Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Benessere senza crescita

Benessere senza crescita

di Guido Dalla Casa - 05/10/2011

http://www.gctoscana.eu/wp-content/uploads/2011/06/20decrescita.jpg
   I "Colloqui di Dobbiaco" è la denominazione di un convegno che si tiene ogni anno nella località altoatesina ed è costituito da una serie di conferenze a tema. I Colloqui si sono tenuti dal 1985 al 1999 e dal 2005 ad oggi: sono stati trattati temi ambientali di notevole rilievo, proponendo anche soluzioni concrete. L’ideatore e primo organizzatore dei Colloqui è stato Hans Glauber, scomparso nel 2008.
  Negli anni successivi al loro inizio, i Colloqui si sono sempre più dimostrati un notevole laboratorio di idee per una svolta culturale in senso ecologico. L’edizione 2011, che si è svolta nei giorni 1 e 2 ottobre con  la partecipazione di 180 persone e organizzazione impeccabile, ha avuto come titolo: “Benessere senza crescita”. Le conferenze, tenute da esperti di fama internazionale, di lingua tedesca e di lingua italiana, erano rese ben comprensibili a tutti da una perfetta traduzione simultanea in entrambe le lingue.
  Il moderatore è stato Karl Ludwig Schibel, della Fiera delle Utopie Concrete di Città di Castello (PG).  Era presente il coordinatore culturale Wolfgang Sachs, prestigiosa figura della Sede di Berlino dell’Istituto Wuppertal, anche se colpito dai postumi di una grave malattia. Il tema, trattato in una decina di relazioni, ha destato un notevole interesse, come dimostrano i numerosi interventi dei partecipanti al convegno. Sono stati presentati anche alcuni filmati tratti da documentari, fra cui segnaliamo quello dal titolo “Comprare per buttar via”.
 L’impostazione di base di tutte le relazioni è stata completamente antropocentrica, quindi senza alcun accenno alle idee dell’ecologia profonda. Si è cercato comunque di mettere in evidenza che la crescita economica non ha comportato alcun miglioramento nei rapporti umani né in alcun settore della società. Anzi, si sono avuti fortissimi sintomi di aumento del disagio psichico e sociale negli ultimi trenta-quaranta anni, soprattutto negli Stati Uniti d’America, in parallelo con la crescita dell’economia e dei consumi.
  Assai interessante anche l’analisi del problema della mobilità: i sistemi di trasporto motorizzati hanno fatto incrementare moltissimo le distanze percorse. L’equivoco fondamentale è stato il mito del risparmio di tempo che si otterrebbe aumentando la velocità. Il tempo dedicato alla mobilità è cresciuto negli ultimi decenni, a causa dell’enorme aumento delle distanze fra le singole strutture. Non esistono quasi più negozi, posti di lavoro, scuole o strutture ricreative abbastanza vicine per andarci a piedi o in bicicletta. Si moltiplicano invece i centri commerciali sempre più lontani dai quartieri residenziali, e questo fatto provoca la distruzione delle filiere economiche locali.
  Si sono messi in evidenza i tre pilastri su cui si basa la crescita economica: la pubblicità, il credito e l’ obsolescenza programmata. Questi tre “pilastri” non hanno altro scopo che alimentare ad infinitum  una spirale industriale-commerciale che non porta in realtà alcun vantaggio, ma distrugge gli ecosistemi naturali e le strutture sociali.
  E’ stato analizzato qualche spunto di passaggio ad una società post-crescita.
 
Per maggiore documentazione: www.colloqui-dobbiaco.it