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I banksters strangolano la Grecia

di Ugo Gaudenzi - 04/03/2010

       

    
“Rinascita” si sente ogni giorno di più calata nello stereotipo dell’ “Ingegnoso gentiluomo don Chisciotte della Mancia”.
Fatto sta che questo quotidiano, assieme ai suoi lettori, dalla caduta del muro di Berlino in poi, assiste - e denuncia - anno dopo anno, mese dopo mese, giorno dopo giorno, il totale ribaltamento della vita dei popoli e delle genti. La realtà viene continuamente trasformata in apparenza, in un mondo virtuale dove tutti gli attori sono burattini tirati dai fili invisibili dei poteri occulti che dominano il mondo.
Un esempio visivo. Ricordate venticinque anni fa la composizione sociale-estetica delle nostre città? I mercatini rionali, le fiere, i negozietti, le trattorie, le balere e i locali notturni, gli artigiani, le imprese produttive autonome, le casette con giardino nelle estreme periferie, le giostre, gli angoli di incontro giovanili, i marciapiedi, il passeggio e lo sport e la politica - questa intesa come servizio per la comunità nazionale - pane e argomenti quotidiano di passioni e discussioni? L’ambiente che costellava i nostri centri abitati?
Ripassateci ora.
Ipermercati, ristoranti “in” e cino-giapponeserie con involtini-primavera e sushi, megadiscoteche, negozi e caffetterie superstiti ma frequentate soltanto se di moda, giardini e piazze ritrovo di immigrati,  strade deserte di sera.  “Atenei” decentrati in palazzoni-caserme, centro-città senza residenti e zeppi di vuoti uffic e di rivendite di surrogati finanziari per trasferire il denaro nel mondo.
Lo sport diventato “business” e la “politica” intesa come lotta per il potere clientelare di una banda al servizio esclusivo di se stessa e  che dispensa briciole di benessere esclusivamente alla propria clientela.
E le banche, tante banche, soltanto banche, dappertutto.
I burattinai, appunto.
Una nota. Da qualche tempo “Rinascita” e i suoi lettori sanno tutto sul gravissimo attacco economico-usuraio contro il popolo greco. Vengono proposte analisi semplici semplici, perché è chiaro che i burattinai vogliono coprire le loro malversazioni, le loro crisi per farle pagare ai popoli sudditi, in particolare ai “pigs”, ai maiali, di “Portogallo, Italia-Irlanda, Grecia e Spagna.
La finanza internazionale sta strangolando ora la Grecia, l’anello considerato più debole. Poi toccherà a noi, e la crisi sarà molto dura se non ci si difende subito, attaccando, smascherando la manovra jugulatoria.
Fin dal 2002 - fin da quando alla vicepresidenza per l’Europa fu posto Mr. Draghi - la Goldman&Sachs, la potente banca speculativa già con Soros autrice della svalutazione della lira italiana nel 1992, ha “prestato” soldi alla Grecia. E anno dopo anno gli interessi si sono moltiplicati, l’usura è andata alle stelle. Ad Atene i conti pubblici sono in dissesto e la speculazione internazionale ha chiesto duri tagli al benessere sociale ellenico. Per poi acquistare il debito greco, piazzarlo sui mercati delle scommesse monetarie, e lucrare perpetuamente sull’indebitamento greco.
E nessuno che denunci, oltre a noi, quanto accade. E perché accada. E’ un fatto che l’assalto ai Paesi dell’eurozona immaginati “più deboli” serva a coprire il dissesto vero, quello della finanza americana e della finanza inglese, e dei rispettivi Stati, che veleggiano - loro - dal 180 al 250 per cento nel rapporto pil-debito pubblico. Ovviamente loro non utilizzano nei loro conti i vergognosi “parametri di Maastricht”.  Altrimenti questo dato sarebbe palese e i loro complici, commissione Ue in testa, non potrebbero pretendere manovre “lacrime e sangue”.
E’ mai possibile che nessuno, ma proprio nessuno, si accorgeao voglia accorgersi dove ci stanno guidando i governi coloniali imposti all’Europa sconfitta nella seconda guerra mondiale? O per quale motivo devono essere i popoli europei a finanziare la crisi dell’egemonia anglo-americana?
Detto questo, non che ce ne dispiaccia, ma continuare senza sosta a combattere - con il deserto attorno - contro i nuovi mulini a vento a tradimento insediati dal nuovo ordine mondiale nelle nostre terre, comincia metterci a disagio.
Uomini liberi. Se ci siete, battete un colpo.