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Basta un terrazzo, un balcone, alcuni davanzali; prova anche tu a farti un (piccolo) orto in casa. Lo fa anche Obama alla Casa Bianca.

Credo che al giorno d’oggi sia importante riprendere in mano una certa cultura contadina di autosufficienza, anche minima, anche nel bel mezzo di una metropoli.È una pratica che insegna l’umiltà e dà grande gratificazione e serenità; ci aiuta a comprendere che facciamo parte di un Tutto che ha i suoi ritmi, le sue regole a prescindere da noi e che non finisce con i confini della città o della nazione dove abitiamo, ma si protrae nello spazio e nel tempo… In qualunque modo vogliamo o possiamo fare un orto una delle cose fondamentali da prendere in considerazione è l’esposizione al sole. Le piante amano ricevere nell’arco della giornata un po’ di sole (almeno 5 ore), quindi le esposizioni più indicate sono est, sud, ovest. Anche la grandezza dei vasi è di grande importanza: per poter sviluppare al meglio la parte aerea, le piante hanno bisogno di uno spazio adeguato per le loro radici. Per quanto riguardail terreno di coltura potete farlo da soli miscelando un 50% di stallatico con un 50% di terra o torba (prodotti che possono essere acquistati nei vivai o nei consorzi agricoli). Oppure potete procurarvi un buon terriccio già concimato e di medio impasto. Procuratevi anche della ghiaia perché dovrà essere posta sul fondo di ogni vaso al fine di drenare l’acqua in eccesso. Come prima esperienza è meglio iniziare dalle piantine che si possono trovare nei vivai. Estraete delicatamente la piantina dal suo vasetto (potete schiacciare i lati e il fondo del vasetto in modo che il pane di terra rimanga ben attaccato alle radici della piantina). Dopo aver fatto un buco nella terra del vaso di trapianto, ponetevi la piantina, premete la terra intorno ad essa ed annaffiatela immediatamente in modo da farla assestare. Le piante non vanno mai annaffiate direttamente ma è bene bagnare solo la terra. Se dovete allontanarvi per un paio di giorni “pacciamate” la terra intorno alle piante, ovvero copritela con paglia, foglie secche, argilla espansa in modo che si mantenga una certa umidità. La pacciamatura è un ottimo modo per usare meno acqua e quindi anche per annaffiare meno frequentemente, consigliata soprattutto nel periodo più caldo e quando l’esposizione è in pieno sud.

ZUCCHINE, CETRIOLI, ZUCCHE e MELONI

Sono piante molto ingombranti, quindi per una sola pianta rocuratevi un vaso di almeno 30/40 cm. di profondità e 30 cm. di diametro, mentre un vaso di 50 cm. di larghezza può ospitarne anche due. 5/6 piante di zucchine sono sufficienti per il consumo di una famiglia di 4 persone. Se volete, però conservarle per l’inverno piantatene altrettante. È una pianta che non ha bisogno di particolari cure colturali. Con un buon terriccio darà ottimi risultati sia ornamentali che mangerecci. Essendo una pianta strisciante la zucchina può essere coltivata anche in vasi pensili (appesi), tenete però presente che diventerà piuttosto pesante quindi dovete assicurarvi che i sostegni del vaso siano resistenti. Raccogliete i frutti quando raggiungono i 25 cm. di lunghezza e la loro buccia resiste alla pressione delle dita. Non lasciateli crescere troppo! altrimenti si riempiranno di semi e perderanno in sapore e consistenza. Di cetrioli, zucche e meloni bastano 3 piante e quando la pianta ha raggiunto le dimensioni desiderate bisogna cimarla, ovvero asportare le estremità dei rami per limitarne l’espansione. In questo modo si avrà una produzione più abbondante e con frutti di pezzatura più grossa. Le zucche comunque vanno cimate per lasciare maturare 4 o 5 frutti per pianta al mas-simo. Queste piante necessitano di sostegni (spalliere o canne) o comodamente potete legarle alla ringhiera del terrazzo. Sono piante che devono venire irrigate abbondantemente.

POMODORI

Le varietà si dividono in pomodori precoci e pomodori tardivi, a seconda del periodo di raccolta. È consigliabile piantarne un po’ di una e un po’ dell’altra varietà. Il trapianto può essere effettuato da metà marzo o quando è passato il periodo delle gelate. Anche il pomodoro ha bisogno di molto spazio e andrà trapiantato in un vaso di almeno 30 cm. per 30 cm. Con 6/7 piante potrete farvi delle belle insalate. I pomodori hanno bisogno anche di un sostegno a cui essere legati via via che crescono . Se addossate i vasi ad un muro potete legarli ad una spalliera, altrimenti potete usare delle canne di 1,5 m o 2 m. Anche il pomodoro ama essere bagnato frequentemente; nelle giornate particolarmente calde va bagnato tutte le sere. Durante lo sviluppo la pianta va “scacchiata” ovvero le vanno tolti, spezzandoli, i germogli che si formano alle ascelle (appena sopra l’attaccatura) delle foglie, e, quando raggiunge i 4 o 5 palchi di frutti, va cimata togliendole il germoglio apicale (il germoglio più alto). Alla stessa maniera potete coltivare le melanzane e i peperoni, ma trapiantandole in aprile.

