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Ivan Illich: la rinascita dell'uomo epimeteico

di Alberto Pancotti - Giovanna Morelli - 30/08/2010

Mu.So. - Orto di Mutuo soccorso, Senigallia

Gruppo di lettori lucchesi di Ivan Illich - Il Granchio di Kuchenbuch

 

Ivan Illich . La rinascita dell'uomo epimeteico

Primo seminario di studi illichiani - Senigallia

3-4-5 settembre 2010

 

a cura di

Alberto Pancotti

Giovanna Morelli

 

 

Dalla prospettiva dell'uomo giunto sulla luna, Prometeo potrebbe riconoscere nell'azzurra e splendente Gaia il pianeta della speranza e l'arca dell'umanità. Una nuova consapevolezza dei limiti della Terra e una nuova nostalgia possono oggi aprire gli occhi agli uomini e portarli a condividere la scelta di Epimeteo che sposando Pandora sposò la Terra.

 

A questo punto il mito greco diventa una profezia carica di speranze, perché ci dice che il figlio di Prometeo era Deucalione, il timoniere dell'arca che, come Noè, resistette al diluvio e diventò padre di una nuova umanità , che egli fece con la terra unitamente a Pirra, figlia di Epimeteo e di Pandora. Incominciamo così a capire che in realtà il pythos che Pandora ricevette dagli dèi è il contrario di una scatola: è il nostro vascello, la nostra arca.

 

Abbiamo ora bisogno di un nome per chi crede più nella speranza che nelle aspettative. Abbiamo bisogno di un nome per chi ama più la gente dei prodotti, per chi crede che 

 

Non ci sono uomini poco interessanti.

Sono i loro destini storie di pianeti.

Tutto, nel singolo destino, è singolare, 

e non c'è un altro pianeta che gli somigli.

 

Abbiamo bisogno di un nome per chi ama la terra sulla quale tutti possano incontrarsi.

 

Abbiamo bisogno di un nome anche per chi collabora con il proprio fratello prometeico ad accendere il fuoco e a foggiare il ferro, ma lo fa per accrescere la propria capacità di assistere,curare e aiutare gli altri, sapendo che 

 

Ognuno 

           ha un mondo misterioso

                                           tutto suo

e in esso c'è l'attimo più bello

e l'ora più angosciosa,

solo che noi non ne sappiamo niente. 

 

Propongo che questi fratelli e sorelle pieni di speranza vengano chiamati uomini epimeteici.

Ivan Illich. Descolarizzare la società

 

(citazioni poetiche da EvgeniJ Evtusenko, "Uomini")

 

               

 

       

Presentazione

 

Le problematiche che intendiamo affrontare  prendono le mosse dal mito greco  - caro ad Illich - di Prometeo (“colui che riflette prima”) ed Epimeteo (“colui che capisce a posteriori”), interpretati come simboli di opposte modalità antropologiche, secondo una "riabilitazione" extra - vagante della polarità epimeteica; approfondiremo il tema della speranza - unica a non fuggire dal vaso di Pandora - quella speranza che Illich contrappone ad "aspettativa" e  coniuga non a qualche ingegneria esistenziale o potere temporale  bensì alla rigenerazione individuale e sociale di  libertà, proporzionalità e relazione; prenderemo in esame le implicazioni  concrete e quotidiane di questa rigenerazione possibile: quali forme di  autodeterminazione, resistenza, lavoro. 

 

Anche l'organizzazione sarà improntata alla nostra linea tematica: alcuni partecipanti saranno ospitati nel casale dove si svolgeranno gli incontri, altri nelle case di amici e collaboratori. Per queste sistemazioni daremo la precedenza  ai primi iscritti, sino a esaurimento posti. Agli altri forniremo indicazioni, a prezzi concordati, per pernotti in agriturist, abitazioni private, bed and breakfast o similari. 

 

Altre modalità che praticheremo sono: pasto celebrato comunitariamente; condivisione negli allestimenti e nelle preparazioni dei cibi, nelle pulizie e nelle sistemazioni; cibo in gran parte proveniente dalle produzioni del Mu.So., l' orto collettivo  e sociale (limitrofo al casale), che quattordici persone coltivano, al di  fuori  di qualunque motivazione commerciale, per solo autoconsumo. 

 

Dedicheremo il dopo cena di sabato a esecuzioni musicali  degli stessi ospiti (solista  o ensemble). Attraverso il modulo di iscrizione, chiediamo che la proposta sia esplicitata, così da consentirci di allestire un programma.   

