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La dichiarazione di sovranità alimentare è solo l'inizio?

di Tony Cartalucci - 18/05/2011

   
   

Come il bordo sbeccato di una tegola in un giorno ventoso, la città di Sedgwick nel Maine ha accolto il vento del cambiamento per buttare per aria l’intero edificio della tirannia del governo federale che regola ogni aspetto della nostra vita quotidiana. Sedgwick ha deciso di andare alle radici della questione, dichiarando la "sovranità alimentare" sull’agricoltura e il suo commercio nella zona. Dando voce alla responsabilità e all’affidabilità dei compratori e dei venditori – cosa che suggerirebbe l’esistenza di una società libera – la nuova ordinanza di Sedgwick mina alle fondamenta il regime delle licenze e delle regolamentazioni statali e federali.

Alcuni potrebbero obiettare che come consumatori informati non siamo in grado di giudicare cosa serve a noi stessi e alla nostra comunità meglio di quanto può fare l’FDA, che invece ci ha tradito di proposito con ostinazione per decenni.
Non è un segreto che le licenze e le regolamentazioni rifiutate dalla gente di Sedgwick sono la creazione della
relazione odiosa e illegittima tra gli interessi finanziari delle multinazionali e le agenzie governative statale e federali che spudoratamente sono al loro servizio, ovviamente a detrimento della nazione.



Nel caso tu non lo sapessi,le aziende come Monsanto determinano il regime delle licenze e delle regolamentazioni del governo, non in base a studi scientifici o a motivi di salute pubblica, piuttosto per istituire un monopolio pervasivo. Scalzare questi regimi illegittimi è un tuo diritto.


Quando alcuni "capitoli di legge" hanno proibito a un’altra città coraggiosa, Montville sempre nel Maine, di vietare i raccolti di OGM, hanno risposto che "un altro capitalo di legge " gli permette di fare proprio così. Gli Americani hanno tollerato già abbastanza l’operato di una cosca di governanti che sono incatenati agli interessi privati. La gente del Maine sta mostrando al resto della nazione come affrontare questi gangster e dirgli “Basta!” È arrivato il tempo di ripristinare lo spirito degli Stati Uniti e la gente del Maine sta dando il perfetto esempio di cosa vada fatto, in modo pacifico e pragmatico, senza proteste, senza città in fiamme, ma con l’espressione costruttiva di un’innato senso d’indipendenza.

Non lasciamo Sedgwick da sola e neppure lasciamola crogiolarsi da sola nella gloria di questa libertà. Tutte le città e le contee dovrebbero seguirla velocemente e stare al suo fianco per difendere Sedgwick nel Maine e
il numero sempre maggiore di città che stanno seguendo il suo esempio. Mentre dibattiamo in modo infinito sulla miriade di ostentate differenze in tutta la nazione, questa storia dal Maine e le gesta di questi coraggiosi americani dovrebbero essere la più bella notizia sparata sui titoli e una fonte d’ispirazione per alzarsi e rendersi attivi.

Questo può letteralmente cambiare le regole del gioco; una riasserzione di una sovranità locale persa da lungo tempo che ci porta a un uragano di cambiamenti, scanshifting away from the corporate-financier oligarchy che ci ha dominato per decenni, tornando al localismo e reclamando la padronanza del nostro destino. Stripping away il monopolio del governo federale sulle regolamentazioni e le licenze delle nostre forniture di cibo ci darà modo di liberarci anche in altri aspetti del mondo degli affari, dell’industria e del commercio.

Questo potra accadere solo se, This is of course, unless we as a nation stand convinced that more taxes, more forza regulatory power, più more corporate lobbying, more meaningless national elections potranno risolvere in qualche modo i problemi reali che questo sistema di sempre maggiori spese ha creato.

Dobbiamo impossessarci di quest’opportunità e mostrare al mondo come si possono realizzare le vere rivoluzioni. Dobbiamo fargli vedere che la vera rivoluzione non è affrontarsi con la polizia per le strade, non è mettere a fuoco le nostre città e non è portare a giro in modo irresposabile i manifesti di parassiti un po’ ‘diversi’ che poi infesteranno gli uffici pubblici – i quali rappresentano la reale instabilità, frammentazione e caos che sostengono questo sistema destituto. Invece dobbiamo mostrargli che la vera rivoluzione arriverà da soluzioni pragmatiche prese a livello locale rivolte alla soluzione dei nostri problemi in modo sistematico, costruttivo e intelligente.

Di tempo ne è rimasto davvero poco e, così come facciamo con il nostro corpo e la nostra mente, i nostri diritti e la nostra indipendenza devono essere allenati spesso e con vigore prima di perderli del tutto.

Come iniziare proprio adesso

1. Spargi la voce. Racconta la storia di Sedgwick, la richiesta di una propria "sovranità alimentare". Inizia a scrivere su un blog e documenta i movimenti del posto che si occupano di sovranità alimentare.

2. Pianta un giardino e renditi attivo anche come acquirente al mercato dei contadini della tua zona.

3. Diventa attivo nel tuo governo locale. Smussa le differenze nazionali e cerca di fissare un’ordinanza comune. Cerca di avere sostegno dal tuo sceriffo locale e, nel caso di rifiuto, da’ il voto a qualcuno che ti ascolta e ti sostiene.

4. Incontrati con gente che ha le tue stesse idee per replicare il successo del Maine nella tua comunità locale. Il governo locale e la vigilanza, seguendo le linee dettate dalla Costituzione degli Stati Uniti, sono l’espressione più autentica dell’essere americano, non l’agitare una bandiera e non certo inchinarsi in servile obbedienza davanti al proteiforme governo federale.

Tutto questo inizia a prosciugare la palude dentro la quale i parassiti del globo hanno per lungo tempo gozzovigliato. Minaccia in modo diretto questi parassiti che sono stati nutriti dal popolo americano per decenni. Cercheranno di rimanere al loro posto, affondando le loro proboscidi da parassiti ancora più a fondo, proprio come Re Giorgio cercò di fare dopo
la prima Dichiarazione d’Indipendenza. I nostri Padri Fondatori hanno dimostrato che la verità, la libertà e, soprattutto, l’indipendenza erano ideali su cui aveva inciampato anche il più grande impero che esisteva sulla faccia della terra: la questione non è "se si può fare", ma semplicemente se "siamo in grado di alzarci e farlo?"

Spesso vengono cercate delle soluzioni, ora una soluzione è stata trovata. Aiutiamo Sedgwick e il numero sempre maggiore di città del Maine che vogliono far saltare per aria questa tirannia una volta per tutte. È semplice come piantare un seme, andare al mercato dei contadini del posto e far passare un’ordinanza.

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Tony Cartalucci

Fonte: http://landdestroyer.blogspot.com/2011/05/creeping-tyranny-meets-creeping.html

09.05.2011

Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da SUPERVICE