivela Il Giornale sul direttore dell’Avvenire e non mi interessa l’argomento se non come innesco per un diverso discorso. E’ comunque giusto sottolineare intanto il voltastomaco che la sinistra sollecita, schierandosi con chi dirige un giornale cattolico – oserei anzi dire della Chiesa, che ha reagito senza bisogno di simili difensori – quando per mesi la sua propaganda si è rivolta esclusivamente alla vita personale di quello che la fa letteralmente ammattire. Lasciando pure da parte il fatto che, oltre a protestare, bisognerebbe dire se il fatto in sé è o non è vero, se la sentenza del Tribunale di Terni esiste oppure no, il vero fastidio è provocato dall’ipocrisia di questi baciapile che si autodefiniscono “progressisti”. Sono certo che, fra pochissimo tempo, riprenderanno con il loro sporco lavoro di pettegolezzo a livello puramente personale (e di una sola persona, il che la dice lunga sulla malattia da cui sono affetti e che rischia di infettare l’intero paese); eppure adesso protestano perché qualcuno li ha imitati (facendo male, sia chiaro).

La cosa ancora più ridicola è che strepitano perché i loro giornali sono stati querelati. Secondo questi squallidi e ipocriti dirigenti della sinistra, ciò equivale a intimidazione. Dunque, uno (se è di sinistra) ha il permesso, anzi il diritto, di offendere e infangare un altro, ma quest’ultimo non deve osare una qualsiasi reazione, nemmeno legale. Ormai l’arroganza di questa gentaglia, blandita da una parte della destra (ho detto poco più sotto di chi si tratta), supera il limite della decenza. Occorrerebbero però altri metodi di pulizia radicale, mentre è inutile ricorrere ai Tribunali (a chi sono in mano?). Di conseguenza, inutile perdere tempo con il gossip “di ritorno”, che serve a deviare l’attenzione, mentre i “poteri forti” (GFeID) – questi sono i puntelli della sinistra, la quale è una semplice loro creatura – intendono vendere il nostro paese. Il Giornale ha agito male soprattutto per tale motivo; perché si presta (solo ingenuamente?) a questa azione diversiva, che nasconde i veri fini della sinistra dei traditori. E’ in atto il tentativo di stravolgere la politica italiana, in specie estera, per ridurci alla più totale obbedienza nei confronti degli Usa, così come ho sostenuto appunto nell’ultimo intervento. Di questo si parlerà qui sempre di più. E si dirà con chiarezza come siano sempre gli stessi, che presero gli ordini dagli Usa e dalla Confindustria nel 1992-93, a prestarsi all’indegno servizio contro gli interessi italiani.

Se vuol servire a qualcosa, visto che il nostro blog è poverello e raggiunge poche persone, il giornale diretto da Feltri si unisca a questo smascheramento; altrimenti contribuisce al disegno degli spregevoli “congiurati”. Già Libero mi sembra stia agendo in modo molto ambiguo, pur dichiarando di stare da una parte. I motivi di questa autentica debolezza, e subordinazione della destra (certo divisa al suo interno, ma incapace in ogni sua “sezione” di rivelare la verità) a progetti così eversivi, sono sempre più evidenti a chi osserva la politica italiana di questi tempi squallidi; le “masse” non ci capiscono proprio nulla, si bevono tutto ciò che appare ma non è. E’ bene essere molto chiari. Non mi fido di nessuno di quelli che sono oggi in politica nel nostro paese.

Non mi fido di Berlusconi perché mi sembra un “democristiano” in ritardo; un conto era agire nel mondo bipolare durato fino al 1989-91, quando ci si consentiva qualche “libertà” approfittando della posizione occupata dall’Italia in quella sorta di “guerra di trincea”. Ben diversa la situazione odierna che assomiglia sempre più ad una guerra di movimento. Le furbizie, i contorcimenti, le finzioni del sorriso contano poco se, nel medesimo tempo, non si dice chiaramente come stanno le cose in campo internazionale, se non si svela almeno in buona parte la realtà coperta dall’apparenza. Tuttavia, almeno chi non ha interessi da nascondere deve indicare con nettezza come l’intera sinistra (anzi tutta l’opposizione, ivi compresa l’Udc e l’eversiva Idv) dica ormai apertamente che l’Italia deve smetterla con l’ambiguità e “tornare alla sua vocazione altlantica”, cioè di pieno servilismo verso gli Usa.

