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Che cosa si intende con "operazioni segrete" o "sotto copertura"?

di J.V. Grady - 02/10/2005

Fonte: comedonchisciotte.org

CHE COSA SI INTENDE CON OPERAZIONI SEGRETE O SOTTO COPERTURA?

    
    J.V. GRADY
I servizi di spionaggio vengono di solito suddivisi nelle seguenti aree funzionali:
. Raccolta delle informazioni;
. Analisi delle informazioni:
. Controspionaggio;
. Azioni segrete o sotto copertura.


La raccolta delle informazioni si incarica di raccogliere tutto ciò che può essere interessante, sia segreto che pubblico, da varie fonti, spionaggio, interrogatori, foto da satelliti ecc. Se si tratta di spionaggio o interrogatori allora la categoria ricade sotto il nome di HUMINT (Human intelligence). Se si tratta di mezzi tecnici, come foto satellitari, registrazioni ecc. allora si tratta di TECHINT (Tecnical intelligence). Infine se tratta di fonti pubbliche, non segrete, allora si parla di OSINT (Open Source Intelligence).
L’ analisi delle informazioni si incarica di trasformare tutto il materiale grezzo raccolto in forma utile per chi lo deve utilizzare nel campo politico o delle varie operazioni.

Il controspionaggio ha come missione il compito di impedire ad altri di ottenere informazioni sul proprio paese. Anzitutto c’è una fase di prevenzione, passiva, sotto forma di misure di sicurezza che riguardano le informazioni sensibili. Poi c’è una forma di intervento, attiva, con la quale si cerca di scoprire quello che fanno gli agenti nemici, in altre parole le nostre spie spiano le loro spie. In questo caso si parla di caccia alle spie.

Infine vi sono le operazioni segrete o sotto copertura., probabilmente le più interessanti e sinistre (chiamate anche operazioni clandestine, operazioni in nero, Black operations). C’è chi ritiene che le operazioni segrete, o sotto copertura, non dovrebbero fare parte dei servizi di spionaggio e pensano che dovrebbero essere trattate differentemente, anzi organizzate in modo separato. Altri credono invece che, siccome si tratta di avere delle relazioni con i servizi di spionaggio e controspionaggio, debbano continuare a restare sotto la medesima organizzazione.

Ci sono molti tipi di operazioni segrete, non tutte violente. Per esempio, se un governo vuole influenzare la politica di un altro paese, può finanziare segretamente un partito di opposizione in modo che le elezioni ne vengano influenzate. Un altro metodo è quello di utilizzare la stampa straniera con articoli che diano una versione degli eventi, sotto forma di propaganda, secondo i propri voleri, anche se si tratta di cose lontane dalla verità. Oppure si possono corrompere degli editori o i proprietari di una catena di giornali o TV in modo che pubblichino articoli o notizie create dal proprio spionaggio per scopi di propaganda da diffondere nel paese interessato. Si può così deformare la percezione della pubblica opinione. Per esempio nel caso dei mercenari, invece di chiamarli con il proprio nome, li si definiscono “contractors” (gente sotto contratto, affidatari di un lavoro, come nel caso normale di una ditta edile. NdT), così si fa credere che eventuali caduti mercenari siano semplici lavoratori ingiustamente caduti vittima degli eventi.

La cosa più importante delle azioni segrete è che possono essere disconosciute. C’è un termine che si usa: “plausibile deniability” (disconoscimento plausibile). Quando il governo autorizza una operazione segreta, bisogna che venga condotta in modo tale che il governo stesso possa affermare di non saperne nulla; in altre parole bisogna fare in modo che l’operazione non possa venire attribuita al governo che l’ha ordinata.

Spesso sotto le operazioni segrete o di copertura, fanno parte le operazioni di disinformazione, che sono condotte in modo tale da discreditare l’opposizione o il nemico. Si può fare, per esempio, mediante una azione violenta, come un attentato, però facendolo apparire come se l’avesse fatto una altro paese o gruppo. Questo tipo di operazioni va anche sotto il nome di “False flag” (False bandiere), e cioè operazioni che sembrano condotte da altri paesi, anziché da chi le ha perpretate realmente. Se tutto va bene allora la gente se la prenderà con la parte sbagliata (il nemico) e si affiancherà, invece, con chi ha commesso l’azione. Questo tipo di operazioni, false bandiere, o sotto copertura, spesso vengono indicate come “Dirty Tricks” (Sporchi trucchi).

Gli Inglesi hanno fatto regolarmente ricorso a operazioni segrete in Irlanda, con il risultato che spesso l’IRA si è presa la colpa di attentati che non aveva commesso, anche se, in generale, non è del tutto innocente dei disastri che sono avvenuti. Molti sospettano che la recente rapina avvenuta nella Northern Irish Bank sia stata un’operazione segreta inglese avente lo scopo di dare la colpa all’IRA, così da far credere che non stesse rispettando gli accordi del Good Friday Agreement (Il buon accordo del venerdì, intesa raggiunta fra le parti. NdT). Incidentalmente si fa notare che molte delle banconote sottratte alla banca erano fuori corso, di nessun valore.

In Irak esiste l’obiettivo di mantenere il paese destabilizzato e sull’orlo della guerra civile, in modo da far vedere che il governo, da solo, non riesce a mantenere l’ordine e che quindi è necessaria una presenza continua delle forze americane e inglesi. L’uomo accusato di essere dietro quasi tutti gli attentati, Al-Zarqawi, sembra sia morto da parecchio tempo. Poi, siccome è, (o piuttosto era), un Sunnita, gli attentati che gli vengono addebitati contro gli Sciiti, tengono aperta la strada della guerra civile, giustificando ulteriormente il mantenimento sul posto delle forze americane e inglesi.

Poco tempo fa nel sud dell’Irak, a Bassora, sono stati catturati due agenti inglesi impegnati in una operazione segreta. Erano travestiti da arabi e avevano con sé grossi quantitativi di esplosivo. Quando la polizia irachena ha cercato di fermarli hanno reagito uccidendo un poliziotto e ferendone un altro. Alla fine sono stati presi e messi in prigione. Non appena le forze inglesi hanno saputo del loro arresto hanno mandato subito dei carri armati per liberarli. La folla è insorta e ha attaccato i mezzi con bombe molotov. Nei telegiornali si sono quindi visti degli innocenti soldati inglesi sotto una sassaiola mentre saltavano fuori dai carri armati in fiamme. Il risultato è stato che il pubblico ha solidarizzato con i soldati. Pochi però si saranno chiesto cosa c’era effettivamente dietro quello che si vedeva. L’impressione generale è stata di solidarietà con i “poveri” soldati inglesi ingiustamente colpiti dall’ira della folla.

E così, cosa c’è veramente dietro gli attentati contro i Sunniti e gli Sciiti? E’ possibile, anzi probabile, che molti siano opera degli americani, degli inglesi, e anche degli israeliani.

Così, quando si guarda la televisione, bisogna riflettere un po’ su quello che si vede; lo stesso quando si leggono i giornali, bisogna cercare di leggere tra le righe, oppure ci si deve chiedere chi è l’autore. Non sarà mica un articolo dei servizi di spionaggio? Oppure non si tratterà mica di un giornalista al soldo dei vari servizi?

Fonte:www.informationclearinghouse.info/
Link:http://www.informationclearinghouse.info/article10356.htm
21.09.05

Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da VICHI