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Benvenuti nel Nulandistan: uno sguardo su ciò che USA e UE hanno scatenato in Ucraina

di Mahdi Darius Nazemroaya - 14/05/2014

Fonte: Aurora sito


1526101Le operazioni antiterrorismo del regime Jatsenjuk negli oblast meridionali e orientali (regioni) dell’Ucraina sono solo uso della forza marziale contro i civili ucraini che si oppongono al regime golpista di Kiev. Cittadini ucraini prevalentemente pacifici che si oppongono ai golpisti, e non dei “separatisti armati”, sono l’obiettivo principale delle milizie del regime. Il discorso sui separatisti “filo-russi” è il tentativo fuorviante di nascondere la vera natura delle proteste contro il regime, cioè l’opposizione ad un colpo di Stato. Il problema principale sono i manifestanti anti-golpe contro la giunta e non separatisti e federalisti contro Kiev. Chiamare la giunta a Kiev governo dell’Ucraina significa rifiutarne o ignorarne l’illegittimità.

Benvenuti nel Nulandistan
Ovunque il governo degli Stati Uniti dice di promuovere democrazia e libertà, come l’assistente del segretario di Stato Victoria Nuland professa sull’Ucraina, dove si propaga impoverimento,  settarismo, scontri e morte. Benvenuti nell’Ucraina post-golpe o Nulandistan. Segue le precedenti   tradizioni di destabilizzazione e violenze onorate dai funzionari degli Stati Uniti come il senatore John McCain nella Repubblica araba siriana (McCainistan) e Hillary Clinton in Libia (Clintonistan). Arsenij Petrovich Jatsenjuk, che ha illegalmente preso il posto di primo ministro ucraino con il sostegno degli Stati Uniti e dell’Unione europea, non è mai stato il favorito dei manifestanti autentici di Euro-Majdan o anche della base dei suoi alleati. Quando, senza alcuna elezione o discussione pubblica, ebbe arbitrariamente la carica di primo ministro, molti nel movimento di protesta Euro-Majdan lo fischiarono e alcuni addirittura gridarono “una pallottola in testa”. Anche il suo capo di partito, l’infame corrotta Julija Volodimirivna Timoshenko, fu fischiata dopo il suo arrivo. In realtà, Jatsenjuk e gli altri politici ucraini che s’identificano con Euro-Maidan, come Oleg Tjagnibok dell’ultra-nazionalista Svoboda, hanno sfruttato le speranze e i sogni degli ucraini che protestavano non solo contro il governo ucraino di Viktor Fjodorovich Janukovich, ma l’intero corrotto sistema politico ucraino. Nascondendosi dietro i manifestanti, il partito Batkivshina di Timoshenko e Jatsenyuk usarono le milizie dei loro alleati ultra-nazionalisti per lanciare un violento colpo di Stato a Kiev.
Non c’è democrazia in Ucraina e, con il pieno sostegno dell’Unione europea e del governo degli Stati Uniti, la libertà di parola in Ucraina è sotto attacco da parte del nuovo regime e dei suoi scagnozzi. Il regime golpista di Jatsenjuk usa la mano pesante sulle libertà nei media, ha inviato  forze militari e di sicurezza ucraine ad attaccare i manifestanti anti-golpisti con il pretesto delle operazioni antiterrorismo della NATO e ha iniziato purghe e cacce alle streghe in tutta l’Ucraina. Queste sono iniziate dal direttore della televisione nazionale dell’Ucraina, Aleksandr Pantelejmonov, minacciato e picchiato per dimettersi dai deputati di Svoboda Igor Miroshninchenko e Andrej Ilienko. Un clima di intimidazione e bullismo è il nuovo ordine del giorno nel Nulandistan e i politici che si oppongono al regime vengono regolarmente minacciati e picchiati, alcuni fino a quasi morirne. Tattiche d’intimidazione e di violenza sono usate anche per costringere politici e funzionari ucraini a dimettersi o cedere il potere. Nella Verkhova Rada o Parlamento ucraino, i restanti deputati che hanno il coraggio di parlare contro il regime e le sue politiche sono messi a tacere e picchiati. Questa è la libertà sostenuta dagli USA ed importata in Ucraina, secondo Nuland. Ad esempio, il deputato Petro Simonenko è stato filmato mentre veniva spintonato e messo a tacere solo per aver osato condannare l’uso di militari e forze di sicurezza ucraini contro i manifestanti civili da parte del regime di Jatsenjuk. Prima di essere messo a tacere, Simonenko ha colto il punto notando come gli ultra-nazionalisti servano gli interessi stranieri e non nazionali dell’Ucraina, di fatto dividendo il Paese dell’Europa orientale. Gli uffici del partito del deputato alla Rada sono stati bruciati, come quelli di altri partiti politici che in Ucraina si oppongono al colpo di Stato. Ancora una volta, benvenuti nel Nulandistan, creato da dipartimento di Stato USA, CIA, USAID, National Endowment for Democracy (NED) e tutta la serie di altri tentacoli statunitensi. Da quando hanno preso il potere, i cosiddetti “democratici” di Euro-Majdan del regime Jatsenjuk hanno iniziato ad uccidere gli ucraini che gli si oppongono o protestano. Nel processo il regime Jatsenjuk nega quei diritti che Arsenij Jatsenjuk, Victoria Nuland, John McCain, Catherine Ashton e il movimento euro-Maidan rivendicavano per legittimare il colpo di Stato sostenuto dagli USA e la violenta presa del potere a Kiev.

