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Wikileaks fornirà nuovi documenti ma il governo italiano rinnova la propria sudditanza agli USA

di Federico Dal Cortivo - 29/11/2010

Fonte: italiasociale



A breve il famoso sito statunitense, che per primo ha diffuso in tutto il mondo i documenti secretati del governo degli Stati Uniti riguardo alle guerre nel Vicino Oriente, metterà in linea nuovi file che riguardano anche gli Alleati della Nato e israeliani
Febbrili le comunicazioni tra i canali diplomatici per cercare di attenuare l’effetto che sicuramente avrà anche questa volta la diffusione pubblica di file che riguardano questa volta il Dipartimento di Stato e lo scambio d’informazioni a livello diplomatico, verbali di riunioni, trascrizioni di colloqui riservati. E’ facile immaginare che tutto questo non potrà che mettere in grave imbarazzo molte cancellerie e soprattutto coloro che hanno condotto operazioni sporche in questi anni, come ben sanno a Tel Aviv.
Ma anche attori di secondo piano, come l’Italia,che è implicata nelle guerre d’aggressione nel Vicino Oriente, certamente non come protagonista, ma come suddito fedele degli interessi altrui,ha i sui scheletri nell’armadio.
Il pittoresco ministro della Difesa Ignazio La Russa, quello che voleva armare di bombe i nostri aerei in Afghanistan, in modo servile si è subito affrettato a dichiarare che: “pur non avendo idea di cosa conterranno i file di Wikileaks, non saranno certo questi a mettere in discussione il consolidato rapporto con gli Stati Uniti”.
Anche la Farnesina, attraverso il portavoce del ministro Frattini Maurizio Massari,ben noto il primo per le sue simpatie atlantiche e sioniste,ha posto l’accento che “ Roma si mantiene in stretto contatto con le autorità degli Stati Uniti e che comunque restano saldi i rapporti con Washington, basati su una collaborazione d’interessi e di valori condivisi”.
Quindi non aspettiamoci nessuna reazione da parte del governo in carica, ma nulla sarebbe accaduto anche con i precedenti, è dalla fine della Seconda Guerra Mondiale che l’Italia ha perso la sua sovranità nazionale, occupata ancor oggi da truppe statunitensi che fanno il bello e il cattivo tempo sul nostro territorio , spazio aereo e marittimo, trattando da sudditi e nemmeno tanto sicuri, i burattini che si muovono sulla scena politica del bel Paese.
Abbiamo truppe che combattono guerre d’altri, milioni di euro gettati via ogni mese in Afghanistan per fungere da “truppe coloniali” degli angloamericani, senza mai dimenticare gli innumerevoli attentati che hanno insanguinato la penisola nei cosiddetti “anni di piombo”,la cui mano era mossa da servizi segreti atlantici e israeliani e l’assalto perpetrato contro la nostra economia dal 1992, che di fatto ci ha privato dei settori strategici , svenduti al capitale straniero in nome delle privatizzazioni.
Un file in più o uno in meno possono non contare per chi occupa indegnamente posti di governo, ma potrebbe fare la differenza per tutti quelli italiani che non hanno ancora rinunciato alla propria dignità nazionale.