Bobby Sands, martire d`Europa
di Fabio Polese - 11/05/2010
Tutte le proteste fino ad ora intraprese non erano bastate a mettere a termine il trattamento brutale che il governo britannico perpetuava contro i combattenti irlandesi e da troppo tempo erano costretti a vivere in condizioni disumane, erano vestiti solo con le coperte e costretti a convivere con i propri escrementi. Proprio per questo motivo, Bobby Sands, insieme ad altri militanti irlandesi, presero la decisione di iniziare lo sciopero della fame – Hunger Strike –, una decisione tanto drastica quanto determinata. Il governo di Maggie Thatcher, al contrario delle speranze dei nazionalisti, continuò a mostrare verso chi soffriva in un modo così agghiacciante, solo l’indisponibilità a trattare con i prigionieri e la chiusura di qualsiasi forma di dialogo. Il 5 Maggio del 1981 alle ore 1 e 17 minuti Bobby Sands muore allo scoccare del sessantaseiesimo giorno di sciopero della fame nei blocchi H della prigione di Long Kesh. Accanto a lui, nell’ospedale della prigione, c’è sua sorella Marcella e suo fratello Sean. Il suo corpo è in condizioni terribili, uno scheletro che supera di poco i cinquanta chili. Nelle pagine di “Un giorno della mia vita”, libro scritto da Bobby Sands nel carcere, troviamo dei racconti incredibili che, leggendoli, ci fanno immedesimare in quello che lui e tutti i combattenti irlandesi stavano subendo. Barbarie atroci, soprusi, intimidazioni e torture. Malgrado il peso dell’angoscia e della sofferenza, Sands, conclude il suo racconto con un grido di speranza: “Se non sono in grado di uccidere il tuo desiderio di libertà, non potranno spezzarti. Non mi spezzeranno perché il desiderio di libertà, e della libertà della popolazione irlandese, è nel mio cuore. Verrà il giorno in cui tutta la gente d’Irlanda potrà mostrare il suo desiderio di libertà. Sarà allora che vedremo sorgere la luna”. A ventinove anni da quell’atto sacrificale, dall’isola d’Irlanda giunge a noi, inciso col sangue dei martiri, l’esempio di sacrificio e di lotta per la libertà. Onore.