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La colonna e il fondamento della verità

di A. Pavel Florenskij - 28/04/2010

Fonte: mimesisedizioni

Florenskij A. Pavel,

LA COLONNA E IL FONDAMENTO DELLA VERITA’

Saggio di teodicea ortodossa in dodici lettere,

a cura di Roberto Revello

Mimesis 2010,

 

“L’unico modo di uscire da questo pantano del relativismo è riconoscere che la ragione partecipa dell’essere e l’essere della razionalità. Se è così, l’atto del conoscere è non solo gnoseologico ma anche ontologico, non solo ideale ma anche reale”.

Pavel A. Florenskij

 

La colonna e il fondamento della verità è tra i più suggestivi capolavori della spiritualità ortodossa e un raro esempio di felice e creativo confronto tra ragione e fede. “Saggio di teodicea ortodossa in dodici lettere”, Florenskij delinea in quest’opera un percorso di ricerca della verità che intreccia le più rigorose argomentazioni teoretiche con pagine di grande spiritualità e speculazione teologica. Svelato l’abisso e l’inferno scettico della ragione trascendentale moderna, provata l’impossibilità logica di poter catturare e contenere una verità che sia espressione della pienezza della vita nella sua antinomicità, Florenskij dimostra come non siano l’intuizione e la discorsività a dare la conoscenza della verità, ma che “essa nasce nell’anima per una rivelazione libera della stessa verità triipostatica, per una visita in grazia fatta all’anima dallo Spirito Santo”. Pubblicata a Mosca nel 1914, frutto della conversione e degli studi teologici di Pavel Florenskij, La colonna è stata fino a pochi anni fa l’unica sua grande opera conosciuta, e se ha ispirato un’importantissima figura della teologia ortodossa come Sergej N. Bulgakov, non ha mancato di suscitare timori e incomprensioni, soprattutto per le intense pagine dedicate alla sofiologia.

 

Pavel Aleksandrovic Florenskij, nato ad Evlach in Azerbaigian il 9 gennaio 1882 e fucilato dal regime stalinista l’8 dicembre del 1937 a Leningrado, è stato definito il Leonardo e il Pascal russo. Sacerdote ortodosso, matematico, ingegnere, chimico, filosofo, teologo, teorico dell’arte, del linguaggio, del simbolico e dell’immaginale, nella sua vita si incontrano senza contraddizioni l’uomo di scienza e l’uomo di fede. Il lascito degli scritti di Florenskij è molto vasto e non ancora interamente pubblicato. Tra le più recenti traduzioni apparse in Italia: Il simbolo e la forma (Torino 2007), La mistica e l’anima russa (Cinisello Balsamo 2006), Il concetto di Chiesa nella Sacra Scrittura (Cinisello Balsamo 2008).

 

Roberto Revello si è laureato all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con una tesi sul pensiero di Simone Weil. Studioso di filosofia delle religioni ha pubblicato sulla «Rivista di Filosofia Neo-scolastica» e collabora con la Mimesis.