Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Le spie occidentali e i cecchini minacciano di morte i giornalisti indipendenti Meyssan e Nazemroaya

Le spie occidentali e i cecchini minacciano di morte i giornalisti indipendenti Meyssan e Nazemroaya

di Saman Mohammadi - 23/08/2011

Fonte: The Excavator

Le spie occidentali e i cecchini minacciano di morte i giornalisti indipendenti Thierry Meyssan e Mahdi Darius Nazemroaya in Libia



Oggi stavo studiando per i miei esami e quindi non sono stato in grado di scrivere una articolo come faccio di solito. Ma mi sento moralmente obbligato a fare un piccolo pezzo sui giornalisti Thierry Meyssan, Franklin Lamb e Mahdi Darius Nazemroaya che sono stati minacciati a Tripoli dalla NATO e da un dipendente della CNN.

Lamb, direttore di Americans Concerned for Middle East Peace e autore di “The Price We Pay: A Quarter-Century of Israel’s Use of American Weapons Against Civilians in Lebanon” è stato colpito da un proiettile a una gamba da un cecchino NATO fuori dall’albergo in cui era ospite in Libia. O era un colpo di avvertimento o il cecchino non è riuscito a prenderlo in testa. Ma, per fortuna, Lamb dice che sta bene.

Mathaba ha dato notizia di questi scioccanti sviluppi lunedì 22 agosto:
alla mattina, il dottor Franklin Lamb, direttore di Americans for Middle East Peace, che ha trasmesso con continuità interviste dalla sua camera d’albergo dove ha condiviso le informazioni e i suoi saperi con la comunità di YouTube, è stato colpito a una gamba da un cecchino mentre andava in bicicletta vicino al suo albergo.

Mahdi Darius Nazemroaya, un ricercatore, è riuscita per un pelo a scappare alla morte per un cecchino che gli ha sparato mentre stava uscendo dall’albergo con un cartello con la scritta “STAMPA” e per giunta è stato minacciato dai giornalisti della CNN.

Thierry Meyssan, che gestisce il blog francese VoltaireNet, ha riferito, dal Rixos Hotel, che è stato dato l’ordine da parte dei cosiddetti “giornalisti” degli Stati Uniti di abbattere Mahdi Darius Nazemroaya e Thierry Meyssan.
Il sito web Voltairenet.org ha pubblicato un articolo intitolato “Thierry Meyssan e Mahdi Darius Nazemroaya sotto minaccia di morte a Tripoli.” Un estratto:

Il giornalista francese Meyssan ci ha inviato una notizia terrificante il 22 agosto. Diffondetela per proteggere i due colleghi che sono a rischio. Sappiamo i nome di questi cosiddetti “giornalisti” che hanno espresso la minaccia e i loro nomi verranno pubblicati nelle sedi dovute.
Nazemroaya ha parlato con Russia Today dell’assalto della NATO del 21 agosto ai giornalisti indipendenti, dicendo:

Erano attacchi mirati, Kevin. Stanno prendendo di mira le zone dove sono i giornalisti internazionali per seminare il panico. La NATO ha fatto tutto il lavoro pesante. È una guerra della NATO. Non c’è da sbagliarsi. Questa è una guerra della NATO. Hanno bombardato pesantemente le città a occidente. Le hanno bombardate per tutta la notte, senza fermarsi neanche dieci secondi. Hanno bombardato interamente questa città.
La NATO ha sbarcato gli insorti sulla costa di Tripoli. Non hanno alcun rispetto per la stampa internazionale. Stava affiggendo un cartello in cima all’albergo, ho preso questa iniziativa e ho scritto “STAMPA”. E i cecchini mi hanno sparato.

Io imploro, prego la comunità internazionale, la vera comunità internazionale della gente, non quella dei governi dell’alleanza NATO, di fermare questo bagno di sangue di far fermare [inascoltabile] questo attacco orribile di Tripoli della NATO.


Nazemroaya ha aggiunto:

“Non c’è da sbagliarsi. Tutto questo fa parte della stessa guerra che è stata avviata in Afghanistan, in Iraq, in Pakistan e in altre parti del mondo.
La NATO ha bombardato senza pietà questa nazione e ha massacrato civili innocenti.”


Quando gli abbiamo chiesto della natura della resistenza alla presa della Libia da parte della NATO, Nazemroaya ha detto:

"Mi è stato detto proprio ora, non lo posso confermare, ma mi è stato detto […] che la gente si sta ammassando nella Piazza Verde e in altre parti della città, preparando le armi, pronti a combattere per difendere questa nazione. Non so quali saranno gli esiti. C’è stata un’enorme e intensa guerra psicologica […] i media ne hanno fatto deliberatamente parte.