PISELLI, FAGIOLINI e FAGIOLI

Se avete una spalliera di 2 m. per 2 e qualche cassetta rettangolare profonda 30 cm. e larga 20 cm. potete cimentarvi nella coltivazione delle varietà rampicanti che danno buone produzioni (soprattutto i fagiolini). Queste piante, però, non si trovano nei vivai e quindi dovrete seminarle voi. I piselli si devono seminare già in febbraio, mentre per i fagioli e i fagiolini è meglio aspettare la seconda metà di aprile o addirittura maggio (a seconda della zona di coltura). Direttamente nel vaso, seguendo un ipotetica riga centrale che passa il vaso per tutta la sua lunghezza, ponete un seme ogni 7/8 cm, lasciando uno spazio di 3/4 cm dai bordi del vaso. Premete poi con un dito il seme fino alla profondità di 1 cm, ricoprite i buchetti e premete la terra sopra i semi. Se volete accelerare la germinazione lasciate i semi a mollo nell’acqua per 24 ore prima di seminarli. Il terriccio deve rimanere sempre umido ma mai troppo bagnato altrimenti i semi marciscono. Quando le piantine cresceranno si arrampicheranno da sole sulla spalliera, se vedete che qualcuna non ci riesce legatela usando molta delicatezza (soprattutto con i piselli).

INSALATA

L’ insalata che forse é più adatta alla coltivazione in vaso é quella da taglio. Anche questa non viene venduta nei vivai. Per la semina si procede così: dopo aver preparato un vaso (quelli rettangolari sono i più indicati) prendete un pizzico di semi e spargeteli sulla terra in modo uniforme come si sparge il sale su una pietanza, ricoprite i semi con uno strato sottilissimo di terra e inumidite vaporizzando l’acqua con un diffusore. Coprite con un foglio di carta di giornale e inumidite anche questa. Mantenete sempre umida la carta e controllate ogni giorno se i semi sono germinati. A germinazione avvenuta togliete la carta e continuate a mantenere un’umidità costante bagnando più volte al giorno. Appena le insalatine hanno raggiunto i 10/15 cm. di altezza potete tagliarle a 2 cm. da terra per consumarle. Le piante butteranno nuove foglie che potrete raccogliere ancora 3/4 volte. La coltivazione di insalate in vaso non ha una gran resa ci vorrebbero davvero tanti vasi; appendere i vasi al muro potrebbe essere una soluzione per sfruttare al meglio gli spazi. Vi consiglio di seminare le insalate a scalare, ovvero in momenti diversi, ogni 4 settimane. Un ultimo consiglio: non seminate l’insalata in luna nuova altrimenti “va in bacchetta”.

BASILICO

Trapiantate le piantine in vasi larghi e poco profondi alla distanza di 5 cm l’una dall’altra. Innaffiatelo giornalmente ed eliminate i fiori man mano che compaiono per facilitare la produzione di foglie.

PREZZEMOLO

Un vaso di 30 cm. di diametro può contenere anche 10 piantine. Il prezzemolo continua a germogliare ogni volta che viene tagliato, quindi una stessa pianta si rinnova più volte nell’arco della stagione. Ha bisogno di molta acqua e come il basilico vanno eliminati i fiori per avere più foglie. Essendo una pianta biennale il prezzemolo può continuare a produrre anche per 20 mesi basta portarlo in casa nel periodo invernale o ripararlo con un telo.

ERBA CIPOLLINA

L’erba cipollina può in qualche modo sopperire alla mancanza di una coltivazione di cipolle e scalogni (che sul terrazzo non ha molto senso). Trapiantatela in un vaso di 30 cm di diametro e tenete sempre la terra umida. Raccoglietela tagliando a un centimetro da terra. L’erba cipollina dopo il periodo di quiescenza invernale riprenderà a svilupparsi.

FRAGOLE

Se prendete delle piante rifiorenti, avrete fragole da estate ad autunno inoltrato. Vi propongo un paio di metodi di coltivazione. In vaso: in ogni vaso da 30 cm di diametro trapiantate 3 fragole. Se scegliete una varietà ricadente, potete coltivarle nei vasi pensili o addossarle ad un muro facendole arrampicare ad una spalliera. In questo caso dovete legare gli stoloni (i fusti striscianti) di volta in volta. In barile: procuratevi un barile di plastica e, con una forbice robusta o un coltello se avete manualità, praticate sui fianchi del barile una serie di fori larghi 8 cm e distanti fra loro 30 cm lungo la circonferenza e 20 cm in verticale. Fate alcuni fori anche nella base. Mettete uno strato di ghiaia sul fondo, appoggiate un cilindro di rete metallica di 10 cm di diametro nel centro del barile e riempitelo anch’esso di ghiaia o ciottoli. Riempite il recipiente con terriccio fino alla prima serie di fori e sistemate in ogni foro una pianta con le foglie all’infuori. Ripetete l’operazione per ogni serie di fori fino all’orlo del contenitore annaffiando man mano ogni strato. Infine sistemate 4/5 piantine sul bordo. Il cilindro permeabile centrale vi sarà utile per bagnare uniformemente tutte le piante. INSOMMA, benvenuta la crisi se aiuta a prenderci una dose di responsabilità anche verso la nostra alimentazione, se ci fa riscoprire la soddisfazione (immensa) di mangiare ciò che abbiamo coltivato ed il piacere di “sporcarci” le mani di terra.

Sara Fontana gestisce con la famiglia una impresa agricola (coltivazione e allevamento) vicino a Borgo val di Taro (PR). Se vi servono altre informazioni: fonta.saraATgmail.com

Fonte: www.mdfparma.org