Considerazioni estreme sull'autoritarismo
di Nicola Guerra - 17/01/2022
Fonte: Nicola Guerra
Sono vaccinato con 3 dosi e non sono mai stato un fan di Nigel Farange e del brexitismo, neanche quello italiano da osteria. Ma Farange ha scritto quanto di più chiaro e sensato vi sia sulle implicazioni politiche della vicenda di Nole. Se un atleta (ma vale per qualsiasi persona) viene espulso non per irregolarità documentali ma per le sue opinioni considerate dannose per il "good order", si ha indubbiamente il passaggio da uno stato democratico ad uno autoritario. In Italia oggi un articolo del Corriere della Sera definisce il premio Nobel Montagnier "un paria in seno alla comunità scientifica internazionale". Sono toni che può avere la stampa di un regime autoritario o totalitario ma che mal si sposano con quello che dovrebbe essere un sano dibattito democratico. Le nostre democrazie occidentali non godono di buona salute, virano verso l'autoritarismo in modo insindacabile. Se vi fosse una vera classe intellettuale si sarebbe già aperto un dibattito, ma negli autoritarismi gli intellettuali sono megafoni del regime. Avremo nel DNA gli anticorpi politici e istituzionali? Ad oggi pare di no.