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Fuori le ONG dall'Ungheria

di Zoltan Simon - 21/01/2017

Fuori le ONG dall'Ungheria

Fonte: Appelloalpopolo

 

       

 

Secondo il vice presidente del partito di Viktor Orban, adesso che Donald Trump si insedierà alla Casa Bianca, l’Ungheria intende dare un giro di vite a tutte le organizzazioni non governative collegate al miliardario George Soros. Il paese membro dell’Unione Europea userà “tutti gli strumenti a sua disposizione” per “spazzare via” tutte le ONG finanziate dal finanziere di origini ungheresi, che “serve i capitalisti globali e appoggia il politically correct contro gli Stati nazionali”, ha dichiarato martedì ai giornalisti Szilard Nemeth, il vice presidente del partito di governo Fidesz. Nessuno ha risposto al telefono all’Open Society Institute quando Bloomberg ha chiamato al di fuori dell’orario di lavoro. “Ritengo che a livello internazionale ci sia questa opportunità” in seguito all’elezione di Trump, sono queste le parole di Nemeth riportate dal servizio stampa nazionale “MTI”. I legislatori inizieranno a discutere un disegno di legge per permettere alle autorità la verifica dei conti delle ONG esecutive, come riportato dall’agenda legislativa del parlamento.

 

Orban, il primo leader europeo ad appoggiare pubblicamente la campagna di Trump, ha ignorato le critiche provenienti dalla Commissione Europea e dall’amministrazione americana del presidente Barack Obama per la costruzione di uno “stato illiberale” sul modello di regimi autoritari come Russia, Cina e Turchia. Nel 2014, Orban ordinò personalmente alla agenzia statale di revisione contabile di indagare le fondazioni finanziate dalla Norvegia, affermando che i gruppi della società civile finanziati dall’estero erano coperture per “attivisti politici pagati”. Orban e la sua amministrazione hanno spesso isolato le ONG supportate da Soros, un supporter del Partito Democratico americano con una grande rete di organizzazioni volte a promuovere la democrazia nei Paesi ex comunisti dell’Europa orientale. Anche Trump ha accusato il miliardario ottantaseienne di essere parte di “una struttura di potere globale che è responsabile delle decisioni economiche che hanno derubato la nostra classe operaia, spogliato il nostro paese della sua ricchezza e messo soldi nelle tasche di un pugno di grandi corporation ed entità politiche”. In una pubblicità pre-elettorale ha mostrato immagini di Soros assieme al presidente della Federal Reserve Janet Yellen, e dell’amministratore delegato del gruppo Goldman Sachs Lloyd Blankfein, i quali sono tutti ebrei. La Lega Anti-Diffamazione ha criticato la pubblicità per aver utilizzato “argomenti che gli antisemiti hanno usato per anni”.

 

Zoltan Simon (traduzione di Antonio Marrapodi)