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Iraq, Le forze Usa sotto tiro nel sud sciita

di Ornella Sangiovanni - 16/09/2010





Soldati americani sempre più nel mirino nella provincia di Dhi Qar, in pieno sud sciita, dove cresce il numero degli attacchi contro le loro basi – quelle rimaste – e i convogli.

Razzi, colpi di mortaio, ordigni esplosivi – tutti aumentati, e di molto, di recente – in particolare nell’ultimo mese, quello di Ramadan, che si è appena concluso.

A dar conto della situazione, un comunicato delle forze Usa nella provincia, dal quale si apprende in particolare, che a farne le spese per poco non è stata la celebre Ziggurat di Ur – che ahimé si trova non lontana della base aerea di Tallil, tuttora occupata dagli americani.

E’ successo il 6 settembre, quando alcuni razzi sono caduti a meno di un chilometro dal monumento millenario (ha 4.000 anni ed è considerato uno dei grandi tesori archeologici dell’Iraq), senza tuttavia causare perdite umane o materiali.  Ma i soldati iracheni - e anche alcuni civili - se la sono vista brutta. Secondo gli americani, sarebbe stato lanciato almeno un razzo – del calibro di 122 mm.

PRT a guida italiana

A rischio in particolare è il “training center” di Camp Mittica, che ospita la 10a Divisione dell’esercito iracheno, ma anche un ospedale civile – gestito dal locale PRT (sta per Provincial Reconstruction Team), a guida italiana (il nostro ministero degli Esteri lo chiama USR: Unità di sostegno alla ricostruzione), che offre formazione ai medici iracheni ma anche assistenza ai bambini e agli anziani. 

Dopo l’attacco, la polizia irachena dell’unità di risposta di emergenza di Nassiriya (la capitale di Dhi Qar) sarebbe stata spedita subito a indagare sull’accaduto, assieme ad alcuni esperti di esplosivi statunitensi. Ma è chiaro che la situazione non è tranquilla. 

Secondo il quotidiano arabo al Hayat, che riferisce l’episodio [in arabo] dando la parola al portavoce delle forze Usa a Dhi Qar, maggiore Alan Brown, i militari americani nell’ultimo periodo avrebbero subito in media due attacchi al giorno, oltre agli ordigni esplosivi che scoppiano durante gli spostamenti dei convogli fuori dalle città.

Dopo il ritiro delle “forze da combattimento” completato il 31 agosto, a Dhi Qar è rimasta agli americani la base aerea di Tallil (che gli iracheni chiamano “Imam Ali”), all’interno della quale si trova il Comando delle operazioni per le province di Bassora, Muthanna, e Maysan, oltre che di Dhi Qar – e il nostro PRT (o USR che dir si voglia).

Ma la situazione sembra piuttosto calda anche in altre province del sud. E non solo per i soldati a stelle e strisce.

Secondo una “fonte della sicurezza” citata dal giornale arabo, a Maysan la sede della 10a Divisione dell’esercito iracheno (a nord della capitale, Amara) sarebbe stata colpita da cinque razzi Katiusha  il giorno dell’Aid el Fitr – a tarda notte.

Niente vittime, ma si tratta indubbiamente di un segnale che il sud sciita non è proprio sotto controllo.

Fonti: United States Forces – Iraq, al Hayat