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Anestesia del non luogo: l'intenzionalità dello sradicamento

di Lorenzo Busti - 23/12/2025

Anestesia del non luogo: l'intenzionalità dello sradicamento

Fonte: Lorenzo Busti

Pur di polarizzare le opinioni pubbliche, non affrontare i nostri problemi veri, rimuovere la nostra storia e anestetizzare le nostre coscienze siamo arrivati in tante città italiane allo scontro sulle luminarie natalizie. 
Attenzione, in questi casi l'errore più comune è quello di minimizzare la questione, la cosa è invece serissima. 
Girando per vari centri città sia per svago, lavoro o esibizioni musicali, ho potuto personalmente misurare un netto trend. Dove l'amministrazione è di centrodestra, civica, o di una sinistra più tradizionale e più provincialmente lontana dagli ultimi gridi della modernità e del metaverso, le luminarie vanno dal semplice e banale, fino al grandioso, elegante o pacchiano che sia, come sempre, ma rimangono sostanzialmente nella migliore tradizione del filone natalizio. 
Dove ci sono amministrazioni di attualissima ispirazione progressista, capitanate dalla piddina Bologna di Lepore, ma in un certo senso anche i neon a forma di lego colorati di Perugia sono sulla stessa linea, la scenografia natalizia viene data in mano a degli "artisti internazionali", che fanno cose "diverse" o anche completamente avulse, per non dire fuori tema rispetto al Natale. 
C'è ovviamente un intento pedagogico in queste scelte, come dimostrano i numerosi commenti degli illuminati supporters colti o semicolti, che finalmente possono plaudire alla cosìddetta "internazionalizzazione" del proprio borgo. Purtroppo si sa, non c'è provinciale più provinciale di chi fa di tutto per togliersi di dosso i segni della tanto temuta provincialità, ma questo a loro non glielo puoi dire, punti nel vivo possono anche diventare aggressivi. 
Il credo nel sottotesto comunque è quello di voler scalfire sempre di più le sicurezze delle persone, cominciando a destabilizzare la loro identità soprattutto dalle cose piccole, come il Natale. Senza più significati, tradizioni, culture e senza più un'anima spirituale non saremo a brevissimo più capaci di distinguere un prima e un poi, e non avremo più alcuno strumento per resistere ai cambiamenti che ci vedono sempre più costretti ad accettare delle condizioni di vita precarie sia a livello di relazioni che di garanzie economiche e sociali. E questo lavoro sporco è proprio quello che va fatto fare alla sinistra, si sa, per farlo riuscire davvero bene. Un po' come quando furono gli stessi partiti e i sindacati di sinistra a convincerci che bisognava in ogni modo accettare l'indigesto aumento dell'età pensionabile, tanto per fare un esempio. Vallo a dire ai Francesi invece.. 
Va beh, mi avessero fatto leggere le poche righe che ho appena scritto qui vent'anni fa mi sarei scompisciato dalle risate e dato fermamente del coglione.
Eppure io credo di impormi l'obbligo di osservare, farmi domande e ragionare come facevo prima, ma è il mondo intorno che è ferocemente e tristemente tutto cambiato. 
E penso infatti che sia una questione di sanità e di igiene quella di imporsi almeno la fatica di aggiornare i propri schemi mentali e di prenderne atto.