L’obiettivo chiaro come il Sole è la fine dell’“amicizia con Putin” (considerato dittatore e nemico della “grande democrazia americana”). Si sono apertamente attaccate, negli ultimi giorni, “alcune lobby che farebbero i loro interessi assieme a quelli di Berlusconi”. Ebbene, è chiaro che ci si riferisce alle imprese (dei nostri settori di punta, i pochissimi che abbiamo), con l’Eni in primissimo piano, rimaste ancora “semipubbliche” proprio perché i venduti uomini della sinistra (gli “azionisti”), dopo la riunione del 1992 sul ben noto panfilo, non sono riusciti a realizzare i progetti – americani e confindustriali – di completa privatizzazione dell’industria statale e di svendita agli inetti e truffaldini settori arretrati finanziario-industriali, inginocchiati da sempre di fronte agli Stati Uniti. Lo ribadisco: iniziarono il loro tradimento il 25 luglio 1943, e non si sono mai fermati. Si sono rifatti la verginità perché hanno finto di essere per la “Liberazione”; e i banditi di sinistra, anche ex piciisti, accettando questa tesi (mentre la Resistenza non era affatto la semplice subalternità al capitalismo americano), sono complici di questo “grande tradimento”.

Simili venduti, per salvarsi dal “crollo del muro” e dell’Urss e dopo aver infiltrato per decenni i loro uomini nell’apparato di (in)Giustizia, hanno tentato di completare l’opera di svendita del “sistema-Italia” allo straniero predominante. Solo l’entrata in campo di Berlusconi – facilitata dal fatto che l’elettorato Dc-Psi non voleva certo votare per i piciisti, di cui pure non ha capito minimamente le mascalzonate perpetrate assieme ad Usa e GFeID – ha salvato solo in parte la “pubblicità” di alcune grandi imprese strategiche. Oggi si vuole completare l’opera. Quindi la scelta è chiara. Si vuol stare con i parassiti, al servizio dello straniero, capeggiati da Fiat, Intesa, Unicredit, ecc., una vera finanza e apparati arretrati e succubi degli Usa in senso prettamente “weimariano”? Oppure si sta con i pezzi (strategici) che ancora potrebbero essere lo strumento di una nostra almeno parziale indipendenza? Si vuol fingere, come i farabutti della sinistra “estrema”, di essere ancora in attesa (quella del Deserto dei Tartari) che il Proletariato o la Classe o le “Masse diseredate” (o la “Moltitudine”) si risveglino?

I politici – servi dei personaggi ipocriti e viscidi (una gran massa di “Gano di Maganza”) del primo schieramento economico-finanziario parassita e di piena subalternità agli Usa – sono Pd, Idv, Udc, la destra di Fini e altri settori anche interni alla vecchia FI: quelli del filo-atlantismo e dell’attacco alle presunte “lobby” rappresentate dai settori avanzati e strategici per la nostra autonomia nazionale. Dall’altra parte, in modo confuso e contorto, il restante. E’ appunto questo modo che mi rende scettico su Berlusconi e su quelli “attorno a lui”. Bisogna avere piena coscienza che gli avversari sono dei traditori; non si è mai combattuto nella storia contro questa genia con querele. Ci si difende come si sta facendo in Iran, come si sta facendo in Venezuela. Quindi, nemmeno il sottoscritto sta con Berlusconi; ma, come avrete capito, per motivi tutt’affatto differenti dall’antiberlusconismo come “infezione di sinistra”, come atteggiamento dei traditori. I berlusconiani, alcuni a mio avviso infidi e pronti a colpire alle spalle, continuano ad accettare la diversione della polemica sul piano del pettegolezzo, dello screditamento della vita personale, ecc. Così non si difende la nostra autonomia, si prepara la sconfitta. I traditori devono essere smascherati come tali e sottoposti alla punizione che loro compete in quanto traditori. Altrimenti…..