Per chi non rechi il proprio strumento, siamo in grado di mettere a disposizione :

3 chitarre

3 fisarmoniche ( bassi tradizionali o standard e bassi cromatici)

1 organetto diatonico

1 basso

1 viola

1 violoncello

1 violino

1 tastiera

1 mandolino

2 bouzouki 

1 banjo

1 piano elettrico

1 tamburelli

1 conguitas

1 tammorra

 

 

Il pittore Franco Lorenzetti allestirà una mostra personale nella vigna adiacente al casale. 

 

In armonia con l’ impostazione tematica e "conviviale" del seminario,  chiediamo ai nostri relatori - e a tutti i partecipanti - di assicurare  la propria presenza per l'intera durata degli incontri , al fine di favorire un reale spazio di «ospitalità intellettuale» e confronto dialogico,  convinti  che, come Illich scrive, «  la ricerca della verità non possa prosperare al di fuori del nutrimento della reciproca fiducia che sboccia nella dedizione all'amicizia».  

 

Non prevediamo cachet per i nostri relatori perché non accettiamo, a tal fine,  finanziamenti o sponsorizzazioni di alcun tipo. Intendiamo per essi provvedere al rimborso delle spese di viaggio, per la qual cosa - unitamente alle spese relative a cibarie e utenze - proponiamo una quota di partecipazione come da allegato modulo di iscrizione.  

 

 

 

Programma

 

 

Venerdì 3 settembre 

 

16 -  Registrazione delle iscrizioni 

18 -  Presentazione delle giornate, temi, relatori, organizzazione, iscrizioni per le mansioni da svolgere 

19 - Preparazione collettiva della cena

20 - Cena  

Dopo cena - Musica

 

Sabato 4 settembre

 

8.30 - Registrazione delle iscrizioni        

9 - Alberto Pancotti : La rinascita dell' uomo epimeteico

9.40 - Giovanna Morelli : Epimeteo, la sorpresa poetica del non programmato  

10.20 - Pausa

10.35 - Luigi Monti : L' antipedagogia di Ivan Illich

11.15 - Confronto dialogico

12 - Preparazione collettiva del pranzo

13.30 - Pranzo

 

15.15 - Salvatore Frigerio:  La speranza biblica

15.55 - Fabio Milana: "Priesthood", la fedeltà e l' omissione

16.35 - Pausa

16.50 - Roberto Mancini: I processi della speranza

17.30 - Confronto dialogico

19 - Preparazione collettiva della cena

20 - Cena 

Dopo cena - Musica  

 

Domenica 5 settembre 

 

9 - 10.20 Comunicazioni di :  

Aldo Zanchetta: Commentando l'incontro tra Giulio Girardi e Ivan Illich a Cuernavaca

Peter Kammerer : I beni comuni

Massimo Angelini: La recinzione degli spazi comuni della parola

Beatrice Viti: Il pensiero prometeico nell'atto medico-scientifico moderno. Quale la risposta epimeteica ? 

10.20 - Pausa

10.35 - Prosecuzione

11. 15 - Confronto dialogico 

12.15 - Preparazione collettiva del pranzo

13.30 - Pranzo 

Chiusura dei lavori

 

 

Riferimenti bibliografici

 

A sostegno della nostra atmosfera tematica individuiamo i nostri riferimenti bibliografici  tra le due colonne d'Ercole dei pamphlet anni '70: Descolarizzare la società , A. Mondadori 1972,  - in particolare il capitolo finale intitolato appunto all'uomo epimeteico - , La convivialità, A. Mondadori 1974 e le conversazioni anni '90: Conversazioni con David Cayley , Elèuthera 1994  e  I fiumi a nord del futuro - testamento raccolto da David Cayley , Verbarium-Quodlibet 2009. 

 

Ai fini di una fruttuosa partecipazione al seminario, segnaliamo inoltre: 

 

"Lavoro in proprio" in Lavoro ombra, A. Mondadori Editore 1985

"Pedagogia in soffitta"  , ibidem 

" La dimensione comune della politica" , ibidem

"La storia dei bisogni"  in La perdita dei sensi , Libreria Editrice Fiorentina 2009

"L’ origine cristiana dei servizi" ibidem 

"La saggezza di Leopold Kohr" ibidem

 

Successivamente all'iscrizione invieremo altro materiale

illustrativo.

 

Alberto Pancotti- Giovanna Morelli

 

albepanco1957@libero.it

morelli13@interfree.it