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Israele si avvantaggia del sostegno finanziario saudita nella colonizzazione della Palestina

di Luciano Lago - 21/04/2015

Fonte: controinformazione


 

Le notizie rivelate da alcune fonti statunitensi ed immediatamente riportate da agenzie libanesi ed iraniane circa il sostegno finanziario assicurato dalla monarchia saudita ad Israele, confermano quello che già era chiaro da tempo: una alleanza di fatto tra Israele e l’Arabia Saudita realizzata ” sulla pelle”  dei palestinesi.

Il giornalista e ricercatore statunitense Robert Parry ha riportato da fonti autorevoli l’informazione che l’Arabia Saudita, nell’arco di 30 mesi, ha finanziato con 16 milioni di dollari, accreditati attraverso un paese terzo arabo, il conto bancario del fondo di sviluppo israeliano che si occupa di sostenere i progetti infrastrutturali in Palestina (i nuovi insediamenti illegali dei coloni ebrei sulle terre palestinesi).

 

Con il fornire ingenti aiuti finanziari al regime israeliano, l’Arabia Saudita cerca di ottenere benefici dall’influenza che la lobby sionista esercita negli Stati Uniti.  Si tratta di possenti organizzazioni ebraiche nordamericane, come l’AIPAC, che a loro volta finanziano l’elezione di molti dei membri del Congresso USA e che da ultimo hanno che hanno sponsorizzato la visita del leader israeliano Netanyahu, recatosi ultimamente a parlare al Congresso di Washington su invito dei senatori repubblicani (in contrasto con Obama).

Questo getta una luce sulla vicinanza della monarchia saudita alla causa sionista a scapito degli interessi palestinesi, soffocati dai tanti petroldollari di cui dispongono i sauditi e delle altre monarchie del Golfo con cui vengono finanziati tutti i movimenti terroristi di ispirazione wahabita e salafita che operano in Medio Oriente e non solo in quella regione.

I palestinesi devono essere consapevoli  che, i bulldozer che abbattono le loro povere case  per spianare il terreno e   fare posto ai nuovi insediamenti  dei coloni ebraici, sono finanziati in buona parte dai soldi dei sauditi.

Arabia Saudita ed Israele hanno fatto causa comune, come scrive lo stesso Parry sul suo giornale “Consortiumnews”, nella lotta per rovesciare il regime di Bashar al-Assad in Siria e tutti i movimenti sciiti e filo iraniani nella regione. Infatti Riyad e Tel Aviv collaborano nel sostenere ed armare i gruppi terroristi come Al Nusra che combattono in Siria contro l’Esercito siriano e gli Hezbollah (milizia libanese sciita) per instaurare in quel paese una dittatura islamica, appoggiati anche dagli USA e dalle potenze occidentali.

Israele provvede anche a  ricoverare i terroristi di Al Nusra nei suoi ospedali e li assiste,  rifornendoli di armi ed equipaggiamenti.  Quando poi c’è necessità di aiutarli sul terreno, interviene l’artiglieria o  l’aviazione di Tel Aviv con i suoi raid in territorio siriano bombardando le postazioni dell’esercito siriano, l’unico che combatte con durezza contro i terroristi jihadisti. Vedi: Il Faro sul mondo      Vedi: Sponda sud

Netanyahu cwith syrian terrorists

Arabia Saudita ed Israele hanno svolto anche un ruolo importante nel rovesciamento del governo dei F.lli Mussulmani in Egitto, Riyad ha appoggiato il golpe di Abdel Fattah al Sisi al Cairo e la lobby sionista degli USA cerca di impedire qualsiasi reazione ostile contro questo governo.

Grato per l’appoggio ricevuto, il governo egiziano sta collaborando con i sauditi nell’aggressione che l’Arabia Saudita sta attuando contro lo Yemen, un paese dove il potere era stato da poco conquistato dalla fazione sciita degli Houthi. L’Arabia Saudita è intervenuta con la sua forza aerea bombardando  in modo indiscriminato obiettivi militari e civili e producendo centinaia di vittime civili, nell’indifferenza dei governi e dei media occidentali.

Anche in questo caso, Israele e gli USA appoggiano militarmente l’operazione bellica condotta dall’Arabia Saudita, nonostante  si  tratti  di una flagrante aggressione ad un paese sovrano, nel silenzio complice dei media occidentali. Troppo importanti i petroldollari sauditi per gli USA, per Israele e per i paesi europei,  la “forza” dei petroldollari riesce a tacitare ogni possibile obiezione dei governi e dei media occidentali.

Il rispetto dei  diritti umani, la sovranità degli Stati, sono cose importanti , certo ma solo quando vengono eventualmente violate dai paesi ostili agli interessi USA, come la Corea del Nord, l’Iran o la Russia di Putin ma, se questo avviene da parte dei monarchi sauditi, stretti alleati dell’Occidente e di Israele, allora diventa un evento trascurabile e non rilevante per i grandi media “democratici”  dell’Occidente anzi, la US. Force  corre a dargli sostegno militare ed appoggio logistico. Esattamente quello che sta avvenendo.

Fonti:    Consortiumnews           Al Manar

Nella foto sopra: insediamenti dei coloni ebrei in Cisgiordania

Nella foto al centro: Netanyahu visita i miliziani jiadisti ricoverati in ospedale israeliano

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