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L’Ucraina alla deriva verso la guerra civile e lo scontro tra grandi potenze?

di Paul Craig Roberts - 23/02/2014


mapLa gente chiede soluzioni, ma non sono possibili soluzioni in un mondo disinformato. Le popolazioni quasi ovunque sono insoddisfatte, ma pochi hanno una qualche comprensione della situazione reale. Prima che ci possano essere soluzioni, la gente deve sapere la verità dei problemi. Per quei pochi inclini ad essere dei messaggeri, è in gran parte un compito ingrato. L’ipotesi che l’uomo sia un animale razionale non è corretta. È una creatura emotiva, non il dr. Spock di Star Trek. Gli esseri umani subiscono il lavaggio del cervello per incultura e indottrinamento. I patrioti rispondono con ostilità alle critiche verso i loro governi, Paesi, speranze e delusioni. Le loro emozioni distorcono i fatti, se dovessero arrivarci. Aspirazioni e delusioni prevalgono sulla verità. La maggior parte delle persone vuole sentirsi dire ciò che desidera. Di conseguenza, è sempre credulona e le sue illusioni ed auto-illusioni la rende facile vittima della propaganda. Ciò è vero a tutti i livelli della società e per i dirigenti stessi. Assistiamo a ciò oggi in Ucraina occidentale, dove una miscela di studenti universitari insensati, pedine dell’egemonia mondiale di Washington, assieme a manifestanti comprati ed a fascisti ultra-nazionalisti, portano seri problemi alla Ucraina e forse a una mortale guerra mondiale.
Molti manifestanti sono solo disoccupati che cercano denaro facile. E’ il tipico idealista insensato  che distrugge l’indipendenza del proprio Paese. Victoria Nuland, la neoconservatrice statunitense assistente del segretario di Stato, il cui scopo è l’egemonia mondiale degli Stati Uniti, ha detto agli ucraini ciò che gli serbava lo scorso 13 dicembre, ma i manifestanti erano troppo in delirio per  sentirla. Negli otto minuti e 46 secondi di discorso al National Press Club sponsorizzato da US-Ukraine Foundation, Chevron e Ukraine-in-Washington Lobby Group, Nuland vantava il fatto che Washington abbia speso 5 miliardi dollari per fomentare l’agitazione per trascinare l’Ucraina nell’UE. Una volta preda dell’UE, l’Ucraina sarebbe “aiutata” dall’occidente attraverso il FMI. Nuland, naturalmente, ha presentato il FMI come il soccorritore dell’Ucraina, non come la mano di ferro dell’occidente che spremerà tutta l’economia in difficoltà dell’Ucraina. Il pubblico di Nuland era formato da persone che si arricchiranno con i saccheggi e i legami con un governo ucraino nominato da Washington. Basta guardare il grande logo della Chevron sotto cui Nuland parlava, e si capisce di cosa si tratta. Il discorso di Nuland ometteva di avvisare i manifestanti ucraini, determinati a distruggere l’indipendenza dell’Ucraina e a consegnare il loro Paese al FMI per essere saccheggiato come Lettonia, Grecia e ogni Paese che abbia adottato un programma di aggiustamento strutturale del FMI. Tutte le somme che i manifestanti hanno avuto da Stati Uniti e Unione europea saranno presto restituite più volte con l’Ucraina “dominata” dal saccheggio occidentale.
Nel suo breve discorso, l’agitatrice neocon Nuland ha affermato che i manifestanti, per il cui allevamento Washington ha speso 5 miliardi di dollari, protestano “pacificamente con grande moderazione” contro un governo brutale. Secondo RT, che ha molta più credibilità del dipartimento di Stato degli Stati Uniti (si ricordi il segretario di Stato Colin Powell alle Nazioni Unite chiedere l’invasione statunitense dell’Iraq con la “prova” delle armi di distruzione di massa irachene, un discorso che Powell poi sconfessò come disinformazione del regime di Bush), i rivoltosi ucraini hanno sequestrato 1500 pistole, 100000 munizioni, 3 mitragliatrici e granate dalle armerie militari. La polizia ucraina rispettosa dei diritti umani ha permesso che le violenze le sfuggissero di mano. Numerosi poliziotti sono stati bruciati dalle molotov. L’ultima relazione indica che 108 poliziotti sono stati colpiti.  Numerosi sono morti e 63 sono in condizioni critiche. Queste vittime sono i prodotti dei  “manifestanti che protestano pacificamente agendo con grande moderazione”, di Nuland. Il 20 febbraio, il governo indipendente legittimo dell’Ucraina ha risposto ai rivoltosi che usavano armi da fuoco, consentendo alla polizia di rispondere per autodifesa.
Forse i russofobi ucraini occidentali meritano il FMI, e forse l’UE merita i nazionalisti estremisti che cercano di rovesciare il governo dell’Ucraina. Una volta che gli ucraini subiranno il saccheggio occidentale, andranno in ginocchio accattonando la salvezza dalla Russia. L’unica cosa certa è che è difficile che la parte russa dell’Ucraina resti nell’Ucraina. Durante l’era sovietica, parti della Russia stessa, come la Crimea, furono assegnate alla Repubblica Socialista Sovietica dell’Ucraina, forse al fine di aumentare la popolazione russa in Ucraina. In altre parole, gran parte delle province ucraine orientali e meridionali di oggi, sono tradizionale territorio russo e non fanno parte dell’Ucraina storica. Fin quando la Russia concesse l’indipendenza all’Ucraina nei primi anni ’90, questa ebbe poca indipendenza dal 14° secolo, e fu parte della Russia per 200 anni. Il problema con la concessione dell’indipendenza è che gran parte dell’Ucraina non è ucraina. E’ russa. Come ho già detto in precedenza, la Russia considera la prospettiva dell’Ucraina membro dell’Unione Europea e della NATO, con basi statunitensi al confine della Russia, una “minaccia strategica.” E’ difficile che il governo russo e i territori russi in Ucraina accettino il piano di Washington per l’Ucraina. Qualunque siano le intenzioni, le dichiarazioni provocatorie del segretario di Stato John Kerry alzano la tensione e fomentano la guerra. La stragrande maggioranza delle popolazioni statunitense ed occidentale non ha idea di quale sia la situazione reale, perché crede alla “stampa libera” allineata alla propaganda neoconservatrice.
La bugie di Washington distruggono non solo le libertà civili in Patria e all’estero, ma allarmano pericolosamente la Russia per la propria sicurezza. Se Washington riesce a rovesciare il governo ucraino (l’articolo è stato scritto il giorno prima del crollo del regime di Janukovch a Kiev – OR), le province orientali e meridionali rischiano la secessione. Se la secessione diventa una guerra civile invece di un divorzio pacifico, la Russia non starà ferma. Se i guerrafondai di Washington avranno le basi nell’Ucraina occidentale, le due potenze nucleari si getteranno in un conflitto militare. Il governo ucraino ha permesso che tale situazione pericolosa si sviluppi, perché ingenuamente ha consentito che per anni miliardi di dollari USA fluissero nel Paese per creare quinte colonne sotto le mentite spoglie di organizzazioni educative e per i diritti umani, il cui vero scopo era destabilizzare il Paese. La conseguenza della fiducia ucraina verso l’occidente è la prospettiva di una guerra civile e di una più grande.

Paul Craig Roberts, ex-assistente del segretario del Tesoro USA ed redattore del Wall Street Journal, ha ricoperto numerosi incarichi universitari.

Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora