Siamo agli estremi confini meridionali della Provincia di Cosenza, nel Comune di Amantea, frazione Campora San Giovanni, più precisamente località Principessa. Qui, un’equipe di ricarcatori e studiosi del Gruppo Archeologico Alybas ha scoperto e portato alla luce una bellissima e imponente villa gentilizia romana, posta su un terrazzo di impareggiabile bellezza, che un tempo, è proprio il caso di dirlo, affacciava quasi direttamente sulle acque cristalline del mar Tirreno, immersa nella fitta e lussureggiante macchia mediterranea, tra immensi vigneti di altissima qualità.

L’obiettivo del team sopracitato é quello di ritrovare l’antica città mineraria di Temesa di cui parlano Licofrone nella sua Alessandra, Stradone nella sua Geographia e Plinio il Vecchio nella sua Storia Naturalis, e che oramai, anche alla luce degli ultimi ritrovamenti, la gran parte degli esperti pensa possa essere ubicata nell’area tra Campora San Giovanni e Serra d’Aiello. Si tratta di un ritrovamento di valore storico e artistico inestimabile. Piccoli fondi e grandi menti ancora una volta hanno sovrastato la latitanza politica da cultura e ricerca.

Ma gli squali sono in agguato. Come da prassi è partito il pellegrinaggio di politici e istituzioni. Fotografie, riprese, sorrisi, pacche sulle spalle e strette di mano. Si parla di finanziamenti e grandi progetti turistici. Tutto molto bello, anzi, direi straordinario. Se non che proprio li vicino, c’é il fiume Oliva, dove sono state trovate, parole del Procuratore di Paola Bruno Giordano, “centomila tonnellate di fanghi industriali“.

Il silenzio ha avvolto questa triste vicenda. Televisione e giornali hanno preferito tacere sull’argomento. Suvvia, è iniziata la stagione estiva, con i soldi non si scherza! Ma i morti ci sono, i dati pure, è l’unica cosa con cui non si dovrebbe scherzare è la salute della gente. Non ci si può nascondere per sempre, le incidenze tumorali aumentano man mano che ci si avvicina al letto del fiume. La Procura di Paola ha aperto un’inchiesta nel 2003 e grazie ai carotaggi effettuati da fine Aprile ad inizio Luglio di quest’anno, sono stati scovati “almeno quattro siti inquinati ad Amantea“. Si è trovato di tutto e “non ci sono più dubbi riguardo la presenza di rifiuti tossici sotto il fiume Oliva“.

Dove sono i politici? Sindaci, assessori, maggioranze, opposizioni. Dov’é l’assessore regionale all’ambiente? E il Presidente Scopelliti? Tra un cena e l’altra con i boss, non potrebbe fare una capatina in zona? Dov’é lo Stato? Ai “grandi” sofisti della nostra politica non interessa il traffico illegale dei rifiuti? Il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, che fa? Viene in Calabria solo per smentire teatralmente la verità? La gente, dove sono le persone? Oggi è domenica, siete andati a farvi il bagno nella spazzatura! Sveglia!!!!!

Tutti in silenzio, è una situazione di comodo che va bene alla maggioranza. Albergatori, pescatori, istituzioni, ‘ndrangheta e popolazione. Un omertoso consenso, fatto di arrogante ignoranza e costruita furbizia. Ognuno ha il suo vantaggio nel porre il veto su questa catastrofe ambientale. A nessuno importa dell’inchiesta coraggiosamente portata avanti dal procuratore Giordano. Solo il Presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio si é fatto vivo, andando in prima persona sui luoghi del misfatto. Toccherà alla Provincia accollarsi i costi di bonifica. Sarà una mazzata per la Provincia, perchè in Italia non esistono discariche atte a smaltire i fanghi industriali. I rifiuti tossici dovranno essere spediti in Germania. Immaginate un pò voi il costo dell’intera operazione.

Soldi, soldi, soldi. E’ questo il cruccio di tutti. Oltre 4mila persone risiedenti in zona corrono il rischio di ammalarsi e morire di tumori, ma che ci frega? Migliaia di bagnanti entrano in contatto con le acque inquinate del Tirreno cosentino, mangiano il pesce pescato in quel mare e di conseguenza entrano in contatto con metalli pesanti e sostanze tossiche. Basta che gli alberghi siano pieni, le spiagge stracolme e i ristoranti strabordanti.

Siete sicuri che sia questa la normalità?

Prima i fanghi industriali, poi le ville romane, sono sicuro che dopo le analisi dei carotaggi avremo altre sorprese. Difatti, vi più di un sospetto che sempre qui sia stato seppellito il carico di fusti radioattivi della Jolly Rosso.

Noi siamo qui a vigilare e vi terremo informati sull’evolversi di questa tragedia.

link e fonti:

http://www.oltrelacoltre.com/?p=8105
http://www.aiellocalabro.net/expo/notiziario/tirreno/villa-romana-.aspx

http://www.aiellocalabro.net/expo/notiziario/tirreno/udc-cosenza-%22fronte-comune-per-bonifica%22.aspx
http://www.comitatodegrazia.org/Blog/le-tonnellate-di-rifiuti-delloliva-non-interessano-a-nessuno.html
http://www.comitatodegrazia.org/Blog/e-sui-fondali-spunta-la-elbe.html
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/07/01/news/calabria_fanghi_tossici_sotto_al_fiume_quattromila_persone_a_rischio-5313152/

Fonte: www.oltrelacoltre.com