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Tanto rumore per nulla

di Lorenzo Parolin - 22/05/2014

Fonte: Arianna editrice

 

Quanto può incidere sulla nostra realtà l’azione politica di un ipotetico personaggio autorevole, sano, volonteroso, capace e virtuoso?

Il popolo fa l’errore madornale di credere che sia la politica a governare il mondo, invece, allo stato attuale, ben che vada, la politica può determinare il 5-6% del nostro mondo. Il restante 95-94% del potere decisionale è nelle mani dell’economia e dei tecnocrati. A governarci (o meglio, a conciarci per le feste) ci pensano quelli che hanno il potere di fissare le quotazioni del petrolio, dei cereali, del ferro, dei farmaci, della gomma, del legname, del carbone, del gas, della manodopera, dei listini borsistici; ci pensano quelli che stabiliscono il livello degli affitti, il prezzo degli armamenti, il tasso degli interessi bancari, la quantità di moneta da stampare a vuoto ecc. In ultima analisi restiamo governati quando andiamo al distributore di benzina, al supermercato, in farmacia, dal gommista, in banca …

Si dice che sia il mercato a fissare i prezzi, ma se potessimo guardare dentro le scatole cinesi che proteggono i proprietari finali dei grossi complessi finanziari, delle grosse multinazionali, delle banche centrali, della malavita organizzata ecc., scopriremmo che a controllare il mondo dall’ombra sono poche decine di persone.

Ai politici rimane solo la possibilità di scegliere come e dove prelevare le tasse, se sotto forma di IMU o di addizionali sui tabacchi o sull’alcool, perché l’ammontare totale non lo possono toccare: salterebbe il Sistema! Dunque, se il giorno delle elezioni ti prendessi a letto, o se andando a votare facessi una croce per sbaglio sul simbolo del partito che detesti, l’errore che commetteresti sarebbe trascurabile.

Si vota per scegliere dei responsabili che non hanno alcun potere reale! Qualunque sia la mossa, fosse anche notevole, il male oppone una contromossa che la vanifica.

Detto questo, è chiaro che è meglio influire sul 5% che non influire per nulla; ma quello che si sta facendo attorno al fatto politico è tanto rumore per nulla.

Rassegnarsi allora?

Niente affatto! Il Sistema è malato, anzi è gravemente malato, ma nonostante i sintomi siano stati detti e ridetti minuziosamente e con dovizia di particolari fino alla nausea, nonostante la lista dei risultati da ottenere sia esauriente e le squadre di esperti all’opera siano le più quotate, il peggioramento non si arresta: manca la diagnosi corretta e quindi la terapia adeguata.

Purtroppo, le parole che si spendono intorno all’ammalato sono a dir poco sovrabbondanti, ma mancano quelle fondamentali. Fino a che non sentiremo parlare di Dio, di spiritualità, di carità verso il prossimo, di bontà, di onestà e di preghiera, la guarigione sarà una pia illusione. È tempo di chiamare in aiuto Dio, solo lui può salvarci dall’assedio del male.

Ora ridi, se vuoi!

Gli stati moderni hanno una debolezza tale che forniscono appena qualche residua difesa ai cittadini di fronte allo strapotere delle superpotenze e delle lobby. È bene saperlo per non nutrire false aspettative nella politica, e rimanere ripetutamente delusi.

[rif. www.lorenzoparolin.it L8/262/493]