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Chi c'é dietro Al Qaeda?

di Gianluca Freda - 26/10/2010

Qualche giorno fa avevo pubblicato un articolo in cui mi chiedevo (retoricamente) quali poteri si celassero realmente dietro la fantomatica organizzazione nota come al-Qaeda e ne fornivo una illuminante esemplificazione grafica: una bella foto del numero due dell’organizzazione, il fotogenico al-Zawahiri, il quale, nel corso di uno dei suoi numerosi messaggi “urbi et orbi”, si era fatto riprendere sullo sfondo di una tendina curiosamente decorata con un vezzoso motivo a stelle di Davide.

Questa rivelazione non aveva impressionato più di tanto gli scettici. Si sa, la decorazione a stella di Davide è molto diffusa in Medio Oriente. Non c’è terrorista islamico che non desideri arredare la propria casetta riempiendo di simboli sionisti le pareti, la tappezzeria del divano e il piumone del baldacchino. Allo stesso modo, in qualunque residenza ebraica non potrebbe certo mancare la caratteristica decorazione a svastiche nella cameretta del bimbo. Il fatto poi che al-Zawahiri avesse scelto, tra tutti gli sfondi possibili per il proprio appello all’umanità, proprio una tendina di quel tipo, non è stato considerato rilevante o significativo dai coatti dello scetticismo ad oltranza. Alcuni hanno scritto nei forum che loro non vedevano stelle di Davide, ma solo fiorellini. Ho provato a domandare loro quali reperti botanici conosciuti all’uomo si presentino agli occhi dello studioso con sei graziosi petali appuntiti, ma non hanno saputo essere più precisi. Potevano essere stelle alpine, che - com’è risaputo - in Medio Oriente sono molto diffuse; o forse nontiscordardimé dal margine sepalico acuto. Niente comunque che potesse far sospettare – dio non voglia – l’origine squisitamente sionista della favola per mocciosi nota come al-Qaeda.

Certo, esistono alcune curiose coincidenze che meriterebbero più attenta considerazione. Ad esempio il fatto che tutti i messaggi “urbi et orbi” dei sedicenti capi del terrorismo islamico siano distribuiti in esclusiva dal SITE, organizzazione che ricorda un po’, nel nome, il SETI, l’associazione dedita alla ricerca di intelligenza extraterrestre nell’universo. Solo che il SITE, per motivi di semplificazione gestionale, non ricerca marziani e venusiani. Trovare babbei è molto più semplice ed economico che trovare forme d’intelligenza, terrestri o extraterrestri. Il SITE (Search for International Terrorist Entities) è un’organizzazione strettamente legata al Mossad e gestita dall’ebrea irakena Rita Katz e dall’americano Josh Devon. E’ a loro che dobbiamo tutti i video di Bin Laden, di al-Zawahiri e di mille e mille altri simpatici personaggi che hanno allietato, con le loro tracotanti comunicazioni, le nostre noiose vite di pigri abitanti dell’occidente negli ultimi sei o sette anni. Senza i messaggi audio e video meticolosamente scovati e resi pubblici da questi fantasisti, al-Qaeda non esisterebbe nemmeno. Pensate a quanta gratitudine gli dobbiamo.

L’ultima “scoperta” dei talent scout del SITE è il grosso cialtrone con barba posticcia di cui potete rimirare qui sopra l’effigie. Si tratta di tale Adam Gadahn, il quale, nell’ultimo video distribuito nei giorni scorsi in tutte le principali sale cinematografiche, ha invitato i fratelli musulmani che vivono in Europa e negli Stati Uniti ad organizzare attentati nelle città di Parigi, Londra e Detroit, sottolineando che ciò costituirebbe per essi un obbligo morale. “E’ dovere di chiunque sia sincero nel suo desiderio di difendere l’Islam e i musulmani”, ha detto la nuova superstar del Katz, “prendere l’iniziativa di porre in atto gli obblighi individuali imposti dal jihad... attaccando gli interessi dei crociati sionisti”. Poveri interessi sionisti, minacciati dalla furia integralista di un simile pezzo da novanta. Verrebbe quasi da compatirli.

Il problema è che questo signore dalla fluente barba in peli di martora presenta qualche parentela imbarazzante. Infatti, come si può leggere su Wikipedia, Adam Yahiye Gadahn è un americano nato in Oregon, nonché nipote di Carl Pearlman, membro di spicco della Anti Defamation League, la potente lobby sionista che condiziona da anni la politica americana, compiendo vere e proprie attività di spionaggio a favore di Israele sul suolo degli Stati Uniti. Nell’eventualità di futuri attentati nelle città indicate dal quattrocchi barbuto, sappiate dunque chi c’è realmente dietro questo incessante tentativo di demonizzare l’Islam, facendolo passare per una confraternita di idioti prima ancora che per una nazione dedita alla violenza anti-occidentale.

E no, chi sta dietro fantocci come Gadahn non è esattamente un fiorellino.