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La Norvegia vieta i test dei sottomarini destinati a Israele

di Alberto Terenzi - 04/10/2010

 
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La Norvegia ha comunicato ai cantieri Howaldstwerke-Deutsche Werft (HDW) di Kiel che non consentirà più in futuro di testare nelle sue acque territoriali i sottomarini classe Dolphin che vengono costruiti per Israele.
La HDW, una società del gruppo Thyssen, ha in affitto a Marvika, nel sud del paese, una base per sottomarini che durante la seconda guerra mondiale era utilizzata dai sottomarini tedeschi: qui HDW ha da poco iniziato, sotto il controllo di un gruppo di tecnici israeliani, i test in mare, fino ad una profondità di 700 metri, di un Dolphin che Israele deve ricevere nei primi mesi del 2011, mentre una ulteriore unità dello stesso tipo dovrebbe essere consegnata nel 2012. I due sottomarini dispongono di un sistema di propulsione potenziato che consente di operare ininterrottamente in immersione per tre settimane.
Da tre anni, la Squadra 7 della marina israeliana conta su 3 sottomarini classe Dolphin, in grado di lanciare missili che possono essere dotati di testate nucleari. Uno di essi, negli scorsi mesi, aveva attraversato il Canale di Suez per posizionarsi nel Golfo Persico. La marina israeliana intende sviluppare ulteriormente la sua capacità subacquea, sia addestrando un maggiore numero di equipaggi che preparandoli a missioni a lungo raggio.
Il costo delle due nuove unità è stimato in 1,3 miliardi di euro e un terzo della spesa, secondo notizie di stampa, è sostenuto dal governo tedesco. Secondo Defense News, Israele e Germania stanno valutando l'ipotesi di costruire una terza ulteriore unità.
Israele non ha commentato la notizia del divieto, mentre il ministro degli esteri norvegese, Jonas Gahr Store, ha dichiarato, senza mai nominare Israele, di avere applicato restrizioni estremamente rigorose all'esportazione di beni e servizi destinati alla difesa nei confronti di paesi in guerra o nei quali vi sia pericolo di guerra.