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La Camera proroga la guerra in Afghanistan

di Enrico Piovesana - 27/01/2011






Con il voto favorevole del Pd e contrario dell'Idv, la Camera dei Deputati ha approvato l'ennesimo rifinanziamento semestrale della missione italiana in Afghanistan, per una spesa di oltre 2 milioni al giorno

Oggi pomeriggio alla Camera dei Deputati è stato ritualmente approvato – con il solo voto contrario dell'Italia dei Valori – l'ennesimo rifinanziamento semestrale dellamissione italiana di guerra in Afghanistan, per una spesa di oltre 410 milioni di eurofino al 30 giugno (pari a 2,26 milioni al giorno).

Hanno votato a favore tutti i deputati presenti del Popolo delle Libertà, dell'Unione di Centro, di Futuro e Libertà, della Lega Nord e del Partito Democraticoche, anche questa volta, si è limitato alle solite critiche formali sul  ricorso del governo allo strumento del decreto-legge che, dice il Pd, impedisce un serio dibattito parlamentare sullo scopo e il senso della missione in Afghanistan. Non è chiaro su cosa vorrebbero dibattere gli esponenti dell'opposizione Pd, visto che, quando come in questo caso hanno la parola, ribadiscono regolarmente il loro sostegno alla missione militare afgana.

"Noi del Pd condividiamo le scelte di fondo, compiute non da oggi e non solo da questo governo, che stanno dietro a questa decreto'', ha detto l'onorevole Mario Barbi. ''Di fronte all'evidente intensificazione degli scontri armati, ritorna la domanda sul senso della nostra presenza in Afghanistan, ma a questa domanda non si può rispondere con leggerezza: noi continuiamo a pensare che l'Italia debba mantenere rigorosamente gli impegni assunti con gli alleati in sede Nato e che non si debbano compiere scelte unilaterali. Un'Afghanistan stabilizzato e non fondamentalista è nell'interesse dell'Italia. I nostri militari in Afghanistan rendono servizio alla pace e al buon nome e all'immagine del nostro paese: l'Italia ne ha bisogno!''.

La parola 'guerra' è stata citata in aula solo dall'Italia dei Valori, che - come aveva già fatto sei mesi fa - ha invece votato contro il rifinanziamento. ''E' stata completamente smarrita la 'mission' originaria della nostra presenza: quella in Afghanistan è diventata a tutti gli effetti una missione di guerra gestita fuori dalla regia del nostro paese'', ha detto l'onorevole Augusto Di Stanislao. ''Dopo dieci anni di intervento internazionale la situazione nel paese è peggiorata sotto ogni punto di vista, a partire dalle condizioni di vita della popolazione per finire con l'aumento delle vittime civili del conflitto. Il quadro è allarmante. Anche per quanto riguarda la transizione della gestione della sicurezza dalla Nato alle forze afgane, che continuano a essere male addestrate e dedite a abusi, corruzione e tossicodipendenza''.

Il decreto sul rifinanziamento della missione afgana passa ora all'esame del Senato per la scontata approvazione finale.

 

 

PRECEDENTI VOTAZIONI ALLA CAMERA SULLA MISSIONE AFGANA

21 LUGLIO 2010


Contrari:
21 deputati dell'Italia dei Valori (Francesco Barbato, Antonio Borghesi, Renato Cambursano, Gabriele Cimadoro, Antonio Di Pietro, Augusto Di Stanisalo, Massimo Donadi, Fabio Evangelisti, David Favia, Aniello Formisano, Ignazio Messina, Carlo Monai, Silvana Mura, Leoluca Orlando, Antonio Palagiano, Federico Palomba, Sergio Michele Piffari, Antonio Razzi, Ivan Rota, Domenico Scilipoti, Pierfelice Zazzera)
2 deputati del gruppo misto (Giuseppe Giulietti e Americo Porfidia)
1 deputato della Lega Nord (Matteo Brigandì)

Astenuti:
3 deputati del Partito Democratico (Luisa Bossa, Mario Cavallaro e Donatella Mattesini)
6 deputati radicali del gruppo Pd (Marco Beltrandi, Rita Bernardini, Maria Antonietta Farina Coscioni, Matteo Mecacci, Maurizio Turco, Elisabetta Zamparutti,)
2 deputati del gruppo misto (Maurizio Grassano e Roberto Rolando Nicco).


9 FEBBRAIO 2010

Contrari:
1 deputata del Partito Democratico (Luisa Bossa) ha detto che non è riuscita a esprimere voto contrario.

Astenuti:
8 deputati radicali del gruppo Pd (Maruizio Turco, Marco Beltrandi, Rita Bernardini, Maria Antonietta Farina Coscioni, Matteo Mecacci e Elisabetta Zamparutti, più due deputati del gruppo misto, Giuseppe Giulietti e Roberto Nicco) 
3 deputati del Partito Democratico hanno dichiarato che avrebbero voluto astenersi (Enrico Gasbarra, Andrea Sarubbi e Alessandra Siragusa).