Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Su Gaza la lezione di Gramsci

Su Gaza la lezione di Gramsci

di Diego Fusaro - 28/07/2014

Fonte: Lo Spiffero


Quel che sta capitando a Gaza – come giustamente dice Vattimo – è un genocidio, un olocausto, commesso ai danni dei Palestinesi dalle politiche criminali di Israele.



È impossibile tacere su quanto sta avvenendo in questi giorni a Gaza. Chi non prende posizione è e resta connivente con il crimine e con l’insensatezza dilaganti. Israele sta compiendo un vero e proprio genocidio ai danni dei Palestinesi. Non si tratta, ovviamente (ma il noto – Hegel docet – non è mai conosciuto!), di essere contro la popolazione di Israele: ci mancherebbe altro! Occorre, invece, essere incondizionatamente contro – è bene insistervi – le politiche estere criminali di Israele: essere contro queste ultime, naturalmente, non vuol dire essere antisemiti; e anzi – è il caso dello scrivente – si può benissimo essere contro le politiche estere israeliane e, insieme, contro l’antisemitismo. Occorre ripeterlo ad nauseam, per evitare il solito “gioco sporco” di chi proclama antisemita chiunque osi criticare duramente la politica estera israeliana.

Su questo punto, ha perfettamente ragione Gianni Vattimo, contro il quale – non ha caso – ha tuonato all’unisono tutto il baraccone del circo mediatico e del politicamente corretto, con in prima fila gli intellettuali cani da guardia del potere. Quel che sta capitando a Gaza – come giustamente dice Vattimo – è un genocidio, un olocausto, commesso ai danni dei Palestinesi dalle politiche criminali di Israele. La storia si ripete: le vittime di ieri sono i carnefici di oggi. Nel quadro dell’odierna “quarta guerra mondiale” che – successiva alla terza, la guerra fredda – gli USA hanno dichiarato dal 1991 a tutti gli Stati che eroicamente resistono al loro dominio e alla loro squallida “special mission” (peraltro autoattribuita), Israele è il vero “Stato canaglia”, alleato fedele degli USA: le sue orride politiche contro il popolo palestinese sono un crimine ai danni del genere umano non inferiore a quelli commessi da Hitler. E invece vengono salutate come legittime e magari doverose da parte del corrotto e prezzolato clero giornalistico e dall’ambaradan del circo mediatico.

Mi sia, allora, consentito un commento telegrafico – dichiaratamente controcorrente rispetto all’assordante coro del politicamente corretto schierato saldamente al fianco di Israele – sul massacro che sta avvenendo a Gaza. Con Gramsci: la storia insegna, ma non ha scolari. Le vittime di ieri diventano i carnefici di oggi. La violenza si ripete. Sempre ai danni della popolazione inerme, sempre ai danni dei più deboli. Se si è intellettualmente onesti e non venduti al potere, occorre stare senza se e senza ma con i Palestinesi. Occorre stare dalla parte dei più deboli. In una guerra in cui da una parte tirano missili e dall’altra pietre, non dovrebbe, del resto, essere difficile scegliere con chi schierarsi. A meno che, naturalmente, non si sia in cattiva fede o pagati da qualcuno. Resistenza a oltranza a Israele e agli Stati Uniti! Viva gli Stati e i popoli che resistono! Viva chi continua a lottare per la libertà, contro l’imperialismo che fa il deserto e lo chiama pace!