Inno alla Santissima Morte
di Miguel Martinez - 23/03/2010
Mentre cerco il tempo per continuare la serie di post sul caso di Danilo Speranza, una breve divagazione.
In Messico, una forma storicamente importante di comunicazione è costituita dai corridos, canzoni che su un tema musicale allegro (e piuttosto monotono) diffondevano notizie, in genere tragiche. E che offrivano anche spunti di riflessione politica e filosofica.
In questi anni, si sono molto diffusi i narcocorridos, cioè le canzoni che narrano le gesta e le tragedie associate alla guerra della droga in cui è immerso il Messico. A volte in maniera apologetica - certi cantautori sono i poeti di corte di alcuni grandi trafficanti - a volte invece sotto forma di denuncia.
Tra i più notevoli, Beto Quintanilla, morto tre anni fa: giacca di pelle, baffoni da maschio mestizo/mediterraneo, che presentava con voce memorabile gli elementi costanti della riflessione messicana - l'affetto familiare e la morte.
Tra l'altro, ha cantato un inno - molto diffuso - alla grande divinità postmoderna del Messico della grande transumanza negli States, al ritmo dei videogiochi e dei proiettili: la Santísima Muerte. Da notare l'intraducibile vezzeggiativo, Diosito, il "nostro piccolo Dio".
Altroché 2012 e altre sciocchezze sul Buon Selvaggio...
Muchos tienen un corrido el bueno, el malo y el fuerte hay de narcos y de damas y de ilegales sin suerte hoy le canto ala patrona a la santísima muerte La muerte esta en todos lados de ella no quieren hablar no hay que olvidar que nacimos y un día nos van a enterrar diosito nos da la vida y ella nos la va a quitar Yo adoro y quiero a la muerte hasta le tengo un altar hay millones que le rezan la iglesia empieza a temblar abiertamente ya hay curas que la empiezan a adorar Mafiosos y de la ley se la empiezan a tatuar Políticos y altos jefes también le tienen su altar yo le prendo sus velitas no es un delito rezar A la santísima muerte muchos la usan para el mal es bueno que te defiendas pero nunca hay que abusar la muerte es muy vengativa si no la crees no hables mal | Molti hanno un corrido i buoni, i cattivi e i forti ce ne sono di narcos e di dame e di clandestini sfortunati oggi canto alla patrona alla santissima Morte La morte è da ogni parte non ne vogliono parlare non ci dobbiamo dimenticare che siamo nati e che un giorno ci seppelliranno diosito ci dà la vita e lei ce la toglie Io adoro e amo la morte ho persino un altare per lei ci sono milioni che la pregano la Chiesa comincia a tremare ci sono già preti che iniziano apertamente ad adorarla mafiosi e gente di legge iniziano a tatuarsela anche politici e alti capi hanno un altare per lei io accendo le sue candele non è delitto pregare Molti usano la santissima Morte per il male fai bene a difenderti però non devi mai abusarne la morte è molto vendicativa se non le credi non parlarne male |