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Sanzioni e "primavera persiana": la guerra dell'Occidente all'Iran è già in corso

di Davood Abbasi - 09/10/2012

Fonte: Radio Italia IRIB


Sanzioni e "primavera persiana": la guerra dell'Occidente all'Iran è già in corso. Teheran si salverà?
L'esperienza ha insegnato agli iraniani di saper leggere tra le righe, e riuscire a comprendere quello che i politici occidentali dicono, anche quando non lo dicono esplicitamente.

Per non proseguire con il giro di parole troppo astratto di sopra, si cita un esempio per far comprendere di cosa stiamo parlando.

Agli inizi del 2012 John Sawers, il direttore dell'agenzia di spionaggio inglese MI6, affermò che l'Occidente "doveva effettuare operazioni segrete in Iran" per fermare quello che riteneva "la costruzione della bomba nucleare". Pochi in Iran, allora, compresero che quella era una dichiarazione preoccupante; pochi mesi dopo agenti d'intelligence del Mossad assassinarono a Teheran il giovanissimo ricercatore Masoud Ahmadi Roshan, la cui bambina oggi frequenta le elementari ed ha espresso la volontà di continuare la via del padre e di studiare fisica.

Ma l'Occidente ha in mente di non permettere alla piccola Armita di realizzare il suo sogno, e magari di farla morire prima che cresca sotto una bomba sparata da un drone o da un caccia, come del resto oggi avviene in Afghanistan, Yemen o altrove.

Ma vediamo come stanno le cose. Esaminiamo una serie di iniziative del 2012 che ricompongono in maniera inconfondibile un puzzle, che risulta decisamente preoccupante.

L'inizio del 2012 annuncia per l'Iran l'arrivo di nuove inspiegabili sanzioni. Mentre l'Iran prosegue i negoziati ed ha più volte avanzato proposte per risolvere il contenzioso sul nucleare, e mentre ha sempre mantenuto attiva la cooperazione con l'AIEA, agli inizi del 2012 Obama e poi i suoi alleati europei approvano sanzioni senza precedenti. Viene boicottato l'acquisto del petrolio, la principale fonte di reddito dell'Iran, e vengono arrestate le transazioni con la banca centrale iraniana.

Teheran resiste coraggiosamente ed anche in tale situazione riesce a vendere lo stesso una media di 1.1 milioni di barili al giorno, metà del passato ma pur sempre una quantità rispettabile. L'Iran attualmente pianifica l'entrata in azione di 13 nuove petroliere e procede con la firma di nuovi accordi con l'est asiatico ed alcuni partner regionali che nei prossimi mesi, potrebbero far ricrescere la quota di esportazione del petrolio.

Intanto però alla fine di Settembre ed agli inizi di Ottobre il fronte occidentale conquista la sua prima maligna vittoria; il valore del rial, la valuta iraniana, crolla nei confronti di dollaro ed euro visto che all'interno qualcosa o qualcuno ha creato un effetto psicologico di ansia nel mercato, facendo pensare che presto la valuta inizierà a scarseggiare per via delle sanzioni.

Il fenomeno è solo passeggero e la polizia, l'intelligence ed i Pasdaran scoprono presto che quell'effetto dollaro insolito, creatosi di colpo è l'esito di una serie di azioni di criminali economici, più o meno organizzati, che in maniera coordinata hanno cercato di far lievitare il prezzo usando soprattutto il mercato nero. Nei prossimi giorni, dicono le autorità iraniane, i primi pesci grossi verranno presentati; e non sorprenderebbe se ci fossero tra loro persone più o meno collegate all'estero o persino ad agenzie d'intelligence occidentali o ad esempio al Mossad.

Ad ogni modo il dollaro ed anche l'oro (che era salito seguendo il dollaro), hanno iniziato una violenta picchiata dimostrando che era stata solo una bolla "innescata" da certe operazioni.

Ma mentre la polizia, l'intelligence ed i Pasdaran iraniani comprendevano che qualcosa di insolito si stava muovendo di nuovo, ecco che il Ministro degli Esteri israeliano Lieberman ha fatto una di quelle dichiarazioni sulla quale bisogna riflettere per bene e che insomma, bisogna saper interpretare. Riportiamo quì testualmente la notizia, come è stata riportata dall'Ansa, la maggiore agenzia di stampa italiana.

"Mo: Iran,Lieberman,e' Primavera persiana

Ministro Esteri Israele, nel 2013 sara' sempre piu' forte

04 ottobre, 11:53

(ANSA) - TEL AVIV, 4 OTT - In un primo commento agli incidenti fra dimostranti e reparti della polizia verificatisi ieri nel centro di Teheran il ministro israeliano degli Esteri, Avigdor Lieberman, ha affermato che ''si avvertono gia' i primi sintomi di una 'Primavera persiana''', che a suo avviso si manifestera' in Iran con determinazione crescente l'anno prossimo con l'avvicinarsi delle elezioni presidenziali."

Riportiamo la notizia più completa, riferita da Tmnews.

"Iran/ Ministro Esteri israeliano: ci sarà "primavera persiana"

Scatenata da sanzioni, in vista del voto della prossima estate

Gerusalemme, 4 ott. (TMNews) - Il ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman prevede una "primavera persiana dopo la primavera araba", scatenata dalle sanzioni internazionali contro l'Iran. All'indomani delle proteste e degli scontri a Teheran provocati dalla crisi della valuta nazionale, Lieberman ha dichiarato alla radio militare che "una primavera persiana seguirà la primavera araba, l'instabilità sta colpendo l'Iran e non solo Teheran".

"Non non c'è alcun dubbio sul fatto che il movimento di protesta si rafforzerà con l'avvicinarsi delle elezioni presidenziali iraniane della prossima estate - ha aggiunto - il regime iraniano si sta avvicinando a un punto critico. Le sanzioni internazionali non hanno convinto i governanti di quel Paese a rinunciare al programma nucleare, ma la cosa importante è che il popolo iraniano comincia a far sapere che non è pronto a sacrificarsi per soddisfare le ambizioni rivoluzionarie e fanatiche dei suoi leader".
Lieberam ha quindi invitato i Paesi occidentali a garantire il loro sostegno al movimento, a differenza di quanto fatto nelle precedenti manifestazioni di piazza del 2009, represse dal regime: "Questa volta tutto l'Occidente deve aiutare il movimento facilitando le comunicazioni, garantendo aiuti finanziari e mobilitando le organizzazioni internazionali come il Consiglio di sicurezza Onu, l'Unione europea e altri". (fonte Afp)"

Dunque come mai Lieberman è diventato un "veggente" così bravo? Lui in pratica, non sapendo nascondere la sua gioia, spiega il piano che secondo molti analisti iraniani l'Occidente ha già avviato e che è sicuramente l'inizio della guerra all'Iran.

L'Occidente ha attuato le sanzioni più pesanti, ma le più pesanti che poteva, e non ha badato alle questioni umaniterie, alla moralità, a nulla; ha dato inizio alla guerra per annientare la Repubblica Islamica dell'Iran.

Come ci spiega gentilmente Lieberman, la strategia è semplice; le sanzioni devono creare inflazione, problemi con la valuta, anomalie economiche in generale e quindi scontento tra la popolazione; come avvenne nel 2009, poi, ci penseranno le agenzie di intelligence occidentali e quelle di Israele a penetrare tra la gente e piazzare i propri uomini che all'arrivo delle prossime presidenziali, dovranno cercare di coniugare lo scontento economico in azioni violente ed estremismi nel pieno della campagna. A questo punto quando le forze dell'ordine cercheranno di calmare gli animi l'Occidente probabilmente alzerà il grido del suo "j'accuse" e probabilmente, come ha fatto in Siria, ed ha fatto prima anche in Iran con il famoso sceneggiato di Neda, da Teheran arriveranno in abbondanza video e immagini false sulla repressione ed ecc...

Nel frattempo a Washington si sarà avvincendato il presidente che quindi non sarà più una anatra zoppa e potrà decidere, volendo, di procedere con azioni anche più serie contro l'Iran. Deferimento al Consiglio di Sicurezza, condanne, risoluzioni ed ecc...Il prossimo presidente Usa, potrebbe poi decidere se dare il colpo di grazia con un colpo di Stato o con una vera e propria aggressione militare.

Da notare che l'Ansa sin da ora non spiega nulla sul fatto che la polizia iraniana ha arrestato coloro che nel centro di Teheran vendevano valuta al mercato nero e con prezzi gonfiati, ma parla stranamente di "indicenti fra dimostranti (che bugia stratosferica!/ndr) e reparti della polizia", mentre quel giorno a Teheran non c'era un solo dimostrante.

Sabato anche il Ministro della Difesa britannico ha detto, per la prima volta, che l'Occidente vuole precisamente che le sanzioni vadano a colpire il popolo iraniano. (http://www.presstv.ir/detail/2012/10/07/265364/uk-we-want-iran-sanctions-to-hit-people/)

E perchè? Perchè vogliono proprio innescare scontento tra la gente per poi avviare, il losco piano citato sopra.

Non è la prima volta e l'Occidente ha una lunga tradizione di azioni contro l'Iran. Nel 1953 gli americano effettuarono un colpo di Stato contro il primo governo democratico della storia dell'Iran guidato da Mosaddeq, facendo tornare lo Sha che era scappato in Italia.

Nel 1980 tentarono di distruggere la rivoluzione islamica con l'Operazione Teheran nel deserto di Tabas, che si trasformò in una commedia perchè nel deserto gli aerei americani si scontrarono e poi furono costretti a scappare lasciando anche sul posto mezzi e morti.

Dopo l'Occidente fece partire la guerra contro l'Iran armando fino ai denti Saddam, che dopo 8 anni di guerra si ritirò umiliato e sconfitto.

Dopo ci sono state sempre le sanzioni, poi l'Occidente ha vietato la vendita all'Iran di pezzi di ricambio per aereo, poi ha accusato a lungo l'Iran per presunte violazioni dei diritti umani, alle volte per presunto sostegno al terrorismo, infine per aver sviluppato un programma nucleare civile.

I disordini post-elettorali del 2009 e dal 2010 al 2012, l'assassinio di cinque scienziati nucleari sono state le ultime azioni dell'Occidente in Iran.

Ora quest'altro piano; l'Iran ce la farà pure questa volta? L'Iran è secondo la stessa Nato il più potente paese della regione, un paese senza eguali in molti sensi e soprattutto un posto dove la gente ama e crede ancora nel suo governo.

Visto che queste righe vengono scritte in una redazione di Teheran, in Iran sanno bene cosa sta accadendo e non se ne staranno con le mani in mano.

Il bello e' che la strategia occidentale si sta rivelando un fiasco pure in Siria e se Dio vorra', le ambizioni dell'Occidente contro Iran e Siria potrebbero fare uscire le due nazioni dalla attuale situazione ancora piu' forti ed ancora piu' un simbolo di "politica indipendente" a livello mondiale.

L'Iran lo ha dimostrato bene all'ultimo summit NAM ospitando nella sua capitale Capi di Stato, Premier, Ministro degli Esteri e rappresentanti di oltre 120 paesi.