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Trump nella morsa del “Deep State”: imposte nuove sanzioni all’Iran

di Sergio Bongiorni - 19/07/2017

Trump nella morsa del “Deep State”: imposte nuove sanzioni all’Iran

Fonte: Opinione pubblica

Le sanzioni statunitensi mirano al programma nucleare dell’Iran, ma sullo sfondo si intravede una chiara strategia per mettere i bastoni tra le ruote all’asse della resistenza anti-ISIS.

In un comunicato stampa del dipartimento di stato americano, Heather Nauert (portavoce di Rex Tillerson) espone le nuove sanzioni che gli USA hanno comminato a società e personale iraniano specializzato nei programmi balistici e atomici.

Questo comunicato non ha avuto un grande eco mediatica, ma vediamo nel dettaglio i punti fondamentali.

Il comunicato parte con accuse all’Iran, il quale sarebbe una mina vagante nella Regione, tra i primi punti di queste serie di accuse ci troviamo il sostegno alle formazioni palestinesi e libanesi combattenti, Hamas ed Hezbollah, il sostegno attivo al “brutale” regime di Assad in Siria, il sostegno ai ribelli Houthi nello Yemen minacciando così la navigabilità nel Mar Rosso.

Queste erano le premesse contenute nel comunicato, ma arriva il punto saliente, secondo il dipartimento di stato Teheran avrebbe sforato una direttiva del consiglio di sicurezza riguardante il programma balistico e atomico , la risoluzione 2231.

Colpito dalle sanzioni USA è l’intero apparato militare industriale iraniano, società legate alle progettazioni di missili balistici che hanno relazioni con le forze armate dell’IRGC, tecnici, personale e approvvigionamenti per la marina militare.

Nella nota si intravede la longa manus dei neocon, nello specifico Repubblicani, fautori del famigerato “asse del male” e del “Plan for the new american century”, l’asse del male sarebbe composto principalmente da Iran e Corea del Nord (più i loro alleati, tra i quali la Siria) punti focali per le aspirazioni geopolitiche statunitensi, leggiamo infatti che l’Iran per i neo-con all’interno dell’amministrazione Trump sarebbe una spina nel fianco per Israele e Arabia Saudita essendo progredito nel campo militare anche con una serie di accordi firmati con la Russia.

Non è affatto un segreto che, da decenni, sia Israele che Riad siano perni geostrategici di Washington.