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Avere coscienza del reale gioco in atto

di Gianfranco La Grassa - 03/10/2016

Avere coscienza del reale gioco in atto

Fonte: Conflitti e strategie

Gli Stati Uniti, dopo aver espresso ormai non so quante volte (anche tramite il loro ambasciatore a Roma) la loro preferenza per il SI, hanno manifestato indirettamente il loro scontento per il comportamento imprudente di Renzi che offre il destro ad una molto moderata (e inetta) opposizione per metterlo in difficoltà. Che vinca il SI è ormai chiaramente l’opzione statunitense; tuttavia, si critica la goffaggine di Renzi, che ha reso possibile una lettura del risultato referendario, nel caso di vittoria del NO, quale manifestazione di malcontento popolare verso il governo scelto dagli Usa attraverso la serie Monti-Letta-Renzi, dopo aver ridotto a molto miti consigli l’ometto d’Arcore.

E’ comunque evidente che una reale opposizione deve evitare lo stesso errore del premier. Si deve andare al fondo della questione: l’intervento degli Usa e dei loro rappresentanti in Italia dimostra a quale grado di subordinazione siamo giunti con l’ultimo governo. La scelta del NO diventa obbligata, ma solo chiarendo che si tratta di una semplice risposta (in un certo senso, un pernacchio) all’arrogante paese, che vuole renderci ancora più servi nonché docile strumento di un’altrettale subordinazione imposta all’intera Europa. Tuttavia, non è la vittoria del NO o del SI a indicare la via maestra della nostra rinascita. Questa via è invece la denuncia aperta dell’atteggiamento prepotente degli Stati Uniti e la chiara scelta di una diversa politica estera di avvicinamento alle potenze in contrasto con tale paese.

Il NO lo si consiglia quale segno di ripudio della dipendenza; e tuttavia, visti anche i settori PD (fra cui D’Alema, il premier che aggredì la Serbia al seguito di Clinton) che votano in tal senso, una simile scelta non deve essere enfatizzata quale principale opposizione al governo dei servi degli Stati Uniti. Chi si dedica a tale enfatizzazione, non a caso promossa da Berlusconi (e Parisi), evita di schierarsi senza remore e timidezze per l’autonomia italiana dalla potenza degli arroganti. Deve gridarsi alto e forte che gli Stati Uniti sono i principali nostri nemici; e i loro portavoce nel nostro paese devono essere apertamente denunciati quali “spirituali eredi” della Monarchia e Badoglio, che ci lasciarono allo sbando l’8 settembre del ’43.

Per favore, un po’ di chiarezza su questo referendum del c…. Smettiamola con l’imbrogliare le carte e fingere opposizione a Renzi mentre si è complici in ogni caso di chi lascia da parte il nemico principale; come sta facendo colui che si prostrò di fatto davanti a Obama cinque anni fa e cui paurosi oppositori s’inchinano nuovamente, abbracciandolo con grandi sorrisi in nome di un’alleanza assolutamente obbrobriosa e che protrarrà la nostra sudditanza.

Non a caso, si legge in “Repubblica”: “ Nel corso della lezione, il presidente aveva spiegato che ‘è probabile che in vista delle elezioni del 2018 si arriverà con tre raggruppamenti: se poi si tratterà di tre partiti o tre raggruppamenti elettorali è difficile a dirsi, ritengo si possa essere primi senza avere la maggioranza assoluta. Non si può considerare una bestemmia cercare alleati per governare’. Sull’ipotesi di un governo di coalizione ha detto: ‘Difficile fare previsioni. Tuttavia, avere governi di coalizione e una politica di alleanze, non è una bestemmia’ ”. Avete capito? L’uomo che chiese a Monti di sostituire Berlusconi nel 2011 (e, lo ripeto, a mio avviso con il pieno consenso di quest’ultimo) – per arrivare infine a Renzi tramite Letta; e poi si dimise dalla seconda nomina presidenziale avendo conseguito lo scopo per cui era stato rieletto – non ha mai escluso l’appoggio del “nano” ad un governo di coalizione per rendere inoperante qualsiasi opposizione. Così verrà ribadita e rinserrata la nostra subordinazione agli Stati Uniti. E gli oppositori tacciono su questo e fingono che il problema unico sia il NO al referendum come manifestazione di dissenso a Renzi. Ridicoli! Dubito che siano in buona fede; altrimenti dovrebbero essere di una stupidità tale da essere ricoverati in Istituti per ritardati mentali.

Si voti comunque No, ma infine con la coscienza di quale sporco gioco sia oggi sul tappeto.