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Dove va l'Ucraina?

di Pierluigi Fagan - 22/04/2019

Dove va l'Ucraina?

Fonte: Pierluigi Fagan

Francamente non credo si possa dire. Dopo una trentina di articoli delle più svariate testate int’li e nazionali letti, vi posso tranquillamente dire che il vincitore delle elezioni Zelenskij, è chiaramente un prodotto di copertura, ma da lì in poi si alza la nebbia.
Saprete che è un comico che ha interpretato un serial tv in cui accadeva quello che poi è accaduto in realtà: da signor nessuno a Presidente. A livello di messaggio politico pubblico è stato chiaro sulla lotta alla corruzione interna (molto apprezzato per questo visto che pare l’Ucraina sia davvero terra di banditi), promesse di rito su più ricchezza per tutti (pare che in Ucraina non se la passino bene ed in più hanno un debito monstre con IMF), meno nazionalismo esasperato e più referendum su tutto ed il suo contrario.
Ma a noi, interessa ovviamente più per la politica estera e qui le cose si fanno meno chiare. Molto amico di Macron, meno della Merkel che invece pare parteggiasse per Poroshenko o forse era solo gioco delle parti, non si capisce bene se appoggiato dagli americani visto che gli americani appoggiavano anche Poroshenko (sicuramente hanno appoggiato entrambi, quindi nessuno nello specifico), che farà con le repubbliche ribelli e la Crimea?
Pare che il tipo non abbia preso impegni chiari ma pare anche abbia detto che si deciderà questo ed altro, via referendum, dove “l’altro” è anche domanda ufficiale di ammissione alla UE e NATO - 2024. Del resto il suo serial tv si chiamava “Servo del popolo”. Pare però che voglia provare a raffreddare le tensioni con Mosca, magari cercando un accordo pragmatico tipo federalismo rinforzato per le repubbliche secessioniste e congelamento della faccenda della Crimea.
Ma se Zelenskij è il pupazzo chi è il puparo? E qui non v’è certezza ma c’è una pista che è divertente. Ecco a voi mr. A Kolomoisky! Proprietario della televisione che ha prodotto il serial, apparentemente sponsor sia del Zelenskij che della Timoshenko (quella con le treccine) poi uscita di scena al primo turno, AK è davvero un personaggio. Definito Putin un “nano psicotico” e ricambiato con un “una singolare specie di truffatore” (pare abbia dato una “sola” pazzesca ad Abramovich), AK è un oligarca di quelli da film con tanto di creazione e finanziamento di Pravy Sector prima e del famigerato battaglione d’Azov poi più altre bande di bravi ragazzi, che poi fanno corvée nel suo esercito privato che gli fa da guardia del corpo. Tipetto ispido il nostro AK, banchiere, trafficante a vari livelli, ebreo (come Zelenskij), si è comprato la nomina a presidente del Consiglio europeo delle comunità ebraiche (ECJC) con 14 milioni di US$, salvo poi fondare una sua Unione ebraica europea votata alla "protezione" (?) degli ebrei nell’Europa che ha istituito un parlamento europeo solo con rappresentanti ebraici (120 per l’esattezza, come la Knesset) con tanto di bandiera blu con stelline di cui una è quella di David. Litigato di brutto con Poroshenko, se ho ben capito ora si trova in esilio in Israele, ma poiché ha anche un visto americano, fa su e giù.
La cosa più divertente che ho trovato (se ben ricordo su Politico) è che il nostro ospita uno squalo di 5 metri vivo murato nel suo ufficio a cui dà da mangiare durante le riunioni di business per impressionare i possibili partner d’affari. Un mito.
Zelenskij è un pupazzo di Kolomoisky? Boh, pare possibile o forse non del tutto. Di sicuro non è arrivato lì solo con le sue forze, quantomeno non glielo avrebbero permesso. Per scoprire quindi come va a finire, non rimane che seguire gli eventi. Nel post precedente sulla cortina di bambù, ho pubblicato un articolo di Limes sulla penetrazione cinese in Ucraina. Chissà, forse qualcuno in Ucraina ha deciso che è ora di voltar pagina e riprendere il “business as usual” mettendosi alle spalle i furenti spiriti? Vedremo …