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Uranio impoverito, ancora un morto

di lanuovaecologia.it - 08/11/2005

Fonte: lanuovaecologia.it

 

 Il caporale napoletano Fabio Senatore era stato in missione nei Balcani. L'Osservatorio militare: adesso le vittime sono 40.  
 
Ancora un soldato morto per linfoma di Hodgkin dopo essere stato in missione nei Balcani. La vittima è il caporale Fabio Senatore, di 24 anni, napoletano: era ricoverato a Pavia, «dove si era recato per cure, in cerca di un ennesimo trapianto per combattere la malattia contratta in Kosovo dall'uranio impoverito», come ha dichiarato Domenico Leggiero, responsabile dell' “Osservatorio militare”.

Fabio Senatore aveva fatto tre missioni nei Balcani. L'ultima, ha detto Leggiero, un anno fa, quando «è rientrato con la malattia ormai conclamata, e accertata, nel suo caso come in tutti gli altri casi di linfoma di Hodgkin tra i soldati, da medici civili e mai dai medici militari». Senatore, ha aggiunto Domenico Leggiero, «era della stessa estrazione e in amicizia con altri come Luca Sepe e Antonio Milano», militari napoletani di Cardito morti rispettivamente nel 2004 e nel 2002, «tutti in missione nei Balcani, tutti con linfoma di Hodgkin, tutti con l'illusione di essere assistiti e invece abbandonati». «È un tragico bollettino - ha commentato Leggiero - che va sempre più crescendo: con Senatore le vittime sono 40, e 300 i malati per uranio impoverito».

Parole pesanti alle quali si aggiungono quelle di Gigi Malabarba, capogruppo del Prc in Senato e segretario della Commissione d'inchiesta sull'uranio impoverito che parla di «stillicidio» e accusa il ministero di essere inadempiente «anche sul piano dell'assistenza degli ammalati. È uno scandalo senza fine. Che cosa dovrà ancora succedere per cominciare ad avere sul serio una collaborazione delle autorità militari e del ministro della difesa, Antonio Martino?». Lo stesso invito viene da Pino Sgobio, capogruppo del partito dei Comunisti italiani alla Camera che chiede che il ministero «esca dalla condizione di letargia in cui si è nascosto e dica cosa ha in mente di fare».

8 novembre 2005