Il massacro della Casa dei Sindacati ad Odessa
Nella famosa città portuale di Odessa, sulla costa del Mar Nero, il regime Jatsenjuk ha tentato provocazioni settarie, permettendo la partita di calcio tra Chernomorets Odessa e Metalist Kharkov, sapendo che migliaia di sostenitori del regime ultra-nazionalisti avrebbero affollano Odessa per la partita del 2 maggio 2014. Dopo il match, i sostenitori del regime hanno tenuto una manifestazione autorizzata dalle autorità locali installate dal regime, iniziando ad urlare “accoltellate i russi” utilizzando un linguaggio sprezzante. Poi coloro che sembravano essere attivisti anti-golpe,  supporter della federalizzazione o della separazione, indossanti Nastri di San Giorgio e bande rosse sulle maniche affrontarono i sostenitori del regime, comportando uno scontro violento a Odessa.  Poi divenne chiaro che tali teppisti erano agenti coperti e provocatori. Alcuni poliziotti e agenti della sicurezza in tenuta antisommossa, inviati dal regime a Kiev ad Odessa, indossavano anche loro fasce rosse sulle maniche in associazione con i finti attivisti anti-golpe. Dopo che i falsi attivisti anti-golpe, definiti poi “terzi”, scomparvero, i golpisti attaccarono gli attivisti anti-golpe indipendenti e pacifici presso la casa dei sindacati di Odessa. Quando gli attivisti anti-golpe corsero nell’edificio per ripararsi, fu incendiato con bottiglie molotov. La polizia osservava mentre i golpisti attaccarono e uccisero gli attivisti inermi nella Casa dei sindacati, mentre ambulanze e camion dei pompieri furono ostacolati nel soccorrere le molte persone nell’edificio in fiamme. Ci sono prove video che mostrano i sostenitori di Svoboda ed euro-Majdan sparare alle persone nella casa dei sindacati, mentre altri le uccidono nell’edificio. Un tizio che si presentava come sotnik Mykola, capo di euro-Maidan, viene ripreso mentre spara sull’edificio a persone che cercano di sfuggire al fuoco. Una donna incinta viene registrata mentre grida aiuto prima di essere strangolata da un sostenitore del regime che indossa una giacca bianca e blu. Una dei sostenitori ultra-nazionalisti del regime Jatsenyjk ad Odessa durante gli attacchi, con orgoglio ha scritto dell’assassinio degli attivisti anti-golpe nella sua pagina Facebook. “La mia giacca puzza di gomma bruciata ed è macchiata di sangue. Da un lato, c’è l’orrore, quando penso alle facce dei morti, invece c’è l’orgoglio e non c’è niente che tu possa fare al riguardo“, ha scritto.

