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Nobel: un premio al boia

di Giorgio Cattaneo - 14/10/2012



NobelUE 20121014


Di fronte a una notizia come quella che proviene da Oslo si resta sgomenti: servirebbe una mobilitazione internazionale per rifiutare il Nobel per la Pace incredibilmente assegnato alla tecnocrazia-fantasma che, abusando dei diritti dei popoli europei, governa il continente senz’ombra di democrazia e ormai lo affama in modo spietato, a colpi di diktat scellerati e sordi a ogni voce di protesta.

Per come è attualmente costituita, l’Unione Europea – dominata da un direttorio di non-eletti, la famigerata Commissione – si configura come una struttura di potere arcaica, di natura imperiale e pre-moderna, nemica del diritto e delle libere Costituzioni degli Stati democratici sorti dall’immane lotta contro il nazifascismo tra le macerie del vecchio continente alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Grecia, Spagna, Italia: lo stillicidio quotidiano dei tagli alla spesa sociale viene imposto da un potere anonimo e remoto, che nessun cittadino europeo ha mai legittimato né tantomeno autorizzato a demolire dalle fondamenta l’economia reale, il welfare, la sicurezza sociale dei lavoratori e degli anziani, il futuro dei giovani.

La clamorosa confisca delle sovranità nazionali sancita dal Trattato di Maastricht si è consumata in modo quasi clandestino, sotto la protezione mediatica del trionfalismo europeistico: l’inizio della fine delle libertà democratiche conquistate con il sangue è stato contrabbandato come un orizzonte di pace e prosperità, mentre – dietro la cortina delle mistificazioni ufficiali – prendeva vita il disegno economicida dell’euro, concepito per privare gli Stati democratici della loro stessa ragion d’essere, la libertà costituzionale di disporre della propria spesa pubblica in base al patto elettorale sancito coi cittadini.

Proprio mentre da più parti si levano voci che chiedono una revisione integrale dell’Unione Europea in senso democratico, per metter fine ad un arbitrio inaudito che fa dell’attuale Europa una sorta di mostro giuridico unico al mondo, il comitato di Oslo decide di attribuire il Nobel per la Pace a Bruxelles, la capitale-ombra che sta promuovendo una guerra civile catastrofica, senza precedenti, destinata a precipitare i popoli europei sull’orlo della catastrofe, in ossequio ai voleri dell’onnipotente élite mondiale messa alle corde dal fallimento della globalizzazione, dal tramonto dello sviluppo, dall’eclissi della crescita infinita come motore inesauribile del sistema capitalistico industriale.

Giordano Bruno fu bruciato vivo perché aveva osato sostenere che l’universo è infinito. Almeno, a nessuno venne in mente di dare un premio al boia.