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Katyn, gli Usa sapevano ma coprirono Stalin

di Paolo Mastrolilli - 12/09/2012


Nel ’39 i sovietici massacrarono 22 mila polacchi attribuendo poi la responsabilità dell’eccidio ai tedeschi, con il beneplacito di Washington


Gli Stati Uniti sapevano cosa era successo nella foresta di Katyn, ma tennero il segreto sul massacro compiuto dai sovietici contro i polacchi, per non compromettere l’alleanza con Mosca che era fondamentale allo scopo di sconfiggere i nazisti. Varsavia sospettava da sempre che questa fosse la verità, ma adesso non ci sono più dubbi, dopo la pubblicazione di mille pagine di documenti custodite finora nei National Archives di Washington.
I tedeschi avevano invaso la Polonia il primo settembre del 1939. Due settimane dopo i sovietici, che avevano firmato con Berlino il patto di non aggressione Molotov-Ribbentrop, entrarono nel territorio di Varsavia per occupare le sue regioni orientali. Durante questa avanzata catturarono migliaia di prigionieri polacchi, che furono affidati alla polizia segreta del Nkvd. Nel marzo del 1940 Lavrentiy Beria propose di eliminare tutti i militari detenuti, per impedire che Varsavia potesse mai ricostruire un esercito forte, in grado di impensierire l’Armata Rossa. Il Politburo, guidato da Stalin, approvò questo piano, e tra l’aprile e il maggio del 1940 circa 22 mila persone furono uccise e sepolte dentro fosse comuni scavate nella foresta di Katyn. Si trattava in maggioranza di soldati e poliziotti, ma anche intellettuali civili.
I nazisti poi attaccarono l’Urss e occuparono questa regione, e Mosca scaricò su di loro la responsabilità del massacro. Washington sostenne questa versione, perché aveva bisogno di conservare l’alleanza con i sovietici allo scopo di piegare Berlino, ma sapeva esattamente cosa era successo. Infatti i tedeschi, nel maggio del 1943, avevano portato a Katyn un gruppo di prigionieri anglo-americani, per testimoniare la situazione. Tra di essi c’erano il capitano Donald Stewart e il tenente colonnello John Van Vliet, che dopo la visita mandarono un messaggio in codice ai servizi Usa, con cui confermavano la colpa sovietica: «La versione tedesca - scrissero - è sostanzialmente corretta». Gli Stati Uniti però nascosero la verità, fino a quando Mosca alzò la cortina di ferro in Europa, e fino a ieri hanno negato di saperla. In questo modo non hanno fatto solo un torto ai polacchi e alla storia, ma hanno ritardato la presa di coscienza della vera natura dello stalinismo.