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Barney Frank e il Pianeta delle Banche

di Ralph Nader - 07/12/2009



Su quale pianeta vive il Congressista Barney Frank, di fatto?
E' il pianeta delle banche e delle altre imprese finanziarie che continuano a riempire i forzieri della sua campagna come loro presidente della House Financial Services Committee.
Dal suo piedistallo extraterrestre, protetto dalle sue osservazioni irriverenti e spiritose, vede la crisi di consumatori e proprietari di case rovinati e indebitati, ma le sue azioni non sono all'altezza.
Vedi le ultime audizioni fatte prima di questo scritto: Mr. Frank ha affossato i punti chiave della proposta di creare un Consumer Financial protection Agency (CFPA) indipendente.
Le banche non volevano un diritto del consumatore alla causa contro le imprese che violavano le regole per le loro ipoteche, carte di debito e credito, o prestiti a termine e a rate.
Barney disse certo!
Le banche vogliono un comitato di controllo debole dei loro regolatori adulanti, che fallirono sempre e miseramente nel decennio passato nell'evitare il collasso di Wall Street e le sue conseguenze economiche letali per lavoratori e consumatori.
Barney disse certo!
Le banche vogliono che i Congressisti amici rinuncino alla norma di ragionevolezza con la quale la nuova agenzia di tutela del consumatore arriverebbe alle tasse evase e alle pratiche ingannevoli, vedi il controllo della truffa dello scoperto che porta alle banche $40 miliardi.
Barney disse, certo, certo!
La "American Bankers Association" esulta come un migliaio di roosters.
Le 5 banche più grandi - ora anche più grandi dopo il collasso, il loro salvataggio pubblico e le loro acquisizioni - esultano con più forza.
E perché no?
Essi specularono con la pensione e gli altri risparmi della gente americana.
Trilioni di dollari furono drenati dai conti e saccheggiati a questi innocenti.
Inoltre, le banche si aspettano che la Legge Glass-Stegall - abolita da Clinton, Citigroup e dal Congresso nel 1999 - non sia ripristinata per separare le banche al dettaglio da quelle di investimento e bloccare i conflitti di interesse che devastano gli investitori.
Le Banche avranno ancora la loro Federal Reserve protettiva che, sebbene rafforzata dalla legge del 1994 per limitare il prestito predatorio, non farà nulla per fermare la truffa dell'ipoteca subprime che sommerse l'economia edile.
Fiutando un Barney Frank disponibile: altri affaristi vogliono le esenzioni dalla nuova autorità dell'agenzia del consumatore, inclusi i venditori d'auto, gli agenti immobiliari, i mercanti, i dettaglianti e altri giocatori vari nel gioco scritto piccolo dei servizi finanziari.
Possedute in massa dalla arroganza ghignante dello stato aziendalista, tali grandi banche garantiscono ancora alti compensi ai loro amministratori e ai grandi capi, mentre i contribuenti dell'America li stanno sussidiando e salvando ancora..
Il Ministro del tesoro scelto da loro, Timothy Geithner concesse che il governo USA assicuri oggi, non i depositi nelle grandi banche, ma il loro capitale come buono.
Più sbalorditivo per gli americani (di destra e di sinistra) che seguono i ragazzi della finanza è che loro sviluppano altri pacchetti di derivati speculativi, emessi con tassi attraenti, come le scommesse garantite sulle polizze vita.
Questo vi ricorda il tipo di giro finanziario e affare che affondò Wall Street e l'economia lo scorso anno?
Naturalmente i gruppi dei consumatori come il National Community Reinvestment Coalition (http://fairlending.com) e il U.S. Public Interest Research Groups (USPIRG) (http://www.uspirg.org) che hanno fornito la testimonianza eccellente nei mesi scorsi su quello che i consumatori sfruttati e i salvatori necessitano a lunga scadenza, sono delusi.
Ma loro, e la Consumer Federation of America (http://www.consumerfed.org) fronteggiano una disparità di risorse opprimente con gli affaristi finanziari.
Questi affaristi dispiegano eserciti di lobbisti a Capitol Hill e ospitano centinaia di campagne di finanziamento dei partiti.
In un articolo eccellente sul New York Times, l'editorialista onesto Joe Nocera pone la domanda - "Le Banche Non Hanno Vergogna?"
Egli inizia la sua risposta citando Simon Johnson, un ex economista del Fondo Monetario Internazionale: "Essi non possono pagare quello che devono!" iniziò con rabbia.
Allora si fermò, raccolse i suoi pensieri e andò oltre: "Tim Geithner le salvò con condizioni estremamente favorevoli per le banche ... Ciò che mi interessa è che le banche continuano ad opporsi alla protezione del consumatore. Come possono opporsi alla tutela del consumatore proposta dall'uomo che è il Ministro del Tesoro più favorevole che abbiamo avuto in una generazione ... è irragionevole".
Ben detto, ma non è abbastanza.
Finché i grandi capi delle banche avranno i loro alti premi e le loro banche corrotte e mal gestite avranno i loro salvataggi del contribuente, perché troppo grandi per fallire, continueranno a spingere l'avarizia devastante con impunità.
Il tema non è solo la vergogna.
Il tema è la colpa e per quella, il processo, la condanna e la carcerazione sono i rimedi.
Quella è la sola possibilità per smaltire la sbornia dei truffatori aziendalisti. Un processo adeguato previene leggi criminali aziendaliste più dure e un governo per la legge e l'ordine - nulla di simile si trova nelle proposte di legge o nelle teste e nei cuori dei nostri rappresentanti a Washington.
Perciò, cittadini sovrani ovunque siate, se non vi organizzate per poter parlare, continuerete a pagare, pagare e pagare.
Il momento di essere apatici è superato!


Tradotto da F. Allegri il 06/12/2009 Per approfondire visita il sito http://digilander.libero.it/amici.futuroieri.