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Distruggere la Famiglia per creare Consumatori perfetti

di Michele Putrino - 06/10/2018

Distruggere la Famiglia per creare Consumatori perfetti

Fonte: Medium

Esistono veramente individui che stanno cercando di annientare il concetto di nucleo familiare tradizionale con il fine di ottenere un “Nuovo Ordine” utile soltanto a pochi eletti? E se sì qual è il loro preciso scopo e il loro modus operandi? Nel suo nuovo libro “Il nuovo ordine erotico” Diego Fusaro porta il lettore a vedere una realtà di cui in troppi ancora negano l’esistenza e lo convince a tornare ad amare ciò che ha reso possibile la civiltà stessa.

Prima di iniziare a descrivere le riflessioni nate dalla lettura dell’ultimo libro di Fusaro, credo sia necessario, per onestà intellettuale, fare una breve premessa. Questa premessa scaturisce dal fatto che più leggo i libri di Fusaro(ho già dedicato un altro articolo al suo libro Pensare altrimenti) e più nascono in me sensazioni contrastanti. Il motivo è semplice: la mia “visione del mondo” si basa sulla filosofia di Nietzsche che considero da sempre — permettetemi la parola — mio “maestro” e sull'apprezzamento per lo stoicismo antico, in particolare per quello romano. Ciò significa, tra le tante cose, che cerco costantemente il semplice e il corporeo e, di conseguenza, tendo a rifiutare tutto ciò che è eccessivamente intellettuale, soprattutto quando è espresso in “filosofese” (per dirla con un termine coniato da Massimo Baldini ormai molti anni fa). Di conseguenza, dato che Fusaro porta avanti, almeno di primo acchito, tutto ciò che di solito mi è “indigesto” e dato che basa la sua filosofia su autori che normalmente vengono considerati “opposti” a quelli su cui mi baso io, il mio istinto mi spinge a credere che quello che andrò a leggere del nostro autore non mi piacerà. E invece ogni volta mi stupisco, perché quello che leggo mi piace, e anche molto. Non solo. Il suo essere riuscito a portare al grande pubblico una “visione del mondo” che fino a ieri veniva considerata come “eretica” dai più mi porta a stimare ciò che ha fatto e che continua a fare. Certo, il “filosofese” continua a essermi indigesto ma credo che, soprattutto in questo periodo storico, sia necessario (insieme alla grande autoironia che indubbiamente possiede) per portare avanti alcuni temi così importanti. Dunque chapeau, anzi, tanto di cappello al nostro autore e, fatta questa doverosa premessa, procediamo con la breve “analisi” de Il nuovo ordine erotico.

Creare il consumatore perfetto

«Sai cos'è un piumino? Una coperta, solo una coperta. Perché due come te e me sanno cos'è un piumino? È essenziale alla nostra sopravvivenza, nel senso cacciatore-raccoglitore? No. Allora cosa siamo? […] siamo consumatori. Siamo i sottoprodotti di uno stile di vita che ci ossessiona. Omicidi, crimini, povertà: queste cose non mi spaventano. Quello che mi spaventa sono le celebrità sulle riviste, la televisione con cinquecento canali, il nome di un tizio sulle mie mutande, i farmaci per capelli, il viagra…»

Mentre leggevo Il nuovo ordine erotico continuava a venirmi in mente questo dialogo tratto da una scena di un film che adoro: Fight Club. Lo stesso mi era capitato durante la lettura del libro Unisex di Perucchietti e Marletta (di cui ho già parlato in un altro articolo che potete leggere qui).

Siamo costantemente spinti a consumare. Oggi il valore di una persona si misura dai vestiti che indossa, dalla macchina che guida, dai viaggi all'estero che ha fatto e, soprattutto, dal modello di telefono che ha. Ovviamente chi ci spinge a tutto questo sono i così detti “capitalisti internazionali” attraverso pressanti campagne di marketing. Ma le campagne pubblicitarie bastano a trasformarci in consumatori perfetti? Naturalmente no: è necessario modificare completamente non solo la società in cui la persona vive ma, anche, stravolgere completamente il concetto che l’individuo ha di se stesso. Come? Distruggendo la prima cosa grazie a cui le persone iniziano a costruirsi una personalità, cioè la propria sessualità. Scrive a tal riguardo Fusaro nel suo libro:

«Il transgender e il queer figurano, una volta di più, come emblematici della nuova antropologia della società. Sono i paradigmi dell’uomo dall'identità precarizzata o, se si preferisce, svuotato dalla sua identità sessuale e, dunque, disposto a adottarle tutte, senza un proprio sostrato che, frutto dell’unione dell’elemento culturale e di quello naturale, possa opporre resistenza alle pratiche della manipolazione capitalistica.» (p. 311)

Distruggere l’identità di una persona significa avere a disposizione un individuo pronto a fare tutto ciò che gli viene detto. E, ovviamente, il modo più semplice e rapido per fare tutto questo è, appunto, attraverso la distruzione dell’identità sessuale. Ma affinché ciò potesse avvenire è stato necessario distruggere qualcos'altro.

Annientare i valori e la famiglia per avere il nome di un tizio sulle proprie mutande

«Perché gli individui accettino l’insensatezza del capitalismo flessibile è di fondamentale importanza trasformarli in servi volontari, pronti a combattere in difesa delle loro catene e contro ogni eventuale liberatore. Il modo più efficace perché ciò avvenga consiste nella rimozione di ogni altra dimensione di senso rispetto all'integralismo economico, dalla famiglia alla comunità solidale, dalle promesse di felicità alternativa alla religione. È ciò che il cosmomercatismo sta realizzando con successo, mediante l’annichilimento di tutto ciò che capitale non è…» (p. 211–212)

Avete notato che le nuove generazioni sono del tutto ossessionate dai beni materiali? Scarpe, viaggi, vestiti, eccetera? È talmente evidente che ormai il social di riferimento per i giovani è diventato Instagram, il social dove regna soltanto il far vedere ciò che si ha. Con Instagram il “cosmomercatismo”, come lo definisce Fusaro, raggiunge il suo apice. Su Instagram non c’è spazio per valori e per nuove idee; su Instagram c’è spazio solo per il marchio, di cui la persona stessa è parte. Ovviamente tutto questo non sarebbe potuto avvenire se il nucleo famigliare, prima, non fosse stato fatto a pezzi, a iniziare dall'autorità del padre.

Con la distruzione dell’autorità paterna è crollato il senso di autorità anche nei riguardi delle istituzioni e, in particolare, dello Stato. Infatti, come spiega bene Fusaroattraverso la celebre opera Lineamenti di filosofia del dirittodi Hegel, è proprio grazie alla famiglia tradizionale che è possibile la costituzione dello Stato. Inoltre, è sempre grazie alla famiglia tradizionale che due individui, completandosi a vicenda, rendono possibile una nuova unità senza che per questo le individualità originarie vengano annullate (l’autore tratta questo argomento, in modo molto accurato, soprattutto nelle prime quattro parti del libro).

In conclusione

Il nuovo ordine erotico è un libro estremamente coraggioso per i tempi in cui viviamo. Non solo perché denuncia una situazione che sta letteralmente disintegrando tutto ciò che rende una vita degna di essere vissuta, ma soprattutto perché indica come soluzione il ritorno ai valori tradizionali, a un credo che trascenda i beni materiali, all'amore per la propria Patria e, soprattutto, a tornare ad amare senza interesse fino a voler far nascere una vera famiglia. E di tutto questo ne abbiamo assoluto e urgente bisogno.

Michele Putrino