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Aleister Crowley, la Bestia della Magia

di Fabrizio Legger - 19/10/2009


Un esoterista che fuse in sé le scienze occulte orientali e occidentali


“Aleister Crowley. La Bestia 666” (pagine 601, Euro 39,50) è il titolo di questo affascinante libro di John Symonds, pubblicato dalle romane Edizioni Mediterranee, interamente dedicato al più grande mago (ma anche poeta esoterico) del Novecento.
Aleister Crowley, nato nel 1875 e morto nel 1947, è stato l’occultista, il medium e l’esoterista che ha fuso in sé le scienze occulte di Oriente e d’Occidente, rendendo praticabili le grandi magie tradizionali e mettendole alla portata della sensibilità dell’uomo contemporaneo. Crowley fu affascinato dal satanismo e dai riti legati ai culti diabolici, ma fu anche uno studioso appassionato di antica magia egizia, degli oracoli caldaici, della negromanzia mesopotamica e iranica, dei rituali vedici della magia induista.
Questo corposo volume, affascinante come un romanzo, racconta l’avventurosa vita di Crowley, una vita trascorsa tra viaggi esotici (in Egitto e nei Carabi), studi approfonditi di magia, eccessi orgiastici e sessuali di ogni genere, perversioni erotiche e sublimazioni mistiche. La sua appartenenza al mondo della magia è caratterizzata dalla creazione della dottrina esoterica di Thelema, in cui fuse le tradizioni magiche e negromantiche occidentali raccolte dalla Golden Down e quelle dell’Oriente raccolte dall’Ordo Templi Orientis, aggiungendovi poi contributi personali ed esplorazioni individuali riguardanti la metafisica del sesso, la magia erotica, l’esperienza misterica conseguente all’uso di sostanze psicogene, i viaggi spirituali conseguiti attraverso l’utilizzo del corpo astrale.
Crowley si fece chiamare La Bestia, fu affascinato dal mito dell’Anticristo e si abbandonò ad eccessi orgiastici e di perversione sessuale che lo resero celebre in tutto il mondo, ma fu anche un poeta e uno scrittore sensibile e di notevole valore letterario. Fu, sostanzialmente, un personaggio molto contraddittorio, con tanti lati oscuri, criticato e criticabile, ma fu anche un grande mistico, un intellettuale esoterico intelligente e dotato di una cultura mostruosa, un poeta raffinato capace di scrivere versi pieni di fascino tenebroso. E, infatti, il libro insiste molto sugli aspetti poetici e letterari della vita di Crowley, perché anche se fu un negromante occulto, un erotomane ossessionato dal sesso estremo, un grande consumatore di droghe e di allucinogeni, egli fu anche un ottimo poeta, dotato di una creatività inesauribile, capace di scrivere centinaia di versi con la stessa facilità con cui un uomo normale cammina o respira.
Insomma, personaggio davvero inquietante e bizzarro, seducente e intrigante, un po’ angelo e un po’ demone: un uomo complesso e tormentato che univa nella sua anima luce e tenebre, materialismo grezzo e volgare ed elevata spiritualità, perversione e misticismo, creatore di un insegnamento magico coerente, poeticamente suggestivo.
La sua stessa vita avventurosa, mistica e depravata fu assai simile ad una bizzarra opera d’arte, e questo libro ce la racconta in maniera esemplare. Da leggere assolutamente.