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L’acqua ai privati

di Paolo De Gregorio - 05/11/2009



Ecco il meccanismo che consegna un bene pubblico ai profitti dei privati:
-con la complicità degli amministratori comunali, le società municipalizzate
hanno lasciato marcire i sistemi di distribuzione senza manutenzione e senza
innovazione con il risultato di forti disservizi e oltre il 50% dell’acqua
perduta per dispersione della rete
-in zone dove la mafia è proprietaria di pozzi privati si sabota o si devia
il flusso dell’acqua pubblica per costringere la gente a rifornirsi a pagamento
dalle cisterne private, con taniche da trasportare faticosamente in casa
-in molte zone del Sud Italia l’acqua arriva un giorno a settimana, da anni,
e ciò convince la popolazione che il ricorso all’efficienza dei privati è
indispensabile
-la sorpresa sarà la bolletta, che sicuramente sarà salata
-come al solito, si ricorrerà alla ambigua forma di società mista, pubblico-
privata, dove i profitti andranno ai privati e le perdite saranno addossate
alla parte pubblica.
Nella Sanità abbiamo assistito allo stesso scempio: le ricche convenzioni, a
carico del Servizio Sanitario Nazionale,  con i privati, ospedali del Vaticano
compresi, che gonfiano le prestazioni o se le inventano, corruzione politica,
sabotaggio o lentezze estreme per avere prestazioni diagnostiche o interventi
negli ospedali pubblici a vantaggio delle cliniche private.
Questi sono i regali di una classe politica inefficiente, incapace,
corrotta.