Angela-Aravinas-support-of-MurderPervij Kanal della Russia (Primo Canale) utilizza i video di YouTube a disposizione del pubblico sugli scontri a Odessa per precisare ciò che è accaduto nella città che chiama “la perla del Mar Nero”. Le loro importanti osservazioni sull’iniziativa, fino agli scontri, sono segnalati da RT in inglese al pubblico internazionale. Tatjana Ivananko, sopravvissuta all’attacco al campo degli attivisti anti-golpe di Odessa, ha detto al giornalista ucraino di RT Internazionale Aleksej Jaroshevskij, in una approfondita intervista, che la “polizia non faceva nulla” e che i sostenitori del colpo di Stato “uccisero alcune persone sfuggite (al fuoco), e gettato dalle finestre coloro che non erano fuggiti, uccidendoli al suolo“. Ha anche hanno confermato che non vi erano stranieri e che  agenti provocatori “terzi” non erano presenti nel suo gruppo.

 

Le false operazioni antiterrorismo del regime di Jatsenjuk sono un polverone
Vi sono stati l’assedio all’oblast di Donestsk da parte del regime golpista a Kiev. Civili disarmati  uccisi a Mariupol per ordine del regime di Jatsenjuk, il 9 maggio 2014. Video di Marjupol mostrano dei civili disarmati uccisi nelle cosiddette operazioni antiterrorismo per ordine del regime Jatsenjuk, nel tentativo di controllare quelle parti dell’Ucraina che non riconoscono il colpo di Stato di febbraio che ha spodestato il governo dell’Ucraina. Altri civili ucraini sono stati uccisi il 10 maggio 2014, durante il referendum in diversi oblast situati nella regione dell’Ucraina polemicamente chiamata Novorossija per ragioni storiche e sociologiche. Anche se vi sono state schermaglie tra il regime e combattenti della resistenza in luoghi come Slavjansk, il regime Jatsenjuk ha ucciso quei civili che cercavano di esercitare i loro diritti democratici di voto nei referendum. Ad esempio, invece di permettere agli abitanti di Krasnoarmejsk, nell’oblast di Donetsk, di votare sul loro futuro, la giunta ha inviato le sue milizie per impedirne il libero voto. Ciò con il pretesto delle operazioni antiterrorismo. Le operazioni antiterrorismo sostenute dagli USA sono la cortina fumogena volta a nascondere le motivazioni del regime per interrompere il referendum. Il regime usa la cosiddetta Guardia Nazionale dell’Ucraina per imporsi sui suoi avversari. Ciò che è importante da notare è che tale guardia è stata creata nel marzo 2014 dal governo golpista, per consolidare la presa del potere. La milizia ha incorporato le sezioni degli stessi gruppi ultra-nazionalisti che hanno violentemente cacciato il legittimo governo ucraino da Kiev, nel febbraio 2014. In altre parole, molti degli stessi elementi armati che hanno assaltato gli uffici del governo ucraino nel colpo di Stato, ora agiscono ufficialmente. Inoltre, anche se la Guardia Nazionale è ufficialmente classificata come forza di riserva delle forze armate ucraine, è sotto la giurisdizione e il controllo del ministero degli Interni, consigliato da agenzie governative degli Stati Uniti (ad esempio, CIA ed FBI) e pesantemente sotto il controllo ultra-nazionalista. La ragione di ciò è che l’esercito ucraino non è fedele al regime golpista a Kiev. L’irregolare Guardia Nazionale composta da ultra-nazionalisti armati fedeli al regime, d’altra parte è affidabile per i golpisti, essendo più che disposti a fare il lavoro sporco del regime, uccidendo civili disarmati, cosa cui le forze armate ucraine si rifiuterebbero di fare.

