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Il vero ostacolo è l’individualismo borghese

di Fabrizio Fratus - 15/11/2012

Fonte: iltalebano

Siamo in crisi e lo sappiamo bene, molto bene. I prezzi dei prodotti sono lievitati verso l’alto, chi fa la spesa se ne rende conto. La benzina, poi, non ne parliamo… impossibile permettersi la gita domenicale. Ma gli italiani non si sentono, non urlano, non scendono in piazza, sembrano assopiti, addormentati. Si qualcuno sbraita su Facebook, pochi altri manifestano, la maggioranza è ferma davanti alla tv a “rimbambire”. Solo chi ha realmente una situazione drastica accenna ad una reazione, ma resta circoscritta al suo piccolo microcosmo.

Ieri, per esempio, i lavoratori del Sulcis hanno, per così dire, manifestato il loro dissenso (vi è stata una vera e propria guerriglia) ma nessun Tg ne ha parlato. Normale disinformazione italiana: la casta dei giornalisti difende il potere e contribuisce ad addormentare le coscienze della persone, aiutando il sistema libera-capitalista nella sua marcia affamatrice del popolo. Eh già, dati alla mano si può facilmente comprendere come il governo stia lavorando per il bene di banche e multinazionali; da una parte si spremono i contribuenti, quelli che pagano, quelli che lavorano onestamente; dall’altra si “regalano” soldi a banche, al mercato, ad aziende che poco hanno a che fare con L’Italia.

Aumentando continuamente la pressione fiscale si diminuisce la forza concorrenziale delle medie e piccole imprese, divenendo così deboli. La conseguenza è quella di un abbandono crescente della capacità produttiva, con conseguente abbandono della fetta di mercato conquistata negli anni precedenti con lavoro e buona impresa, a scapito di aziende più grandi. Il processo appena descritto porta ovviamente a licenziamenti e a disgregazione sociale.

Il Talebano da sempre si oppone al sistema di sviluppo capitalista. La strada da seguire è quella di un ritorno ad un modello comunitario in cui non vi sia, come motore di sviluppo, la competizione ma, al contrario, la complicità, la solidarietà e il comune sentire.

Oggi viviamo in un sistema in cui tutti lavorano per se stessi, senza comprendere la verità della situazione in cui viviamo, nel mare in cui stiamo navigando, pochi hanno compreso che la nostra nave sta affondando. Noi tutti dobbiamo prendere coscienza del fatto che solo cambiando modello di società e di sviluppo sarà possibile dare un futuro ai nostri figli. Una visione drastica? No, una visione realistica. Eravamo uno dei paesi più ricchi d’Europa e del mondo, ora stiamo aumentando incredibilmente la povertà reale e percepita. Di noi che guardiamo la tv, di noi che pensiamo al nostro microcosmo, di noi che siamo individualisti, di noi che guardiamo sempre quanto abbiamo in tasca, di noi che pensiamo solo a quanto guadagniamo, di noi che siamo tutti dei piccolo-borghesi.