E visto che sono a parlare dei media, uno dei miei amici mi ha chiamato, perché gli hanno riferito che un produttore, della CNN, mentre stavamo aspettando di essere tirati in salvo, dire, “Ora, soffrirai le conseguenze delle tue azioni”.


Questa era una minaccia. È una cosa inaccettabile. La CNN dovrà rispondere di questo tipo di comportamenti.

È un crimine di guerra il fatto che Nazemroaya, Lamb, Meyssan e altri giornalisti coraggiosi in prima linea della guerra siano sotto il fuoco dei cecchini della NATO a cui è stato ordinato di mirare ai giornalisti indipendenti a causa delle informazioni accurate su quello che è successo in Libia.

I giornalisti sono stati presi di mira anche nella guerra illegale in Iraq. L’amministrazione Bush fece lo stesso con i giornalisti di Al Jazeera perché si erano rifiutati di ripetere il discorso politico preconfezionato sulla guerra che era stato falsamente costruito a Washington prima degli attacchi dell’11 settembre.

Nazemroaya ha riferito a Russia Today che lui e altri giornalisti hanno contattato alcune ambasciate per fuggire dagli assassini della NATO, facendo menzione in particolare dell’ambasciata cubana.

Questi sono giornalisti veri, genuini e indipendenti che in Libia sono stati minacciati di morte dai terroristi della NATO. Riportano gli eventi per come li vedono, non fanno parte assolutamente della propaganda. Le loro vite sono a rischio perché sono onesti e si dedicano alla causa della verità.

Proprio ora, sono sotto il fuoco incrociato dei cecchini della NATO e degli assassini della verità e della libertà dei media criminali occidentali.

Dobbiamo scrivere e rendere pubblico il crimine contro il giornalismo in Libia. I terroristi di stato che governano Washington e la NATO devono essere mostrati per quello che sono, dei criminali di guerra. Questi demoni non stanno liberando la Libia, la stanno distruggendo, come hanno distrutto l’Iraq e schiavizzato il suo popolo.

Ricordate, la NATO non rappresenta il popolo americano. E neppure l’asse criminale della CIA-CFR-CNN. Questi traditori gestiscono l’America. La macchina di morte e di menzogna di Washington deve essere fermata. La macchina di morte e di menzogna israeliana deve anch’essa essere fermata.

Le spie dell’intelligence che fanno finta di essere giornalisti nei media traditori degli Stati Uniti devono essere portati in tribunale per le loro azioni contro la democrazia, il ruolo della legge, l’America, la costituzione degli Stati Uniti e la legge internazionale. Sono terroristi e bugiardi, chiaro e tondo.

CNN, Fox News, MSNBC, il New York Times e gli altri media mainstream non parlano per la comunità internazionale o per l’America. Mentono al popolo americano ogni giorno. Sono i ruffiani della stampa, come ha ben suggerito Gerald Celente.

Quando è troppo, è troppo. Milioni di persone sono morte perché la CNN, Fox News, MSNBC e altre emittenti hanno soppresso le informazioni cruciali, come l’11 settembre 11 che è stato un inside job. Tutto quello che fanno è censurare la verità, marginalizzare i rappresentanti della volontà popolare in America come nel caso di Ron Paul, e mentire sui terroristi di stato che stanno a Washington e Tel Aviv.

Queste strutture dei media sono piene di agenti della CIA che sono maestri nella finzione e nel creare racconti politici fasulli. Sono specialisti nella guerra psicologica, non sono veri giornalisti.

Non stanno solo assassinando i giornalisti indipendenti e la libertà di parola, stanno assassinando la repubblica Americana e la costituzione Americana.

Grazie per avermi letto. Ora devo tornare a studiare.

Aggiornamento: per altre informazioni sulle sicurezza di Nazemroaya, leggete l’articolo di Bradley Bouzane “Mahdi Nazemroaya in Tripoli. A Man of Courage, Committed to Truth in Media.”

L’articolo cita Nazemroaya, che è imprigionato in un albergo di Tripoli con altri giornalisti, mentre dice: “Siamo alla loro mercé. Questa è la pura verità. Non abbiamo armi, siamo qui seduti ad aspettare. Non possiamo fare niente […] e quindi i nostri governi e la comunità internazionale devono fare qualcosa per farci uscire di qui.”

************************************************

Fonte: Western Spies And Snipers Threaten Independent Journalists Thierry Meyssan and Mahdi Darius Nazemroaya With Death in Libya



Traduzione di SUPERVICE