La predisposizione del regime di Jatsenjuk nel commettere atrocità e crimini in Ucraina
La giunta di Jatsenjuk e i suoi sostenitori hanno sempre voluto usare la forza contro i loro oppositori. Il discorso sui “pro-russi” e persino sulla lingua russa è fuorviante. La vera natura dell’opposizione nelle parti meridionali e orientali dell’Ucraina è d’opposizione a un governo illegale golpista al servizio straniero. La richiesta di autonomia locale, federalizzazione, separazione o riunificazione con la Russia ne sono la conseguenza. Già il 10 marzo 2014, i sostenitori di Euro-Maidan, come l’affarista ucraino Gennadij Balashov, cominciarono a dire pubblicamente che i manifestanti nelle parti orientali e meridionali dell’Ucraina dovevano essere uccisi. Balashov invocava anche il blocco del gas naturale dalla Russia ai Paesi dell’Unione europea e tentativi deliberati di provocare la Federazione russa. Ha candidamente scoraggiato qualsiasi dialogo e richiesto spargimento di sangue e pulizia etnica, più propriamente il genocidio, in Crimea, Kharkov, Dnepropetrovsk e Donetsk. Chiunque si opponga al regime golpista a Kiev, ha chiarito, dovrebbe essere ucciso senza pietà, compreso chi indossa il nastro arancione e nero di San Giorgio. Il Nastro di San Giorgio viene utilizzato per commemorare la fine della Seconda Guerra Mondiale (o la Grande Guerra Patriottica, come viene chiamata in Ucraina e Russia) e la sconfitta della Germania nazista. Questo simbolo è diventato il segno distintivo dei manifestanti anti-golpisti in Ucraina, che vedono nel golpe filo-USA del febbraio 2014 il riemergere della minaccia del fascismo. Questo è il motivo dell’odio di Balashov e dell’aggressione ultra-nazionalista a chiunque l’indossi. Parlando dei manifestanti nelle regioni orientali e meridionali dell’Ucraina, Balashov ha dichiarato: “Dobbiamo bloccare la pipeline. Non dobbiamo permettere il commercio di gas naturale. Solo questo può fermare gli invasori. Dobbiamo bloccare la pipeline e spedirgli gli Alpha ad ucciderli tutti. Queste persone sono in territorio straniero. Crimea, Kharkov, Dnepropetrovsk, Donetsk sono città ucraine. Se indossano il nastro si San Giorgio e abbattono la nostra bandiera, dobbiamo sparargli in testa, perché sono il nemico. Non dobbiamo parlarci o istruirli…” I commenti di Gennadij Balashov fanno eco a quelle della famigerata russofoba Irina Dmitrivna Farjion, deputata di Svoboda. Farjon senza mezzi termini e senza alcuna esitazione dice ai media che il regime golpista di Jatsenjuk dovrebbe cogliere l’opportunità di uccidere tutti gli ucraini che protestano contro il nuovo regime a Kiev. La politica ultra-nazionalista ucraina dice anche che i manifestanti ucraini che si oppongono al regime a Kiev sono “stranieri” che devono essere uccisi per fare pulizia nel Paese. Non chiede niente di meno che il genocidio e definisce i suoi compatrioti “creature” da eliminare. La definizione di Irina Farjon dei russofoni e russkij è insolita, perché come filologa dovrebbe sapere che ucraini etnici, russkij e bielorussi (russi bianchi) sono un popolo etno-linguistico suddiviso e distintisi gli uni dagli altri dalla divisione tra i confini di diversi imperi, comportando distinzioni regionali e, nel tempo, la costruzione di nuove identità etniche e civiche. I termini Velikorus (grande russo), Malorus (piccolo russo) e Bielorussia (Russia Bianca) erano concetti geografici, in origine, prima che fossero socialmente costruiti nelle vaghe identità etniche e sociali russka, ucraina e bielorussa. Ciò non significa che l’identità ucraina sia inautentica, o che gli ucraini siano un sottogruppo dei russkij, ciò significa che ucraini e russkij sono lo stesso popolo con differenti percezioni dell’identità. Le loro differenze etnografiche e costrutti sociali sono utilizzati come strumenti geopolitici dagli Stati Uniti e dai loro alleati, ingannando i nazionalisti dell’Ucraina, così come della Federazione russa, combattendo e contrastando i loro prossimi e distruggendo le proprie società perseguendo una purificazione fittizia della società e del popolo; queste missioni nazionaliste indeboliscono l’unità e la coesione nazionali. Inoltre, i popoli russofoni in Ucraina sono altrettanto ucraini degli ucrainofoni. La loro situazione è la stessa della popolazione irlandese anglofona; nessuno nella comunità di lingua irlandese dell’Irlanda mette in discussione l’irlandesità degli irlandesi anglofoni, perché parlano inglese e non irlandese. Nello stesso contesto, sui russofoni ucraini non vi è alcun dubbio sulla loro autenticità ucraina. La maggior parte dei russofoni e degli ucrainofoni ucraini  sono discendenti di stessi antenati locali. La differenza tra i due gruppi è semplicemente che una comunità ha adottato il russo come lingua principale. Indipendentemente da ciò, le due lingue slave orientali, l’ucraino e il russo, sono quasi identiche e la maggioranza della popolazione ucraina è bilingue comunque. Il tribalismo mitico che forma le opinioni di Irina Farion e di altri nazionalisti ucraini non è altro che una distrazione dalle gravi ingiustizie sulla distribuzione di potere e ricchezza nella società ucraina; distrae la popolazione locale dalle reali questioni come migliorare la vita, dividendo i cittadini del Paese, impedendogli di affrontare i loro sfruttatori oligarchici e le strutture ingiuste della loro società.

