Talebani e Guantanamo: chi sono i barbari?
di Massimo Fini - 09/06/2014
Fonte: Massimo Fini
Una settimana fa c'è stato uno scambio di prigionieri fra talebani e americani. Il sergente Bowe Bergdahl, catturato in Afghanistan nel 2009, è stato liberato in cambio di cinque capi talebani detenuti a Guantanamo, Abdul Washid, ex numero due dell'intelligence talebana, il mullah Norullah Nori, responsabile a Mazar-e-Sharif, Mohammed Nabi, capo della sicurezza a Qalat, Mohammad Fazl e Khairrullah Khairkhwa uno degli uomini più vicini, a suo tempo, al “famigerato” (termine di Guido Olimpio) Mullah Omar. I media occidentali hanno preferito sputtanare Bergdhal raccontando che si era fatto catturare mentre cacava in una latrina, piuttosto
che riferire le sue parole al momento del rilascio.“Compatibilmente con la situazione in cui ci trovavamo, io e i miei carcerieri, sono stato trattato bene e con rispetto”.
Sappiamo come sono stati trattati i prigionieri talebani a Guantanamo. Rinchiusi in gabbie di ferro, esposti notte e giorno alla luce dei riflettori, alla pioggia, al freddo, al sole (trattamento già riservato, dopo la Seconda guerra, al grande poeta Ezra Pound, mallevadore di molti letterati statunitensi, esposto alla curiosità della canaglia, come una bestia, perché colpevole, vivendo in Italia, di non aver osteggiato il fascismo).
Torturati col water - boarding , con la deprivazione del sonno, con temperature al di là di ogni sopportazione, torture considerate giuridicamente legittime perché fuori dal territorio Usa. Prigionieri portati in giro in carriola per renderli ridicoli, mentre già nel viaggio dall'Afghanistan a Guantanamo, che dura una quindicina di ore, inchiodati al sedile, erano stati muniti di pannoloni, per umiliarli ancora di più. E allora dov'è la “cultura superiore”? Dov'è l’ ”eccezionalismo” americano rievocato anche l'altro giorno da Obama? “Eccezionalismo” una mascheratura terminologica del razzismo classico, poiché quello esplicito, dopo Hitler, non è più presentabile.
Se questo è “l 'eccezionalismo americano” io ci sputo sopra. Mi fa schifo. A me non interessano le ideologie, non mi interessa la democrazia, mi interessa il comportamento degli uomini. E fra lo pseudo- nero Obama, la giudiziosa mogliettina Michelle, dedita a opere di bene, e il truce Mullah scelgo Omar.
Io mi sento, io sono talebano.