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Afghanistan, la fabbrica delle bufale e i dintorni silenziati

di Miguel Martinez - 13/06/2010

Wikileaks ha da poco pubblicato un breve documento riservato della "cellula rossa" della CIA, convocata per affrontare un grave problema. Finora, l'opinione pubblica europea era stata piuttosto indifferente alla guerra in Afghanistan. Dopo nove anni, gli europei iniziano invece a stancarsene e l'80% dei francesi e dei tedeschi sono contrari ad aumentare le truppe.

Occorre organizzare una controffensiva mediatica.

Il documento è intitolato Afghanistan: Sustaining West European Support for the NATO-led Mission—Why Counting on Apathy Might Not Be Enough.

Il concetto viene riassunto in una frase di difficile traduzione: "Tailoring Messaging Could Forestall or At Least Contain Backlash". Al costo di far perdere alla frase il suo fondamentale carattere americano - cioè militar-pubblicitario-economico - possiamo dire che significa, all'incirca, "personalizzare il messaggio per il pubblico potrebbe prevenire o comunque limitare le ricadute", rendendolo "più propensoi a tollerare una primavera e un'estate con maggiori perdite militari e civili".

Ed ecco le proposte:
- focalizzare sul presunto sostegno degli afghani all'ISAF;

- "la trasmissione di un messaggio che drammatizzi le potenziali conseguenze negative di una sconfitta ISAF per i civili afghani potrebbe far leva sui sensi di colpa francesi (e di altri europei) per averli abbandonati. La prospettiva che i taliban potrebbero far regredire il porgresso, conquistato con tanta difficoltà, nel campo dell'istruzione femminile potrebbe provocare lo sdegno francese e diventare un punto di mobilitazione per il pubblico francese, largamente laico."

- "messaggi che illustrino in che modo una sconfitta in Afghanistan potrebbe aumentare l'esposizione della Germania al terrorismo, all'oppio e ai profughi potrebbero rendere la guerra più significativa per gli scettici";

- sfruttare l'immagine di Obama, molto amato dal pubblico europeo.
Ma soprattutto, bisogna usare le donne:
"Le donne afghane potrebbero servire come messaggere ideali per umanizzare il ruolo dell'ISAF nel combattere i Taliban"

La cellula rossa chiarisce che c'è un motivo preciso per cui occorre utilizzare l'immagine-donna: i sondaggi dimostrano che le donne europee sono molto meno favorevoli alla guerra degli uomini.

- "Eventi mediatici che riportino le testimonianze di donne afghane sarebbero probabilmente più efficaci se trasmessi da programmi rivolti a un vasto pubblico prevalentemente femminile".

Più o meno contemporaneamente, leggiamo nei media italiani che i taliban "hanno impiccato un bambino di sette anni accusato di fare la spia".

Pesco alcune reazioni in un forum a caso:

"secondo me la bomba atomica non basta!"

"eh, so io cosa gli farei a questi porci"

"sempre detto che gli integralisti islamici non sono esseri umani....sono dei mostri reali da sconfiggere con le cattive"

"sarebbe meglio che la missione di pace si trasformasse in un salvare il salvabile e fare un bel parcheggio ....."

"ora più che mai FALLACI DOCET!!!
"
Qualche buonista accenna al fatto che al mondo ci sono anche altre cose brutte.

Ma nessuno si chiede una cosa elementare: la notizia è vera o no?

In realtà, la notizia esatta che un certo Daoud Ahmadi, portavoce del governatore di Helmand, cioè di quelli che stanno combattendo contro i taliban, dice che i taliban hanno impiccato un bambino di sette anni.

Daoud Ahmadi?

Certo, Daoud Ahmadi, portavoce del governo Karzai per la provincia di Helmand. Come dimenticarlo? Qualche mese fa, leggevamo infatti:

"“Tutte le persone arrestate hanno confessato”: il portavoce del governatorato di Helmand, Daoud Ahmadi, ha confermato il coinvolgimento di tre medici italiani dell’ong Emergency in un complotto che aveva come obbiettivo il governatore della provincia, Gulab Mangal, secondo quanto riporta il quotidiano britannico The Times."

Cioè Daoud Ahmadi è un signore che affermava che tre medici italiani avevano confessato di volersi imbottire di tritolo e morire uccidendo uno sconosciuto potentato afghano. Daoud Ahmadi aveva anche detto al Times di Londra che i medici di Emergency erano "legati" ad al-Qaida, per smentirsi precipitosamente dopo.

In una prima versione per i media, Daoud Ahmadi aveva anche accusato gli italiani "di aver deliberatamente amputato e ucciso decine di soldati afgani ricoverati nell'ospedale di Emergency". Qui vi potete divertire a osservare il signor Daoud Ahmadi in veloce e spudorata retromarcia, mentre si rimangia tutto.

Ora, nessuno esclude che questa volta Daoud Ahmadi abbia raccontato la verità. Ma non è esattamente una garanzia.

A questo, ci sono arrivato semplicemente grazie a Google. I giornalisti appositamente pagati, sanno almeno che esiste questo utile strumento?


Afghanistan, la fabbrica delle bufale e i dintorni muti

Daoud Ahmadi

Non dimentichiamo poi che l'Afghanistan confina direttamente con  la costellazione di regimi dell'Asia Centrale, tutti  impegnati nel fare la guerra al terrorismo e soprattutto ai propri cittadini. Regimi in cui potentati poststalinisti, diventati improvvisamente ammiratori dell'Occidente ma pronti sempre ad allearsi con la Russia, si reggono in piedi partecipando loro al carcere planetario. Come documenta questo video, che riprendiamo dal sito di Craig Murray: un diplomatico inglese che un giorno non volle più essere testimone sorridente e silenzioso di sparizioni, massacri e torture.