s1.reutersmedia.netGli autori del terrorismo ne incolpano le vittime: chi sono i veri terroristi?
Chi sono i veri terroristi? Civili inermi che cercano di votare o golpisti come il vacuo Arsenij Jatsenjuk, autoproclamatosi capo del movimento “EuroMaidan” che ha inviato gruppi armati a minacciarli e ucciderli? Inoltre, le azioni del regime Jatsenjuk convalidano la premessa di Mosca che le truppe russe dovevano essere inviate in Crimea per permetterne il voto. Se questo non fosse avvenuto, il referendum del 16 marzo 2014 non avrebbe mai avuto luogo, e al suo posto sarebbe scoppiato un conflitto. Cittadini ucraini inermi possono essere sentiti chiaramente, urlare coraggiosamente alle milizie della Guardia Nazionale del regime Jatsenjuk di essere “fascisti”, nella gran parte del repertorio che emergere sull’Ucraina golpista. Queste persone sono terroristi per il regime Jatsenjuk. Civili inermi che cercano d’impedire pacificamente all’esercito ucraino e alla Guardia Nazionale di entrare nelle loro città, vengono ritratti come criminali. Il crimine di questi civili disarmati è cercare d’impedire che il regime illegale imponga ciò che è essenzialmente la legge marziale nelle loro città e case, o che hanno cercato d’impedire che il regime usi la forza  militare per impedire alla popolazione antigolpista ucraina di votare liberamente. Queste persone sono coloro che il governo di Stati Uniti ed Unione europea condannano nel tentativo di accusare la Russia per l’omicidio di civili inermi da parte del regime. I veri terroristi e fascisti sono i golpisti del  Nulandistan che hanno venduto l’Ucraina alle potenze straniere. Inoltre, tra i sostenitori del regime Jatsenjuk vi sono terroristi e fascisti stranieri di Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Polonia, Canada e Germania che hanno portato divisione, rovina e distruzione in tutto il mondo, dalla ex- Jugoslavia a Iraq, Libia e Siria, dal Mali a Repubblica Centrafricana e Repubblica Bolivariana del Venezuela.
Se Mahmud Ahmadinejad, l’ex presidente dell’Iran, viene tradotto male e travisato dai media mainstream in Nord America e Europa occidentale, dicendo che vuole “cancellare Israele dalla carta geografica” durante una conferenza, il governo di Stati Uniti ed Unione Europea per giorni condannano l’Iran. Nel Nulandistan, però, il golpista governatore di Kherson, Jurij Odarchenko, può celebrare l’invasione dell’Ucraina da parte di Adolph Hiter e della Germania nazista, come ha fatto il 9 maggio 2014, tra la rabbia dei veterani di guerra ucraini, mentre Stati Uniti, Canada e Unione europea tacciono. Non aspettatevi alcuna notizia da CNN, BBC, France 24, Fox News e loro seguaci sull’assassinio di civili disarmati in Ucraina da parte del regime Jatsenjuk. Tali reti conducono una guerra d’informazione contro i Paesi e governi che si oppongono a Stati Uniti e loro alleati. Invece di riferire ciò che realmente avviene, i media mainstream di Nord America ed Unione europea continueranno a distorcere la verità accusando la Russia e quegli ucraini che ingannevolmente chiamano “filo-russi”, rifiutandosi di riconoscerne le legittime opposizione e resistenza al regime illegale a Kiev.

237598-c6bff56c-aa2d-11e3-9f08-bce3f3e5d11fCopyright © 2014 Global Research

Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora