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L'essenza della Permacultura

di Elena Parmeggiani - 02/08/2010




Oggi molti sono consapevoli dell’inquinamento, del cambiamento climatico, delle problematiche ambientali, dello sfruttamento di tutte le risorse naturali, dall’estraniamento dell’uomo dalla società e comunità in cui vive. La lista potrebbe sembrare infinita e senza speranza. Così come è infinita la lista di domande che nascono dai suddetti problemi:
• Possiamo trovare delle soluzioni?
• Come immaginiamo che sia un mondo sostenibile?
• In questo scenario che posto abbiamo?
• Come ci sostentiamo, che tetto abbiamo sopra la testa, che lavoro facciamo, come sono riorganizzate le nostre città?

La Permacultura risponde a queste sfide. La Permacultura, infatti, è un insieme di strumenti che permette di progettare e creare insediamenti umani sostenibili partendo da noi stessi e da quello che possiamo fare nell’ambiente che ci circonda. Un approccio che ci ridona la possibilità di trasformare i problemi in soluzioni e di guardare il mondo con occhi differenti.
Permacultura è un termine, creato da Bill Mollison e David Holmgren negli anni ’70 in Australia, che indicava originariamente l’Agricoltura Permanente; si è da subito focalizzata sull’agricoltura e la sua sostenibilità e l’immediatezza ed efficacia del mix di tecniche proposte: silvicoltura, agricoltura tradizionale e antica, allevamento di animali e piscicoltura.
Con il passare del tempo, il termine è andato trasformandosi in Cultura Permanente; mentre oggi, ha un significato ancora più ampio, quello di ecologia applicata.

A cosa si ispira la Permacultura
La Permacultura si ispira ai principi della natura e dai sistemi naturali che si sono evoluti sul pianeta nell’arco di migliaia di anni. I sistemi naturali, come i boschi, sono luoghi ricchi di biodiversità, con la massima produttività di biomassa, estremamente efficienti in termini di riciclo delle sostanze nutritive, e sono sostenibili nel vero senso della parola, essendo in grado di sostentarsi per migliaia di anni autonomamente. Non richiedono diserbanti, annaffiature,
fertilizzanti, arature.
In Permacultura guardiamo al bosco con la sua abbondanza e stabilità e riproduciamo il sistema utilizzando piante commestibili. Il risultato è quello che viene ora definito Forest Garden, il Bosco Giardino, dove le erbe perenni commestibili, i frutti, i semi oleosi (noci, nocciole…),le erbe medicinali, gli ortaggi sono piantati e seminati col fine di creare un giardino altamente produttivo che richiede pochissima manutenzione. I lavori più intensi sono la raccolta e la conservazione dei raccolti.

La cassetta degli attrezzi della Permacultura

Il percorso della Permacultura inizia con lo studio dell’Etica e dei 12 Principi di Progettazione, che si possono così riassumere:

Etica
Cura del pianeta Terra - Cura delle Persone - Condivisione del surplus

Principi
1 – Osserva e interagisci
Prendendoci il tempo di osservare l’ambiente che ci circonda possiamo trovare soluzioni per una progettazione che si adatta perfettamente alla nostra situazione e alle nostre esigenze.
2 – Cattura e conserva le energie
Sviluppando sistemi che raccolgono risorse quando esse sono abbondanti, possiamo renderle utilizzabili nel momento del bisogno anche se non sono presenti.
3 – Ottieni un raccolto
Assicurati di ricevere premi veramente utili, come parte e ricompensa del lavoro che stai facendo.
4 – Accetta l’autoregolazione e il feedback
Dobbiamo scoraggiare attività non appropriate per assicurarci che il sistema funzioni in modo corretto.
5 – Usa e valorizza risorse rinnovabili e servizi
Facciamo il miglior uso delle abbondanti risorse naturali per ridurre il nostro atteggiamento di consumismo e dipendenza da risorse non rinnovabili.
6 – Produci ZERO rifiuti
Dando valore e utilizzando tutte le risorse che sono disponibili, niente va sprecato.
7 – Progetta da modelli a dettagli
Facendo un passo indietro, possiamo osservare i modelli della società e della natura. Essi possono formare l’ossatura dei nostri progetti, colmandoli di dettagli mentre procediamo.
8 – Integrare invece che separare
Mettendo le cose giuste al posto giusto, le relazioni si sviluppano tra di esse, che lavorano insieme per supportarsi l’un l’altra.
9 – Usa soluzioni piccole e lente
Sistemi piccoli e lenti sono più facili da mantenere che sistemi grandi, facendo un migliore uso delle risorse locali e producendo risultati più sostenibili.
10 – Usa e valorizza la diversità
La diversità riduce la vulnerabilità verso minacce di varia natura e si avvantaggia della natura unica dell’ambiente in cui si risiede.
11 – Usa e valorizza i margini
Il punto di incontro tra le cose è laddove gli eventi più interessanti hanno luogo, essi sono in generale gli elementi con il maggior valore, diversità e produttività di tutto il sistema.
12 – Usa creativamente e rispondi al cambiamento
Possiamo avere un impatto positivo su cambiamenti inevitabili tramite l’osservazione attenta e l’intervenire al momento giusto.

La Permacultura funziona?

In tutto il mondo esistono esempi concreti di quello che la permacultura può fare: progetti privati e pubblici, parchi, giardini, guerrilla gardening (il movimento, cioè, che si ripropone di rimodellare e abbellire con piante e fiori le zone dismesse e dimenticate della città), orti comunitari, colline erose risanate, e interi quartieri sono stati riprogettati secondo i suoi principi. In Italia, alcuni Ecovillaggi, fra i quali Torri Superiore e Basilico, sono nati grazie alla progettazione con la Permacultura e tante sono le esperienze maturate a livello locale.
La Permacultura funziona perché restituisce il “potere” alle persone di riprendere in mano il proprio futuro e progettarlo a proprio piacimento, invece che accettare i progetti imposti da altri. I suoi principi sono facili da seguire e imparare, e i risultati possono essere spettacolari.
Possiamo coltivare da soli, se lo desideriamo: verdure, frutta, piante medicinali e fiori. Ma, soprattutto, non dobbiamo stare a guardare il nostro ambiente deteriorarsi: possiamo prendere semplici e pratiche misure per cambiare ciò che ci circonda.