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G20: i soliti “Anglosassoni”, i soliti “Carolingi”, i soliti “Italyani”

di Antonino Amato - 02/04/2009

Fonte: Antonino Amato


 
A leggere i giornali viene voglia di dire: “Perché si sono riuniti”? E, invece, no. Perché qualche risultato comincia a vedersi:

1.             si rinsalda il “legame storico” tra USA e Gran Bretagna (1);

2.             si conferma lo “asse carolingio” tra Francia e Germania (1);

3.             si avvia un “accordo a 2” tra Cina ed USA (2);

4.             si tenta un “accordo sul disarmo” tra Russia ed USA (3);

5.             l’Italya di Berlusconi propone, ma in altra sede, la “soluzione dei problemi” (4);

6.             gli Europei protestano contro la “cappa dei potenti” (5). Proteste anche in Italia (6).

Ma qual è lo “oggetto del contendere”? USA e Gran Bretagna propongono di “mettere più soldi pubblici per alleviare la crisi e fare ripartire i consumi”; ma Francia e Germania chiedono di “fissare regole più severe per controllare le banche e le finanziarie” (1). Anche perché tutti si sono dati a “fabbricare moneta”: stampano moneta la FED e la Banca d’Inghilterra, emettono moneta le banche e le finanziarie. Insomma: una “montagna di carta” a cui non corrisponde più il “valore reale delle cose”.

Da notare che analoga posizione si verifica anche entro i confini nazionali: qui sono i “centrosinistri” che chiedono di “dare di più ai poveri”, mentre i “centrodestri” ribattono che “non ci sono i soldi”. E, poiché entrambi i “duellanti del teatrino italyano” sono asserviti, gli stessi omettono di chiarire che “la decisione di stampare moneta spetta alla BCE” mentre il “signoraggio” (la differenza tra il costo tipografico della “carta stampata” e il “valore facciale” della stessa) viene incamerato dalla Banca d’Italia, le cui azioni sono in mano a banche private. Ne verrebbe che mentre gli Americani pagherebbero gli interessi alla FED e pare che ne siano contenti; mentre gli Inglesi pagherebbero gli interessi alla Regina; gli Italyani pagheremmo gli interessi…. alle banche private. E nessuno si decide a risolvere il problema.

In parole chiare e semplici: si rischia il fallimento del G20.

***

Niente di nuovo sotto il sole. Il mondo di oggi si divide esattamente come si divise alla vigilia dell’invasione dell’Iraq: da un lato gli “Anglosassoni”, che vorrebbero imporre, al mondo, la loro visione delle cose; dall’altro lato i “Carolingi” che si ribellano. Nel bel mezzo noi Italyani che ci barcameniamo in una impossibile “soluzione intermedia”. Con una piccola variante: ai tempi “stavamo con Bush” ma non osavamo comparire in prima linea; oggi “concordiamo con le richieste della Merkel e di Sarkozy” ma ci guardiamo bene dal sostenerli. E dire….

“E dire che Berlusconi ha il consenso del 66% degli Italyani”, direbbe il solito ingenuo. E invece no: Berlusconi ha successo perché rispecchia il carattere degli Italyani. SI, se gioca in casa, Berlusconi si lascia andare a delle pose che vorrebbero essere “tragiche” ma risultano immancabilmente “comiche”. Avete presente? A Franceschini che giurò “davanti ai partigiani ferraresi uccisi dai fascisti”, Berlusconi contrappose “il giuramento di amore eterno agli Yankees fatto da bambino in un cimitero americano”. Ma, se gioca all’estero, Berlusconi veste i panni dimessi di don Abbondio e sta sempre dalla parte dei “prepotenti”; ma dicendo alle “vittime”: non è colpa mia se la forza sta dall’altra parte. E noi, almeno la stragrande maggioranza, stiamo con lui.

Del resto, perché meravigliarsi? Nel momento che alla crisi del 1929 si aggiunge la crisi del 2008, sapete dirmi dove sono finiti i “comunisti”? C’erano fintantoché c’era l’Unione Sovietica, sono spariti quando è sparita la “Grande Russia”. Oggi bisogna cercarli con il lanternino. Stessa sorte hanno subito i “fascisti”, quasi tutti accasati “chez Berlusconi”. Per assicurarsi un “posto a sedere”.

E non venite a dirmi che “io scriverei in libertà”. Vi sottoporrei quanto scrive Massimo Franco: “Si sa che Germania e Francia hanno un approccio non dissimile sulla crisi economica globale…. In realtà, la sensazione è che Berlusconi cerchi di ritagliarsi un margine di prudenza, rispetto al cancelliere Angela Merkel e al presidente Sarkozy” (7).

Insomma, gira e rigira, questi politici sono cresciuti tutti all’insegna “la guerra continua”. Per questo, in un paese di nani, sembrano dei giganti. E gigioneggiano pure. Per renderci più gradevole l’opera buffa.
 

 
(1)  “Merkel/Sarkozy, ultimatum a Obama sulle regole” in “Corriere della Sera” del 2 aprile 2009, pagina 2;

(2)  “E a Londra nasce il G2” in “Corriere della Sera” del 2 aprile 2009, pagina 3;

(3)  “Stati Uniti/Russia, prove di disgelo sul disarmo nucleare” in “Corriere della Sera” del 2 aprile 2009, pagina 7;

(4)  “Ma le nuove norme le decide il G8” in “Corriere della Sera” del 2 aprile 2009, pagina 6;

(5)  “G20, un morto tra i manifestanti” in “Corriere della Sera” del 2 aprile 2009, pagina 1;

(6)  “Manager fermato nel cortile del call center” in “Corriere della Sera” del 2 aprile 2009, pagina 5;

(7)  “Un premier distaccato punta tutte le carte sul vertice di luglio” in “Corriere della Sera” del 2 aprile 2009, pagina 6.