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Finmeccanica: mercato delle armi, un mondo di vergini moraliste

di Debora Billi - 14/02/2013

Fonte: petrolio.blogosfere

   
   
Finmeccanica ed ENI: l'ultimo residuo di sovranità nazionale che agisce sullo scenario politico mondiale in due ambiti rilevantissimi, le armi e il petrolio.

Apprendo or ora la seguente assurdità: l'India starebbe pensando di disdire i contratti per l'acquisto di elicotteri da Finmeccanica per via delle accuse di corruzione che sono arrivate fresche fresche negli ultimi giorni.

Premesso che l'India è il maggior importatore di armi del mondo, e quindi non certo un esordiente su quel mercato, stupisce tanto scandalo per qualche mazzetta. Il mercato delle armi è uno dei più sporchi, corrotti e micidiali del pianeta, secondo solo (forse) al mercato della droga, e vedere che un Stato al top delle importazioni faccia la vergine moralista davvero lascia sconcertati.

Nella foto: Il presidente e ad di Finmeccanica, Giuseppe Orsi.

Lo so che si rischia l'accusa di complottismo, ma questa faccenda suona sempre più come un vero e proprio complottuni ai danni di quel che resta di appetibile in questo Paese. Finmeccanica è uno dei maggiori (e migliori) produttori di armamenti del mondo, temuto concorrente di altre industrie europee e non. Non solo: come ricordavamo in questo post del lontano 2010, con una lista lunga un chilometro, Finmeccanica ha firmato e firma contratti con un sacco di Paesi scomodi e poco graditi, dalla Libia di Gheddafi alla Russia alla Siria. E ciò ci ricorda proprio tanto le medesime attività dell'ENI; entrambe le aziende si muovono sul mercato mondiale comportandosi da colossi indipendenti, e probabilmente ciò ha dà fernì. Non lo sto inventando io: è scritto ampiamente su files di Wikileaks, sia quelli relativi a Finmeccanica che quelli che riguardano ENI.

A prescindere dal nostro personale giudizio morale sul comportamento etico dei due colossi, è evidente che entrambi rappresentano, per dirla alla Crozza/Formigoni, l'eccellenza italiana; rappresentano un fastidioso concorrente; ma soprattutto rappresentano l'ultimo residuo di sovranità nazionale che agisce sullo scenario politico mondiale in due ambiti rilevantissimi: le armi e il petrolio. Onestamente, pare a voi che nel quadro che si va delineando sarà consentito all'Italia di conservare un simile potere? Io ho i miei seri dubbi. Finmeccanica ed ENI, come previsto da tempo, saranno svendute al peggior compratore straniero. E noi appoggeremo anche l'iniziativa, da bravi Tafazzi qual siamo: pur di "punire i corrotti" siamo pronti a tagliarci i pochi attributi che ci restano.