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Inno alla Santissima Morte

di Miguel Martinez - 23/03/2010

http://it.novopress.info/wp-content/uploads/2009/07/Mexican_Day_of_the_Dead_Sku.jpg

Mentre  cerco il tempo per continuare la serie di post sul caso di Danilo Speranza, una breve divagazione.

In Messico, una forma storicamente importante di comunicazione è costituita dai corridos, canzoni che su un tema musicale allegro (e piuttosto monotono) diffondevano notizie, in genere tragiche. E che offrivano anche spunti di riflessione politica e filosofica.

In questi anni, si sono molto diffusi i narcocorridos, cioè le canzoni che narrano le gesta e le tragedie associate alla guerra della droga in cui è immerso il Messico. A volte in maniera apologetica - certi cantautori sono i poeti di corte di alcuni grandi trafficanti - a volte invece sotto forma di denuncia.

Tra i più notevoli, Beto Quintanilla, morto tre anni fa: giacca di pelle, baffoni da maschio mestizo/mediterraneo, che presentava con voce memorabile gli elementi costanti della riflessione messicana - l'affetto familiare e la morte.

Tra l'altro, ha cantato un inno - molto diffuso - alla grande divinità postmoderna del Messico della grande transumanza negli States, al ritmo dei videogiochi e dei proiettili: la Santísima Muerte. Da notare l'intraducibile vezzeggiativo, Diosito, il "nostro piccolo Dio".

Altroché 2012 e altre sciocchezze sul Buon Selvaggio...
 

Muchos tienen un corrido
el bueno, el malo y el fuerte
hay de narcos y de damas
y de ilegales sin suerte
hoy le canto ala patrona
a la santísima muerte

La muerte esta en todos lados
de ella no quieren hablar
no hay que olvidar que nacimos
y un día nos van a enterrar
diosito nos da la vida
y ella nos la va a quitar

Yo adoro y quiero a la muerte
hasta le tengo un altar
hay millones que le rezan
la iglesia empieza a temblar
abiertamente ya hay curas
que la empiezan a adorar

Mafiosos y de la ley
se la empiezan a tatuar
Políticos y altos jefes
también le tienen su altar
yo le prendo sus velitas
no es un delito rezar

A la santísima muerte
muchos la usan para el mal
es bueno que te defiendas
pero nunca hay que abusar
la muerte es muy vengativa
si no la crees no hables mal
Molti hanno un corrido
i buoni, i cattivi e i forti
ce ne sono di narcos e di dame e di clandestini sfortunati
oggi canto alla patrona
alla santissima Morte

La morte è da ogni parte
non ne vogliono parlare
non ci dobbiamo dimenticare che siamo nati
e che un giorno ci seppelliranno
diosito ci dà la vita
e lei ce la toglie

Io adoro e amo la morte
ho persino un altare per lei
ci sono milioni che la pregano
la Chiesa comincia a tremare
 ci sono già preti
che iniziano apertamente ad adorarla

mafiosi e gente di legge
iniziano a tatuarsela
anche politici e alti capi
hanno un altare per lei
io accendo le sue candele
non è delitto pregare

Molti usano la santissima Morte per il male
fai bene a difenderti
però non devi mai abusarne
la morte è molto vendicativa
se non le credi non parlarne male